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Statale 63 / Scadenze non rispettate, nuove segnalazioni per Bologna e una nota proveniente dai ministeri romani

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"Gentilissimo presidente Ciucci, siamo a ricordarle le nostre segnalazioni inerenti alcuni dei problemi riscontrati sulla SS 63, inviate in data 24 giugno 2010. A dette segnalazioni il 3 luglio successivo, inviava risposta a sua firma ove elencava tempi e modi delle risoluzioni a quanto da noi rilevato".

Il Comitato torna dunque all'attacco del vertice dell'ente statale facendo presenti i seguenti punti critici:
1) lampioni spenti dopo anni nella rotonda a sud di Collagna;
2) lampioni incrocio a sud del Bocco comune di Casina;
3) sistema di aspirazione galleria del Seminario;
4) rail, buche, cunette, ecc. ecc.

"Al punto 1 - scrive il Comitato - dava scadenza 15 luglio 2010: oggi (ieri, ndr), 4 gennaio 2011, i lampioni sono ANCORA SPENTI. Al punto 2 dava come lavoro eseguito entro luglio 2010: oggi sono ancora spenti per 2/3. Circa il punto 3, lavoro eseguito, anche se con mesi di ritardo. Il punto 4 meriterebbe pagine e pagine di carta per elencare le cose ancora da fare, scarsa manutenzione, muri pericolanti, rail che si reggono solo con l’ossido di ferro, la RUGGINE (vedi ponte della Biola, al Km 43,900)".

Dal Comitato si rivolgono a Ciucci annotando: "Come più volte scritto, non dubitiamo della sua buona fede, ma ci permetta di avere alcuni dubbi sui collaboratori, altrimenti non ci sarebbero altre spiegazioni sull’ennesima brutta figura che ai fruitori della SS 63 Lei ed il suo ente avete fatto".

"Siamo sicuri - è la conclusione - che quanto scritto le potrà far capire l’esasperazione di tutti coloro che utilizzano la strada statale 63".

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Oggi è stata anche inoltrata la seguente segnalazione: "Facciamo seguito - scrivono dal Comitato all'ing. Lelio Russo, capocompartimento Anas di Bologna - alla segnalazione inviata nel mese di luglio 2010, relativa alla situazione altamente pericolosa degli scavi aperti sul lato destro della carreggiata al km 64,900, all’ingresso dell’abitato del comune di Castelnovo ne’ Monti. Alla nostra segnalazione ci veniva risposto dal suo compartimento che a breve Telecom Italia avrebbe provveduto a chiudere gli scavi, necessari alla giunzione di cavi danneggiati durante i lavori di un cantiere per la sistemazione della sede stradale. Nel predetto mese di luglio il pericolo era segnalato correttamente, mentre oggi la situazione la può verificare visivamente dalle foto allegate (ne proponiamo una, ndr). Le ricordiamo che gli scavi, profondi oltre 80/100 cm., sono sul ciglio della sede stradale, a pochi metri dal rail e in caso di sbandata la buca fungerebbe da catapulta. Riteniamo sette mesi un tempo ragionevole per la sistemazione definitiva".

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Intanto - è notizia sempre odierna, resa pubblica sempre dal Comitato coordinato da Roberto Malvolti - dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti giunge una nuova sollecitazione all'Anas ad occuparsi della "situazione di emergenza e pericolosità del tratto della SS 63" (ma non si specifica meglio quale, anche se può pensarsi a quello della frana tra Collagna e il passo).

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