Si è concluso il corso di specializzazione per operatore volontario di Protezione civile sulle emergenze idrauliche-idrogeologiche, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Scuola permanente di formazione di Protezione civile provinciale" gestita dal Centro “La Cremeria” di Cavriago, in collaborazione col Coordinamento provinciale del volontariato e con la supervisione del coordinatore dell’emergenza Marcello Margini. Il corso è stato organizzato con l’obiettivo di promuovere la crescita dei volontari diffondendo le conoscenze tecniche teorico-pratiche da attuare nelle emergenze idrogeologiche; per questo, i docenti che si sono alternati per tutta la durata del corso sono stati individuati fra i professionisti di Aipo, Arni, Servizio tecnico di bacino degli affluenti del Po, Bonifica dell’Emilia Centrale e Provincia stessa.
Le lezioni, per un totale di 40 ore complessive, si sono chiuse con una esercitazione pratica a Rossena, dove è stata simulata una emergenza che ha previsto l’utilizzo di “gabbioni” per il contenimento delle piene messi a disposizione dall’Agenzia regionale di Protezione civile. Sono stati inoltre mostrati gli strumenti di monitoraggio della frana riattivatasi nel 2004 e Giovanni Trufelli del Servizio tecnico di bacino ha illustrato le varie fasi con cui è stata affrontata l’emergenza e i lavori svolti per il consolidamento del corpo di frana per la messa in sicurezza della rupe e del borgo di Rossena. Il percorso formativo è stato condiviso con i referenti della Regione Emilia-Romagna ed approvato dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile.
“La Provincia di Reggio Emilia da anni sostiene fortemente attività formative ed esercitative finalizzate a qualificare sempre più il prezioso apporto dei tanti volontari ed a favorire una sempre maggiore integrazione operativa dell’intero sistema di Protezione Civile”, spiega la presidente Sonia Masini. Anche la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti, sottolinea “l’importanza di “fare squadra” tra tutti gli attori dell’emergenza e la necessità di mettere in condizione i volontari di saper interagire con le istituzioni e gli enti preposti alle attività di pianificazione e gestione del territorio”, mentre per Giorgio Ballarini, presidente del Coordinamento provinciale delle organizzazioni del volontariato, “queste attività formative servono sia a “fare sistema” sia a migliorare il lavoro dei volontari rendendolo ancora più efficace e qualitativo”.
Questi i partecipanti al corso: Mattia Manfredi (Associazione nazionale alpini), Maurizio Galeotti (Associazione nazionale carabinieri), Giulio Bernardi, Patrizia Ficarelli, Lisa Pelosi, Nullo Pezzarossa, Emanuele Realini e Marco Soliani (Associazione Bentivoglio), Nicola Mammi (Gev-Legambiente), Emanuela Arca, Andrea Croci, Argo Pignedoli e Luciano Roffi (Gruppo volontari Carpineti), Leonardo Napoli (Gruppo volontari Albinea), Fabio Bondavalli, Volmer Bonini, Domenico Casadei, Cristian Copelli, Federico Fontanesi, Stefano Giovannini, Maurizio Montani e Andrea Tufano (Gruppo Brescellese), Angelo Benassi, Paolo Perini e Roberto Soresina (I Ragazzi Del Po), Ivo Casoni, Domenico Daviddi, Fedele De Palma, Massimo Gabrietti e Serena Pignet (Il Campanone), Afro Savi (Raggruppamento Ggev), Pasquale Giorgio Carlucci e Marco Davoli (Val D'enza Radiocomunicazioni).