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Progetto “Casa del miele”

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Legambiente Emilia-Romagna e l’”Instituto Terra” – la O.N.G. brasiliana creata da Sebastião Salgado che gestisce la Fazenda Bulcao riconosciuta come riserva privata del patrimonio naturale – con il contributo della nostra Regione, hanno appena presentato a Bologna il progetto “Casa del Miele”: sviluppo dell’apicoltura e sostenibilità ambientale nella Valle del Medio Rio Doce in Brasile a sostegno dei territori e delle popolazioni della valle del Rio Doce, negli Stati di Minas Gerais ed Espirito Santo in Brasile. Questo studio è fondato sulla convinzione che sia possibile coniugare la preservazione degli ecosistemi con la crescita dell’economia, in particolare, l’apicoltura è stata indicata come una delle attività a più alto potenziale di sviluppo in quella regione dove è in corso la ricerca di alternative di produzione sostenibili capaci di generare opportunità di lavoro e di reddito, rispettando l’ambiente e la sua biodiversità.

Il direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Giuseppe Vignali è stato invitato in questa occasione per illustrare l’esperienza di “Orizzonti circolari – Ambasciatori del terzo millennio”, il noto progetto formativo per giovani residenti all’estero discendenti di emigrati dalle aree del Parco nazionale, gestito nell’ambito di Parco nel mondo dalla Comunità montana della Garfagnana e realizzato in collaborazione con le regioni Emilia-Romagna e Toscana.

Il progetto, una delle azioni prioritarie per il piano di sviluppo del Parco nazionale promuove la valorizzazione dei rapporti con le comunità che si sono create in tutto il mondo a seguito della forte emigrazione che ha interessato l’Appennino. Attraverso un percorso avviato nel 2008, grazie ad un progressivo investimento che ha consentito di attrarre anche risorse esterne, è stato possibile realizzare rilevanti iniziative che hanno coinvolto i paesi esteri. La comunità brasiliana originaria del nostro territorio d’Appennino si è dimostrata tra le più attive e numerose. Il direttore Vignali si è fatto portavoce di una concreta testimonianza di collegamento tra culture e sviluppo sostenibile del territorio, promossa dall’Ente Parco nazionale che da due anni lavora per formare i propri “ambasciatori” anche in Brasile, proprio nello stato del Minas Gerais.