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E se Gesù Bambino fosse nato in un albergo?

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Ai nostri lettori, a chi ci segue, a chi in queste ore ci sta facendo gli auguri, a chi magari non esattamente ci ama e si lamenta – e proprio per questo cogliamo il suo interesse -, a tutti voi che vi siete imbattuti in queste righe, a chi non le leggerà mai per motivi di salute o perché non usa internet, a tutte le persone care nel cuore: auguri.

Quest’anno lo facciamo con due riflessioni montanare. Da un lato due scatti di gioia che ci propone Simona Bocedi: Babbi Natale in piazza a Felina. Dall’altro con questa riflessione di don Giancarlo Denti, parroco di Vetto, espressa nella messa di mezzanotte e che ha strappato un sorriso alla bambina di prima fila e, pure, a diversi fedeli. Una riflessione, crediamo, che valga anche per chi non crede (a proposito, auguri soprattutto a chi non crede!).

“Vi siete mai chiesti cosa sarebbe accaduto se, quella notte, a Maria e Giuseppe fosse stata data accoglienza nella locanda? Gesù bambino non sarebbe venuto al mondo e non sarebbe stato posto in una mangiatoia. Tutto sarebbe stato diverso. Ce li avreste visti i pastori andare all’albergo? E tutte le altre persone? Non sarebbe stata la stessa cosa. E’ come se tutto fosse stato preordinato. E, di fatto, questa nascita in un luogo così particolare ci parla di condivisione: è il messaggio del Natale”.