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Ritrovati sul Monte Prado due escursionisti toscani dispersi da ieri mattina. AGGIORNAMENTO

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Sono stati ritrovati in provincia di Reggio Emilia, sani e salvi, anche se un po' infreddoliti, i due escursionisti che sin dalla tarda mattinata di ieri si erano dispersi sulle montagne nella zona del Casone di Profecchia, a Castiglione Garfagnana (Lucca). Sono stati salvati in località Monte Prado del comune di Villa Minozzo dai Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, dal personale del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco di Castelnovo Monti coordinati dalla Prefettura reggiana.

La svolta nella tarda serata di ieri, quando i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti grazie al nuovo sistema installato nel 112 EU sono riusciti a localizzare i cellulari dei due coniugi nel versante reggiano del crinale appenninico. A questo punto sono scattate, coordinate dalla Prefettura di Reggio Emilia, le ricerche dei due coniugi da parte dei Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti, del personale del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco di Castelnovo ne' Monti che hanno consentito alle 5,30 odierne di trarli in salvo e di condurli, a scopo precauzionale per le visite del caso, presso l’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne' Monti.

I due coniugi, che durante le ricerche sono stati intercettati telefonicamente, seguendo le istruzioni dei soccorritori hanno passato la notte in una sorta di igloo ricavato con una buca scavata nella neve per proteggersi dal freddo.

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AGGIORNAMENTO

I due escursionisti salvati dal Soccorso alpino sono due soci del CAI di Castelnovo Garfagnana. Si tratta di marito e moglie: Martino Bornida, 51 anni, e Carla Lenzi, 45 anni. E' stata la nebbia ad ingannare i due escursionisti che hanno svalicato senza accorgersene ed hanno dovuto chiedere aiuto. I volontari del Soccorso alpino Emilia-Romagna, allertati dalla Prefettura, hanno affrontato di notte, in condizioni di grande difficoltà e di pericolo, le ricerche nella zona individuata.
Erano in 11 i volontari del Soccorso che nella nebbia e nella tormenta di neve, per alcune ore, hanno operato per l'unica soddisfazione di un risultato positivo che finalmente si è concretizzato nel salvataggio. Nelle due foto, che ci vengono dal SAER, due momenti delle ricerche che danno un'idea delle condizioni in cui si è operato.

3 COMMENTS

  1. C’è bisogno di prevenzione e conoscenza della montagna!!
    Vorrei ringraziare tutti i volontari che si prestano a queste operazioni di soccorso a volte davvero difficili mettendo a repentaglio anche la loro incolumità; con loro anche tutta la forza pubblica sempre presente ed attiva. C’è bisogno di più conoscenza della montagna, non basta comprare una giacca termica, due ciaspole o ancor peggio due ramponi per visitare le belle montagne. La tecnologia ha aiutato ad avvicinarla, ma lei è rimasta quella di un tempo, bella ma sempre insidiosa. Purtroppo nelle nostre zone non si parla e non si diffonde mai il messaggio della prevenzione in montagna. Argomento che andrebbe analizzato e affrontato anche a livello scolastico, in quanto ci reputiamo zona montana, ma da noi no!!! Qui si preferisce diffondere il messaggio che la montagna è disagio e non opportunità differente!!! Qui auspichiamo il ritorno di chi si è allontanato preferendo il vivere comodo.
    Pensiero personale: iniziamo a difendere chi la vuole vivere la montagna, cioè i MONTANARI!! Montanaro è chi conosce e vive la montagna 365 giorni all’anno, non solo con il bel tempo e le belle stagioni;
    chi sa quando fermarsi di fronte alla montagna… Siamo stanchi di sentire parlare dei nostri monti solo delle tragedie che purtroppo succedono e continueranno a succedere! Abbiamo il dovere e dobbiamo diffondere il messaggio di fare prevenzione ed educare sul vivere in montagna!! Proposta anche se provocatoria, già utilizzata in altri stati e regioni: mettere a carico delle famiglie le operazioni di soccorso in zone montane disagiate, che non rientrano in zone turistico-sportive. Questo forse farà riflettere i più esagitati!! Utilizzare e diffondere il messaggio che esistono figure professionali legate all’ambito montano: guide alpine e maestri di sci.
    Grazie.

    (Enrico Ferretti)