Riceviamo e pubblichiamo.
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C’è un vezzo in cui anche nel caparbio Appennino non ci libereremo mai. Quello di essere debole coi forti e forti (se non arroganti) coi deboli. E’ un male tipicamente italiano e da Repubblica delle Banane.
In questi giorni, a Vetto, giunge una lettera in cui l’amministrazione pubblica concede patrocinio e sala polivalente per consentire agli esperti di Onte Team di Telecom di presentare, presso la sala polivalente comunale nella giornata di sabato 11, di come usufruire del servizio Adsl e navigare su internet. Una buona notizia? Pare di sì. A Vetto nel 2010 è arrivata l’Adsl di Telecom. Troppi anni dopo la città.
Ma qualcosa di ulteriore non mi torna. Già da quattro anni utilizzo un servizio di un privato (del quale non voglio fare pubblicità) che con le proprie forze ha portato l’internet veloce in quasi tutto l’Appennino (anche nel modenese), nelle frazioni più svantaggiate comprese, dando gratuitamente il servizio a parrocchie, protezione civile e case della carità (cosa che i grandi gruppi mai farebbero). Il tutto senza denaro pubblico. Anzi, il pubblico in più di una occasione ha guardato con indifferenza (e in alcuni casi con ostilità, come accaduto nell’alto parmense o nella bassa mantovana) riservata a questo “genio italico” che, con un sistema brevettato e olio di gomito, è riuscito ad anticipare i tempi e a portare la banda larga (un lustro prima della potente Telecom!) nello “sfigato” Appennino, molto prima delle non mantenute promesse degli amministratori e a un prezzo competitivo rispetto alla città!
Come montanara, confesso, mi vergogno. Ricordo, ancora, le lamentele agli articoli di Redacon del vicepresidente della Provincia Saccardi. Bene, vicepresidente, le sarà forse ora chiaro che nel 2010 a Vetto è arrivata Telecom con l’Adsl, mentre il pomposo meccanismo individuato dalla ex Enìa, Comunità Montana (Montemerli all’epoca presidente), Gal (Correggi presidente) e Provincia (ricordiamo i pomposi annunci su Tuttomontagna) si è rivelato un buco nell’acqua e, gradirei sapere, con quale costo per la pubblica amministrazione. Un servizio così sgangherato che, non a caso, ora, il Comune di Vetto dà ampio risalto alla fibra di Telecom: “Navigare in internet ad alta velocità”! leggo nella missiva consegnatami senza indirizzo (la avrà pagata il Comune o Telecom?)
E mi vergogno perché nessun mio amministratore (confesso, alcuni li ho votati), ha saputo sostenere la maestria artigiana di chi il problema (senza sperpero di contributi pubblici) lo aveva già individuato e risolto. E, ora, vede un Comune porsi, chiaramente, a fianco della potente Telecom (che non credo sia un’opera pia) causando – e questo è grave – un evidente svantaggio competitivo.
Forti coi deboli e deboli coi forti, ovvio. Ma un po’ di sana vergogna non fa mai male.
(IE)
http://www.speedwireless.it/
Io non mi vergogno nel pubblicizzare la concorrenza, anche se la concorrenza è tale se leale; in questo caso mi permetto di segnalare che la mia amministrazione comunale non lo è e non lo è mai stata nei confronti di http://www.speedwireless.it, che da 4 anni ha dato luce a questo comune. Ricordo che agli inizi (lo so perchè vissuto sulla mia pelle) Chierici chiese a più riprese un aiuto all’Amministrazione (non economico, ma di rappresentanza in quanto non era conosciuto); questo sempre in bei modi (col sorriso sulle labbra) gli è sempre stato negato. Comunque abbiamo assistito stamane (solo due cittadini presenti) alla pomposa presentazione di questo ennesimo progetto/farsa che secondo il mio modesto pare è giusto che avanzi (la sana concorrenza migliora il servizio e spesso lo economizza), ma non dev’essere agevolato in quanto trattasi sempre di iniziativa privata in quanto se non sbaglio Telecom è e rimane tale.
(Un indignato cittadino vettese)
P.S. – Il servizio di http://www.speedwireless.it è da lui autofinanziato
Concordo
Se mi e permesso, vorrei chiedere all’Amministrazione di Vetto come mai ha snobbato SPEEDWIRELESS, usufruisce della connessione di GUGLIELMO ed infine patrocina TELECOM concedendogli volantinaggio e sala polivalente per 2 giorni!!!! E’ troppo facile cedere ai colossi, che qualche anno fa risposero ad una petizione dei cittadini che volevano almeno 3000 utenti per portare l’adsl a Vetto. Questo non è corretto nei confronti di un privato che ha messo a disposizione risorse umane e soldi senza mai chiedere nulla a nessuno. E’ cosi che funziona l’Italia?? Oppure è così che funziona da queste parti?? Beh, io sono un vettese deluso…
(Mirco Campioli)
Mi pare…
Il servizio “naufragato” di Enìa pare sia costato alla collettività circa 560000 (cinquecentosessantamila) EURINI, pagati da noi cittadini. Ha disatteso in toto quanto promesso dalla politica LOCALE!!! Vede, cara IE, alle prossime elezioni basta ricordarsi di tutto, premiare chi ha mantenuto e mandare a casa chi ha “fregato” la fiducia dei cittadini. Vede, io personalmente AUSPICO da molto che PROFESSIONISTI della politica non siano solo SOLIDALI alla poltrona ma siano GARANTI in solido dei danni che fanno…
Per capirci: ti pago molto bene se hai fatto BENE per la tua terra!!! Paghi se hai causato danni!!! Semplice, no!?! O a pagare saremo sempre solo noi.
Forza Claudio siamo con te!!!
(Roberto Malvolti)
Se le cose non si sanno…
Come al solito su queste pagine ci sono molti che scrivono a ragione e molti che danno aria alla bocca. Non è vero che il Sig. Chierici non è stato aiutato dall’Amministrazione comunale (chiedete all’interessato…), non è vero che l’Amministrazione comunale va a braccetto con la Telecom; ha solamente AFFITTATO la sala polivalente (chiedere a Telecom…), per esporre il servizio di fibra ottica che gli altri operatori possono solo sognare. Il volantinaggio? L’ha fatto Telecom! Sicuramente il Sig. Chierici ha fatto navigare persone con tre anni di anticipo portando la linea veloce… ma con una linea Wireless, non con la fibra ottica. La rete Guglielmo? Per il Comune di Vetto è completamente gratuita e inserita in un progetto congiunto tra Provincia, Regione, Comune e i gestori di Guglielmo. Il Sig. Chierici secondo voi avrebbe fatto navigare liberamente e gratuitamente i cittadini nei giardini pubblici e in bliblioteca? Non scherziamo!! Prima di scrivere commenti POLITICI e fuori luogo, informatevi, per piacere, gli uffici del Comune di Vetto sono sempre a disposizione.
Grazie.
(Commento firmato)
C’è indubbiamente del vero nelle parole di chi ha steso questo sfogo e la sua amarezza è senz’altro giustificata, così come la delusione verso un “potere” che si schiera a fianco dei più forti.
Anche noi abbiamo la ferma convinzione che la concorrenza, per essere tale, richieda condizioni di parità vera tra i diversi soggetti operanti sul mercato, valendo la regola generale che chi parte in stato di palese svantaggio fatica poi ad essere competitivo, anzi spesso non ci riesce nonostante gli sforzi che può compiere, con conseguente danno anche per il consumatore, dal momento che si restringono i suoi margini di scelta (fino ad arrivare a situazioni di monopolio).
A questo fondamentale principio ci siamo costantemente ispirati durante il nostro mandato di amministratori vettesi, ancorché di minoranza, nel quinquennio 2004-2009, vale a dire il periodo in cui per la montagna ha preso corpo la questione “Internet veloce” e il nostro rappresentante nel Consiglio della Comunità montana è stato firmatario di ripetute corrispondenze rivolte a quella presidenza in ordine all’argomento Adsl-Internet veloce (è possibile trovarne ampia traccia sulle pagine @CRedacon#C del 22 e 29 agosto 2007 e pure del 5 giugno 2009), oltre agli interventi svolti nel corso dei dibattiti sul bilancio dell’Ente.
Conformemente a tale logica, in molteplici circostanze evidenziò la risposta fornita in materia da una ditta privata, che tramite il metodo wireless stava fin da allora erogando un servizio di “Internet veloce” sul territorio di Vetto e su altre zone montane che ne erano sprovviste. Con un anticipo dunque di diversi anni rispetto alla odierna Adsl e senza nessun costo per le casse pubbliche quando sul progetto “banda larga” Regione, Provincia, Comunità montana e comuni avevano investito bel po’ di quattrini, che erano però destinati ad aziende appartenenti alla sfera pubblica.
Proprio allo scopo di attenuare l’enorme divario di mezzi e bilanciare un poco le rispettive potenzialità delle aziende operanti nel settore, il nostro rappresentante in Comunità montana fu tra i sostenitori della tesi che una quota proporzionale delle risorse pubbliche, già impegnate o disponibili su questo fronte, dovesse andare anche a quei privati che in montagna avevano già messo in piedi un servizio di Internet veloce. Purtroppo quella tesi non venne accolta dalle forze di maggioranza e in noi – fuori dalla comparazione tecnica dei diversi sistemi impiegati in questo campo – resta vivo il rammarico che la politica abbia allora abdicato ad uno dei suoi compiti più “nobili”, vale a dire la capacità di saper tutelare anche le entità organizzativamente più deboli onde evitare che quelle più forti abbiano sempre e comunque il sopravvento (col rischio che vada pian piano a scomparire quel mondo di piccole ma vivaci realtà imprenditoriali che hanno costituto l’ossatura del sistema Italia). Oltre alle ingiustizie che si generano e ai menzionati contraccolpi socio-economici, ce ne dispiace anche per il fatto che così facendo la politica induce a sentimenti di sfiducia e perde di credibilità.
(Giovanni Ferrari, già capogruppo consiliare di minoranza a Vetto)
Prima ne volevano tremila e ora?
Anni fa i tipi di Telecom chiedevano almeno 3000 utenze al Comune di Vetto (2000 persone in tutto!) per portare l’Adsl. In questi giorni invece stanno passando casa per casa, suonando al campanello, per avvisare che sono arrivati. E il Comune si prodiga come mai aveva fatto in passato. Questa guerra non dichiarata al prode artigiano che ha portato internet veloce quattro anni fa a Vetto primo comune tra tre Appennini è davvero triste. E il Comune si è schierato?
(IE)
Un grande professionista!
Io sono cliente di Claudio già da diverso tempo e non mi sogno lontanamente di passare con altri gestori, men che meno con Telecom, di cui non sono più utente già dal 1999. CHIERICI = grande esempio di serietà e affidabilità.
(Antonio)
X Commento firmato: se le cose si sanno è bene dirle correttamente
Caro Commento Firmato de “Se le cose non si sanno”: non capisco se lei parli come privato cittadino o a nome del Comune di Vetto, nel qual caso si dovrebbe pubblicamente firmare. Giusto per chiarire:
1) la sottoscritta quando ha scritto la lettera era (ed è tuttora) informata e non ha intenzione di farne una cosa politica (avrei quale perplessità, invece, sulla sua neutralità dinnanzi a quanto da me segnalato);
2) non mi risulta che il signore da lei citato sia stato aiutato, abbia ricevuto patrocini o sostegni al pari di Telecom;
3) quello che interessa è l’internet veloce: che arrivi con la fibra ottica è un bene, così come pure per il wireless: lei la pensa diversamente, pazienza. Al di là delle prestazioni (se sono da sogno le giuro che mi interessano…), prima di tutto conta un inequivocabile risultato: il wireless lo ha dato con 4 anni di anticipo e lo dà tuttora;
4) il signore da lei citato (che non nomino per fare pubblicità), a differenza di Telecom che lei difende, credo faccia navigare gratuitamente Parrocchia di Vetto, Protezione civile di Vetto, case di carità, ecc. Le risulta che il progetto di Guglielmo faccia altrettanto?
5) è mai stato chiesto al signore citato se voleva offrire un servizio gratuito ai giardini? Io credo lo avrebbe fatto. E’ bravo e sa il suo mestiere;
6) non crede più che un progetto per navigare ai giardini sarebbe stato utile un progetto per far navigare i vettesi nelle loro case e nelle loro attività? 🙂
7) può elencare il Comune di Vetto il sostegno, i progetti, i patrocini/collaboraziobni dati in questi quattro anni alla ditta in questione? O, come leggo da altri commenti, tutto è rimasto in mano alle mani dei privati che, invece, vi hanno creduto?
8) concordo con lei: la fibra ottica a Vetto la abbiamo sognata a lungo e, nell’attesa (e credo anche per il futuro), abbiamo sognato e navigato grazie al wireless. E’ il 2010 e, naturalmente, la fibra ottica è la benvenuta. Ma non ci piace l’ipocrisia.
(IE)
Risposta a “Se le cose non si sanno”
Salve a tutti, sono Fabio Troìa, responsabile commerciale della Speedwireless. Vorrei intervenire in merito alla dichiarazione, non firmata, se le cose non si sanno. Bene, chiedo a chi ha scritto che CLAUDIO CHIERICI e stato aiutato: ma da chi?? Parliamo di Amministrazione comunale o di liberi cittadini? Vorrei che mi venissero dimostrati gli aiuti ricevuti dal Comune. Siccome so perfettamente quello che dico gradirei una risposta… Poi se parliamo di aiuti avuti dai cittadini allora possiamo discuterne, ma sicuramente non si tratta di soldi. Allora al sottoscritto a dire che se le cose non si sanno bisognerebbe evitare certe affermazioni… La Speedwireless non ha mai chiesto niente all’Amministrazione di Vetto, questo sia chiaro! Ma non ha neanche ricevuto niente…
(Fabio Troìa)
Fabio, stai tranquillo, i risultati si vedranno con i fatti e con la clientela che avrà la Speedwireless. Il resto sono chiacchiere e saranno un bel boomerang. Buon Natale a tutti.
(A.A.)
Grazie Speedwireless
Sono un amico e ho collaborato con lui perchè dopo aver vissuto due anni a Bagnolo in Piano, dove avevo la adsl, sono tornato a vivere a Vetto. Mi mancava molto poter comunicare e avvalermi di internet per il lavoro. Avevo bisogno di un collegamento veloce, così, conoscendo bene il territorio del comune, l’ho aiutato a posizionare i punti di diffusione per i quali la chiesa ha giocato un ruolo fondamentale mettendo a disposizione campanili e altre postazioni. Inoltre Claudio ha portato lavoro a diversi artigiani qui in montagna avvalendosi della loro collaborazione e non è cosa da poco, ma soprattutto ci ha permesso di uscire quattro anni fa dal divario digitale che ci separava dalla pianura. Ci siamo conosciuti ai tempi del comitato pro adsl che Telecom ha sempre ignorato. Una cosa la ricordo: potrei testimoniare che il sindaco disse a Claudio non posso aiutare la Speedwireless perché la Comunità montana ha un progetto analogo in corso, ma non vi ostacolerò, così nonostante esistesse già sul territorio di diversi comuni la copertura hanno fatto un doppione buttando i soldi dei cittadini, hanno creato un’altra wireless utilizzata da pochissimi utenti. La cosa che mi pare strana e poco logica è che se per Claudio non poteva contrastare il progetto comunitario, perche lo abbia fatto per Telecom che dopotutto non è più la Sip di una volta ma una spietata compagnia privata che oltretutto sfrutta il capitale di linee pagati con i soldi dai nostri padri, ci chiede pure il canone e pretende l’affitto delle linee alle altre compagnie. Mi pare scorretto da parte del sindaco e presidente della Comunità montana un simile atteggiamento che oltretutto danneggia anche il loro progetto, così per Claudio un porte chiuse e apertura a Telecom. Mi pare poco corretto politicamente.
Comunque alla base di tutto io ringrazio Claudio per avere portato il mio paese in un contesto moderno e ricordo a tutti che per mandare una foto proprio in Comunità montana cinque anni fa dopo un intero pomeriggio di tentativi ho dovuto consegnarla di persona. Ora mando manoscritti interi a Bologna senza problemi grazie a Speedwireless.
(Paolo Maria Ruffini)
Volevo solo un’informazione
Chiedevo solo se qualcuno era stato collegato alla fibra ottica come promettevano a Natale. Una cosa è certa: la Speedwireless funziona egregiamente. Ho visto tanti film in streaming ed è stata la compagna fedele della nostra famiglia nei giorni natalizi, auguri, skype e tante mail agli amici, scambio di foto, facebook by event ed altro. Grazie ancora Speedwireless.
(Paolo Maria Ruffini)