Notte scorsa tutt'altro che tranquilla sulla nostra montagna. Poco prima della mezzanotte, infatti, la centrale operativa del 118 ha captato un messaggio (forse trasmesso via e-mail) nel quale una giovane straniera, residente all’estero, asseriva che il proprio fidanzato, residente in località Croce di Castelnovo ne' Monti, si sarebbe suicidato al termine di un lungo litigio.
Immediatamente è scattato il dispositivo di soccorso e dall’ospedale S. Anna è partito l’equipaggio dell’automedica e un’autoambulanza costituita da volontari della Croce Verde. Nel contempo sono stati allertati i carabinieri ed i vigili del fuoco qualora si fosse prospettata la necessità di forzare la serratura di casa.
Sono stati necessari poco meno di 15 minuti per far giungere sul posto i soccorsi per un totale di 12 persone, anche se alla fine si è constatato che il giovane godeva di ampia e buona salute. Lo stesso, infatti, ha dichiarato che non aveva mai prospettato una simile decisione alla propria fidanzata e che probabilmente l’alterco aveva fatto fraintendere le sue intenzioni.
Per un banale litigio, dunque, un intero apparato di soccorso è stato messo in movimento, anche se l’unica nota positiva deriva dal fatto che questa involontaria “esercitazione” ha permesso di appurare l’efficienza dei sistemi di soccorso della nostra montagna.
Bravi!!!
15 minuti per attivarsi in 12 persone. Nemmeno i marines ci riescono. Volontari e professionisti insieme per portare aiuto. E grazie a loro dormiamo più tranquilli. Grazie.
(mc)
Sorge spontanea una domanda…
Chi paga però per questo procurato allarme e l’inutile impiego di mezzi e personale?
(Alessio Zanni)
Meglio
Meglio così, sarebbe stato peggio se non fossero usciti inutilmente, si spendono tanti soldi inutilmente ma questi bisogna spenderli volentieri. A volte specialmente se si è lontani si può anche travisare…
Bravi comunque.
(Silvana Aguzzoli)