Home Cronaca Si parla di raccolta dei rifuti porta a porta per iniziativa di...

Si parla di raccolta dei rifuti porta a porta per iniziativa di “Impresa montagna”

14
7

"Impresa e montagna" affronta il tema della raccolta dei rifiuti nella iniziativa organizzata per venerdì 10 dicembre, alle ore 20,30, nella sala del Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti. E' stato invitato Ezio Orzes, che è assessore del comune di Ponte nelle Alpi (BL) che è classificato come il comune più "riciclone" d'Italia. In questo comune si fa la raccolta dei rifiuti porta a porta e ciò ha permesso di differenziare il 90% dei rifiuti stessi, di diminuire i costi, di aumentare la occupazione. Ezio Orzes illustrerà proprio l'esperienza della "raccolta dei rifiuti porta a porta".

7 COMMENTS

  1. Ottima iniziativa
    Ottima iniziativa ed ottimo invito quello ad Ezio Ortes! Da iniziative come queste può rinascere anche l’economia della montagna. Ricordiamo che grazie al porta a porta ed al riciclo si possono creare sani posti di lavoro. Perchè non immaginare un centro riciclo a servizio degli abitanti dela montagna ubicato a Castelnovo ne’ Monti?

    (Movimento 5 Stelle – Appennino)

  2. Ulteriori informazioni
    Grazie a @CRedacon#C per la tempestività della notizia. L’incontro con Orzes sarà strutturato in 2 momenti: uno alle 16,30 per tutti gli amministratori della montagna, che potranno approfondire, chiedere e farsi un’idea del progetto in modo autonomo; alla sera sono invitati tutti i cittadini che, in questo periodo, nella nostra montagna, si sono più o meno interessati a temi ambientali (vedi centrali a biomassa) e che con questo argomento possono capire come dare, sia singolarmente che come comunità, un effettivo aiuto al miglioramento del nostro benessere ambientale. Presenterà i 2 incontri il dott. Enrico Bussi, vicepresidente di Impresa Montagna.

    (Impresa Montagna)

  3. Invito a riflettere
    Dovremmo chiedere il parere anche degli abitanti dei paesi più vicini a noi, come della zona di Canali (RE) o di via Adua, dove i cittadini, sentendosi schiavi di un sistema perverso, hanno formato un comitato per uscirne. Si sarebbe potuto intuire il disagio della gente, perchè doveva mettere in cortile, o sulla strada, i tre bidoncini colorati ad una certa ora; stare attenta che non circolassero gatti o cani e poi rimetterli in casa, previo lavaggio. Se però si era in ritardo o veniva anticipata la raccolta l’immondizia non veniva prelevata e non poteva essere lasciata in pasto agli animali randagi fino alla giornata successiva, quindi doveva essere di nuovo ritirata in casa. Pensate un po’ a quali problematiche andrebbero incontro le persone che partono da casa al mattino presto per andare al lavoro senza avere famigliari o personale di servizio a casa! Se tutti fossimo più diligenti da sfruttare un po’ meglio i punti di raccolta di vetro, ferro, carta e plastica, il problema sarebbe già differenziato.

    (Lilia)

  4. Il comitato contro il porta a porta non esiste: fu ispirato da partiti
    Il famoso “comitato” di via Adua contro il porta a porta è una iniziativa di marito e moglie senza alcun seguito (la signora in questione prese 30 voti alle elezioni comunali) sostenuta solo da partiti che avevano ben altri interessi dietro e pure (la cosa più grave) qualche tecnico dell’ex Agac poi allora Enìa oggi Iren che dava imbeccate dall’interno. Cittadini veri zero, toh forse 15. Astenersi persone che hanno altri interessi dietro. Il porta a porta lo fanno in tutti i paesi civili del mondo. In pianura come in montagna, in piccoli centri come nelle metropoli.

    (Matteo)


  5. E’ una bella iniziativa, più che altro per gli sfaticati della mia via a Collagna che non riescono a fare la raccolta differenziata e buttano tutto nel cassonetto… Però si fa poca fatica anche a portarlo negli appositi cassonetti!!

    (Stefania Casalini)