SAN POLO (21 novembre 2010) – Una vecchia Balilla del 1933 a compiere per prima il tragitto della tangenziale di San Polo d'Enza. Un servizio atteso da molti pendolari della montagna che, spesso, in questo snodo viario trovavano il primo "tappo" verso i posti di lavoro nella bassa.
“Oggi San Polo è l’immagine di un paese che guarda al futuro,lo dimostra questa sala consiliare piena di gente, con i sindaci e gli ex sindaci, i consiglieri di maggioranza e di minoranza che, tutti insieme, senza divisioni politiche, partecipano all’inaugurazione della tangenziale” sono state le parole di Mirca Carletti, sindaco sanpolese, che emozionata e felice ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante obiettivo, dai proprietari che hanno ceduto i terreni, ai tecnici dell’Unieco, e della Provincia, all’assessore provinciale Alfredo Gennari. Felice (e stavolta puntuale) anche la presidente della Provincia Sonia Masini, nel dispensare foto sorrisi e tagliare un nuovo nastro, cui il sindaco si è rivolta dicendo:”Credo che se oggi siamo in grado di inaugurare il primo lotto di questa tangenziale e di sottoscrivere l’accordo per il secondo lotto i cui lavori saranno affidati entro l’anno, il merito vada riconosciuto principalmente a Sonia Masini perché anche in un periodo difficile come questo, ha saputo tener fermo l’obiettivo di sviluppo della Val d’Enza e delle terre matildiche senza escludere S. Polo”.
L’assessore Gennari, dopo aver ringraziato l’ingegner Tiziano Binini, progettista del primo lotto della tangenziale, i tecnici provinciali responsabili della direzione lavori, e progettisti del secondo lotto, ha ricordato “che in dieci anni nella nostra provincia per l’asse viabilistico strategico della val d’Enza, partendo dalla Cispadana fino a Ramiseto, sono stati spesi oltre settanta milioni di euro”.
Gennari ha concluso suggerendo che per migliorare la vivibilità “bisogna utilizzare un po’ meno le automobili e un po’ di più il mezzo pubblico, visto che in Val d’Enza c’è la ferrovia”.
Mentre la presidente della Provincia Sonia Masini ha sottolineato che "oggi è’ difficile essere amministratore, e per realizzare opere come questa tangenziale, abbiamo dovuto tagliare tante spese. Quando a San Polo non si riusciva a decidere sul tipo di tracciato, potevamo dirottare questi cinque milioni di euro verso altre strade di altri comuni. Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto”. Pericolo schivato.
Dopo la benedizione del parroco don Pellegrino Tognoni, Mirca Carletti con accanto Sonia Masini e i sindaci della val d’Enza (Sandro Venturelli di Bibbiano, Alberto Pazzoni di Traversetolo, Enzo Musi di Canossa e Paolo Colli di Montecchio) hanno tagliato il nastro e sulle tangenziale per prime hanno sfilato le auto d’epoca. Mirca Carletti e Sonia Masini sono salite su una splendida Balilla del 1933.
Ottimo
Da pendolare Castelnovo Monti-Parma è sicuramente buona una notizia, aggiungo anche la variante di Traversetolo recentemente aperta (ma qui siamo in provincia di Parma) che permette di aggirare il centro. “S. Polo è l’immagine di un paese che guarda al futuro…”. Peccato non si possa dire altrettanto di Castelnovo ne’ Monti (vedi variante Ponte Rosso, ad esempio).
(Denis)