La “Giornata del laureato” varata dall’Amministrazione di Nilde Montemerli piace ma scatena polemiche. Dopo l’intervento della minoranza consiliare, che nei giorni scorsi, pur apprezzando l’iniziativa, ha ritenuto di sollevare l’interrogativo classico se le somme destinate ai giovani carpinetani distintisi negli studi non potessero essere meglio impiegate a sollievo di situazioni difficili complice la crisi economica in atto, ospitiamo l'intervento di una giovane che ha conseguito “il pezzo di carta”, interessata dal riconoscimento, Elisa Pignedoli. Oggi sulla questione ha inviato una propria nota anche il gruppo di maggioranza del Comune di Carpineti. Pubblichiamo i rispettivi punti di vista.
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Sono Elisa Pignedoli, faccio parte di quei 12 ragazzi carpinetani che hanno partecipato alla giornata del 18 dicembre. Mi permetto di rispondere alla sua lettera segnalandole alcune cose, che forse non ha tenuto presente nello scrivere questo postulato pieno di ottimi commenti, alcuni dei quali probabilmente scritti senza ragion di causa. Relativamente alla sua domanda finale la mia risposta è questa.
Punto uno. 500 euro in più, che siano accreditati sul conto di un ragazzo maggiorenne o su un conto famigliare, sono sempre 500 euro in più, che quella famiglia può utilizzare come meglio crede per supportare le proprie spese. Sono stati comunque destinati a famiglie bisognose, perchè la famiglia bisognosa è sia quella che deve pagare delle rette universitarie sempre più alte sia mantenere a casa un figlio in cerca di lavoro. La famiglia bisognosa è quella che ha mantenuto un figlio agli studi per 18 anni: elementari, medie, superiori e università. La famiglia bisognosa è quella che dopo tanti sacrifici vede il proprio figlio a casa da lavorare e vede dei commenti come il suo. Non le permetto di fare i conti in tasca a gente che neanche sa chi è, a ragazzi che magari si sono fatti tutte le sere, sabati e domeniche, dentro a bar, ristoranti e quant’altro a lavorare in nero per pagarsi la benzina per andare all'università, senza chiedere altri soldi ai propri genitori. Mi sta dicendo che vogliamo aiutare solo chi non rientra in certi parametri economici scritti da qualche parte??? E se una famiglia, che magari non ha un basso reddito anche solo per 100 euro, ha fatto tanti sacrifici per mantenere il figlio all’università credo che questa famiglia possa rientrare fra quelle bisognose o come dice lei famiglie che con enormi sacrifici fanno studiare i propri figli. Lei ha scritto troppo senza sapere il poco di chi ha messo in mezzo a questa lettera.
Punto due. I corsi di orientamento al lavoro devono essere fatti in contemporanea e non sostitutivamente ai 500 euro. Perchè dal ragionamento che fa lei allora le potrei dire invece che dare alle famiglie con basso reddito dei soldi per arrivare a fine mese perchè non li sostituiamo con dei bei corsi per risparmiare?? Visto che gli enti locali sono così disperati...
Punto tre. Ci informi con delle specifiche di qualche tipo qual è il suo concetto di famiglia bisognosa. Con una bella lettera aperta a tutti. Non si permetta mai più di fare i conti in tasca alla mia famiglia, perchè lei non sa cosa è stato fatto in casa per tutti questi 5 anni di università, anche perchè a questo punto, se mai ci sarà la possibilità, un giorno io farò lo stesso con la sua.
(Elisa Pignedoli)
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La maggioranza che regge l'Amministrazione comunale di Carpineti
Non è nostra consuetudine né tanto meno nostra volontà rispondere ed inseguire le provocazioni e le strumentalizzazioni di una minoranza senza idee. In questa circostanza è però necessario intervenire per difendere un’iniziativa, la festa dei laureati, fortemente voluta dalla nostra Amministrazione, che ha avuto il plauso di tutti e che continuerà ad essere riproposta negli anni a seguire. Si tratta di un progetto dedicato alle ragazze e ai ragazzi carpinetani che sono alla fine del loro percorso accademico. In sostanza, i ragazzi ottengono un contributo dall’Amministrazione e soprattutto presentano le loro tesi di laurea ai titolari di impresa, agli operatori economici e alle più diverse associazioni. L’iniziativa quindi mette in contatto i nostri giovani con il mondo del lavoro. Il sostegno ai giovani e le problematiche legate al lavoro sono – da sempre e ben evidenziate anche nel programma elettorale – due nostre priorità assolute. Così come è una nostra priorità il sostegno alle famiglie. Basta pensare al sociale e ai servizi alle persone, non solo mantenuti ma anzi migliorati, nonostante i drastici tagli subiti dagli enti locali. Ci sorprende sentir dire dall’opposizione “bisognerebbe aiutare le famiglie che fanno sempre più fatica a far proseguire gli studi ai propri figli”. Beh, per quelle difficoltà, che indubbiamente ci sono, bisogna ringraziare il governo di centrodestra, che guida il Paese e lo ha fatto in 8 degli ultimi 10 anni. Crediamo che la critica abbia certamente un suo valore, ma solo se è costruttiva. La minoranza, invece, come al solito non suggerisce nessuna proposta per il nostro comune.
(Il gruppo di maggioranza “Insieme per Carpineti”)
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La minoranza di Carpineti ieri è nuovamente tornata sul tema
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e di chi non vuol capire. Fin dal nostro insediamento abbiamo cercato di essere propositivi e collaborativi per il bene del paese, non abbiamo mai voluto entrare in temi politici perché crediamo che il bene della comunità abbia la prevalenza su qualsiasi ideologia o posizione politica. Questo invece la “lista civica” di centrosinistra “Insieme per Carpineti” non lo ha ancora capito e continua a giustificare la propria incapacità ad amministrare dando la colpa al governo di centrodestra che guida il Paese. Nonostante il nostro ruolo istituzionale sia quello di controllare l’operato dell'Amministrazione, sono diciotto mesi che facciamo proposte, partendo dalla proposta di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri comunali a favore dell’Abruzzo arrivando alle ultime proprio sui laureati, che regolarmente vengono bocciate con scuse banali.
Parole documentate e non aria fritta! Vedere sezione “abbiamo chiesto” sul sito www.lavoceliberadicarpineti.it.
Per entrare nello specifico del progetto “Una laurea... un futuro” vogliamo fare chiarezza una volta per tutte su quella che è la nostra posizione. Ci siamo congratulati (ad aprile 2010) per l’idea, allo stesso tempo abbiamo proposto una linea più mirata alle esigenze reali delle famiglie nell’assegnazione dei fondi.
In sintesi riteniamo lodevole l’iniziativa e proponiamo aiuti mirati alle famiglie mentre i ragazzi stanno studiando.
(Segue l'elenco delle quattro proposte già rese note, ndr)
Presenteremo nei prossimi giorni un’interrogazione nella quale chiederemo al sig. Sindaco:
1) quali sono stati i criteri e le metodologie per il censimento dei ragazzi di Carpineti che si sono laureati nel 2010,
2) se i dodici ragazzi premiati il 18 dicembre rappresentano la totalità dei ragazzi carpinetani che si sono laureati nel 2010;
3) chiederemo disponibilità a stabilire un regolamento chiaro, trasparente e condiviso per le prossime edizioni della giornata del laureato.
Questa interrogazione nasce dal fatto che ci è stato segnalato che alcuni ragazzi laureati nel corso dell’anno 2010 non erano a conoscenza dell’evento e quindi non hanno potuto partecipare.
(Mirco Costetti, capogruppo di minoranza Pdl-Lega nord-Udc)
I toni la dicono lunga…
Sicuramente leggendo la lettera di Elisa si capisce quanto è stata dura… economicamente e fisicamente laurearsi. L’astio che si evince nelle sue parole è sicuramente frutto di questo sacrificio ma… se avesse letto attentamente le nostre proposte forse si sarebbe arrabbiata meno. Sono quattro e le riscrivo:
1) chiediamo che vengano ripristinate le borse di studio della ex Opera Pia Don Beretti;
2) Chiediamo sia effettivamente istituito un registro dei laureati di Carpineti degli ultimi cinque anni;
3) Chiediamo si mantenga la giornata celebrativa del laureato anche per il 2011;
4) Chiediamo di sostituire i 500 euro pro capite in corsi di formazione di avviamento al lavoro post laurea.
Forse è quest’ultimo punto che l’ha fatta arrabbiare così tanto?
Beh, possiamo parlarne, anzi la invito a visitare il nostro sito (www.lavoceliberadicarpineti.it) e fare proposte, saranno ben accette. Anche perchè riteniamo che siano proprio i giovani che possano aiutarci a migliorare le cose… Ecco, proposte e non… rivalse. Infatti nella sua ultima frase si nota un desiderio di rivalsa su di un gruppo che ha espresso un’opinione. Vede, nella storia, che senz’altro lei conosce più di me, avendo tanto studiato, ci sono tantissimi esempi di rivalsa che hanno portato a tragiche conseguenze… Le opinioni si esprimono, possono essere condivise oppure no… Si chiama democrazia, trovo sconveniente scrivere che se un domani avrà la possibilità minacci di controllare i conti di chicchessia… Mi stupisce che si chieda in che modo vengano accertati i redditi delle famiglie… Ma come? Questo avviene tutti i giorni… Sa, per pagare le tasse, le imposte, la spazzatura, ecc… Mi creda, un’amministrazione ha gli strumenti necessari per farlo. Vede, nel poco tempo che siamo in amministrazione abbiamo cercato di capire come vengano spesi i soldi dei cittadini di Carpineti e se è possibile fare dei miglioramenti… questo è sbagliato? E sul fatto che gli enti locali siano disperati… beh, si potrebbe aprire un altro dibattito. Per capire cosa cerchiamo di fare e l’impegno che ci mettiamo o semplicemente per capire meglio, la inviterei a partecipare a qualche Consiglio comunale.
Augurandole buon anno, le auguro anche di poter mettere a frutto i suoi sacrifici e quindi di trovare un posto di lavoro che la gratifichi. Colgo l’occasione per ringraziare @CRedacon#C e augurare a tutti buon anno.
(Monica Comastri, consigliere comunale per il gruppo di minoranza Pdl, Lega nord, Udc)
In risposta alla sua domanda se è stata o meno l’ultimo punto a farmi tanto arrabbiare la invito a rileggere con attenzione quanto da me scritto. La mia è stata una risposta ben chiara all’ultima domanda sollevata dalla sua collega. La riporto affinchè possa essere chiara a tutti: i 500 euro destinati ai giovani neolaureati non era meglio destinarli a famiglie a basso reddito che con enormi sacrifici fanno studiare i loro figli? Da questa domanda a mio avviso è passato un concetto del genere: poichè questi ragazzi hanno finito il percorso di studi e sono quindi “arrivati”, non è meglio destinare i soldi a qualcuno che invece deve ancora finire e non ne ha le possiblità? Ma scusi, ma la sua collega (e io ho risposto alla sua collega senza mettere in mezzo nessun gruppo politico, perchè qui si sta parlando di parole spese in un certo modo o non di politica) con quale cinico criterio può fare una domanda del genere? Le nostre famiglie, come quelle di tanti altri ragazzi, hanno fatto e faranno enormi sacrifici e non vedo perchè non ci dovremmo meritare un appoggio pur avendo finito il percorso. Il concetto era semplicemente questo. Non mi sembra di aver parlato, criticato o replicato su nessun altro punto ben esposto nella lettera della sig.ra Bezzi, quindi non vedo perchè riportarli.
Detto questo, prima di parlare come sempre a caso, la invito a chiedere alla sua collega quanto ho detto alla giornata del laureato, dove mi sono presentata, ho presentato il lavoro che ho fatto e che tutt’ora sto facendo. La ringrazio per gli auguri ma fortunamente non ne ho bisogno. Vista l’attività politica che ha deciso di intraprendere, prima di parlare di qualcosa bisognerebbe conoscerla. Ecco dov’è il mio concetto di rivalsa, indipendentemente dal gruppo politico che parla. La ringrazio per l’invito in Comune, probabilmente parteciperò, ma finora sono sempre stata ben soddisfatta del lavoro di chi tutt’ora è in amministrazione. Anche io le voglio fare i miei più sentiti auguri nel mettere a frutto i tanti concetti, le parole e le idee esposti in queste concrete lettere.
Buon anno.
(Elisa Pignedoli)
Per Elisa
Cara Elisa, pensi di essere la sola persona ad avere conseguito la laurea con enormi sacrifici, lavorando per contribuire a mantenerti agli studi, dedicando pochissimo tempo agli affetti, alle amicizie e al tempo libero? Ebbene, debbo deluderti, non sei la sola. Come te e prima di te moltissimi altri ragazzi hanno compiuto lo stesso percorso, senza per questo sentire la necessità di sbandierare ai quattro venti le sofferenze patite come aureole di santità. L’orgoglio per aver raggiunto un traguardo tanto importante è giusto e sacrosanto, ma l’arroganza che traspare così palesemente nelle tue risposte è del tutto fuori luogo e, mi spiace, ma appanna molto i tuoi sicuri meriti. Visto che non hai bisogno di auguri, non te te faccio (mi auguro solo che tu non ne abbia mai bisogno!).
Cordialmente.
(Uno che si è laureato prima di te)
Lauree e politica
Non conosco Elisa Pignedoli, a cui va il merito di aver messo la propria firma alla replica. Sono però d’accordo con il commento firmato da Monica Comastri per quanto riguarda i toni da cui traspare aggressività e rabbia. A tal proposito, ho riletto le proposte iniziali della minoranza e devo dire che si può essere d’accordo o meno ma mi sembrano proposte che meritano una riflessione e in alcuni punti condivisibili. Peccato questi toni che spostano l’attenzione dal fatto che dodici giovani si sono laureati a stancanti schermaglie politiche.
(Cinzia Formentini)
Guardi, Elisa, le ho risposto a nome del nostro gruppo, non per metterla in politica, semplicemente perchè la sig.ra Bezzi non parlava a titolo personale ma bensì a nome del gruppo a cui appartiene; essendo lei impossibilitata a rispondere per problemi personali l’ho fatto io. La nostra domanda finale, che può essere stata espressa male o male interpretata, poneva una questione: è più importante dare un riconoscimento finale o trovare il modo per aiutare quelle famiglie in difficoltà che hanno i figli all’università? Si possono fare dei corsi post laurea che siano di aiuto ai ragazzi per entrare nel mondo del lavoro? Tutto qui. Non conoscendola personalmente mi sono permessa di farle gli auguri per il lavoro, che lei fortunatamente ha già, lei non conoscendomi scrive che “prima di parlare come sempre a caso” dovevo sentire la mia collega. Abbiamo un concetto proprio diverso sull’educazione nei confronti del prossimo. Sul fatto che lei è più che soddisfatta dall’attuale e precedente amministrazione dico buon per lei, io comunque mi permetto di rinnovarle l’invito ai prossimi consigli.
Rinnovo gli auguri a tutti di buon anno.
(Monica Comastri, consigliere comunale per il gruppo di minoranza Pdl-Lega nord-Udc)
Un po’ di sano distacco
Quando qualcuno sbaglia i toni, forse qualcun altro ha sbagliato qualcos’altro…
Ugualmente spero che Elisa saprà ascoltare e riflettere ponendosi anche dal punto di vista dell’altro prima di reagire e considerando l’importanza dei modi oltre quella della sostanza, insomma trarrà frutto da questa esperienza come già ha fatto con tante altre. E magari chi è già perfetto nei modi, potrà…
(Una delle prof. sulla strada di Elisa)
Delle due l’una
Leggo la vicenda della giornata del laureato e mi chiedo se non mi sono perso qualcosa. I commenti del gruppo di opposizione sembrano appoggiare l’iniziativa, al punto che si chiede che venga ripetuta, seppur con qualche modifica. Il testo che si legge sul loro sito sembra molto diverso. Sul sito del gruppo di opposizione (www.lavoceliberadicarpineti.it) c’è scritto (copia e incolla testuale) “a breve pubblicheremo i nominativi e siamo sicuri che ti chiederai: ‘ma ne avevano proprio bisogno?’ oppure destinare i nostri soldi a situazioni di vera necessità”.
Il titolo del post è “una laurea, un futuro… E altri 5.500,00 euro”. Non c’è nessuna proposta alternativa, niente di quello che è stato poi dettagliato su @CRedacon#C. Ci ho pensato, leggendo quanto scritto in questi giorni, perché l’idea che pare evidente da quanto riportato sul sito è che si sia persa un’occasione per risparmiare soldi pubblici e che i fondi devoluti ai neolaureati siano di fatto un regalo erogato a chi non ne aveva alcun bisogno. A meno di interpretazioni forzate del testo, mi sembra difficile concludere che si tratti di un sostegno. Se è un cambio di rotta, ne prendo atto. Se è un problema di comunicazione, ne prendo atto. Se chi ha scritto il testo sul sito e chi ha fatto le comunicazioni su @CRedacon#C hanno opinioni diverse, ne prendo atto. In tutti gli altri casi, c’è una distonia che stride. Detto questo, quella frase sul destinare i fondi a situazioni di vera necessità mi sembra parecchio fuori luogo. Mi risulta per altro che le amministrazioni pubbliche forniscano sostegno economico agli studi delle famiglie in difficoltà.
Chiudo con due ultime considerazioni.
La prima. Nelle proposte si legge la necessità di controllare con più oculatezza i fondi pubblici, in un momento di crisi e tagli agli enti locali. In sintesi, devolvere i pochi soldi a chi ne ha davvero bisogno. Un’attenzione lodevole ai beneficiari delle risorse pubbliche. Mi aspetto quindi una presa di posizione dura e feroce contro chi assume parenti di diverso ordine e grado e amici nella struttura che i cittadini gli hanno concesso di dirigere, togliendo spazio e possibilità di reddito a chi ne ha davvero bisogno. O no?
La seconda. Ci si lamenta dei toni delle risposte. Ci si é mai domandati quale sia il tono delle domande? Sinceramente, sarei stufo di sentire pontificare su istigazione alla violenza o parole che tendono a scaldare i toni, chi parla di milioni di bergamaschi armati di fucile e pronti a prendersi il federalismo. Guarda caso la stessa parte politica che fornisce ministri che giurano sulla Costituzione, dirigono le forze di Polizia, preparano le riforme istituzionali e dichiarano di pulire le proprie deiezioni con una bandiera che giurano di difendere.
Anche in questo caso, delle due l’una.
(Francesco Mazzanti)
Delle due… zero
Signor Francesco… lei ha visto un altro film.
(Monica Comastri)
Condivido
Io condivido le parole di Elisa e ritengo ottima l’iniziativa del sindaco di Carpineti e più che positiva come ho già detto in precedenza. Il problema dell’inserimento nel mondo del lavoro non lo può risolvere un comune, lo deve risolvere uno Stato tramite politiche di agevolazioni fiscali, ma questo è un mondo che sfrutta i giovani con collaborazioni, progetti e precariato, tantissimo precariato. Il messaggio di Elisa è forte, va interpretato perché racchiude il malessere del 20-25enne medio che studia, si impegna e poi lavorerà per 600 € al mese. Ben vengano queste iniziative, concentriamoci sul concreto delle iniziative e delle discussioni per favorire i giovani… Il resto è NOIA!
(Luca Malvolti)
Le parole hanno ancora un significato ed un loro “peso”… Cara Elisa, la vita, nel tempo, ti renderà certamente più riflessiva.
Con affetto.
(Giampaolo Rossi, consigliere comunale Comune di Carpineti)
Per Elisa…
Non voglio imbarazzarmi di posizioni di schieramento politico, ma le rispondo perchè sinceramente lei è la prima persona che sento dire di non aver bisogno di auguri… Se questo ed altri espressi sono i suoi pensieri e se quello che scrive lo pensa davvero mi dispiace per tutti i soldi che i suoi genitori hanno speso per farla studiare… Scenda dal “pero” e ricordi un antico filosofo che sintetizzando diceva “so di non sapere”. Lei invece con la sua arroganza e la sua conoscenza sembra già aver capito tutto…
Auguri… no, non a lei ma a tutti quelli che avranno a che fare con lei.
(Antonio Manini)