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Sarzano / Lavori al castello. Visita guidata al cantiere aperta a tutti sabato 20 alle 14,30

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Porte aperte sabato al castello di Sarzano sul restauro in corso alla torre campanaria e alle mura. Le scolaresche il mattino alle 11, gli amministratori e la popolazione il pomeriggio alle 14,30 potranno visitare il cantiere che sta portando alla luce fortificazioni e pavimentazioni finora nascoste dall’edera e dal terriccio accumulatosi nei secoli. L’arch. Paolo Soragni, curatore del progetto e direttore dei lavori e il geom. Corrado Caselli, direttore del cantiere, guideranno la visita all’importante manufatto matildico.

“Lo sradicamento dell’edera che ricopriva e infestava le mura sta consentendo la lettura dei muri e delle fortificazioni, mentre l’asportazione del terriccio accumulatosi nel tempo ha scoperto una pavimentazione di ottima fattura e perfettamente conservata nel fossato antistante il portale di ingresso”, conferma l’arch. Soragni, con un entusiasmo e una soddisfazione condivisa con il sindaco Carlo Fornili e l’assessore alla cultura Giovanna Caroli che sottolineano: “Ci sembra importante che i cittadini di Casina possano seguire i lavori che completano il restauro del complesso di Sarzano: la messa in sicurezza della torre campanaria, colpita dal recente terremoto, e la sua piena accessibilità fino al sottotetto. Dalla prossima primavera la vista di tutto l’Appennino, già eccezionale dal mastio, sarà completata da quella della linea dei castelli che ha uno sei suoi punti proprio nella torre.

Particolarmente interessanti per una visita sono in questo momento i lavori alle mura perché hanno scoperto il sistema di fortificazione e sono divenute interamente visibili. Un investimento importante, reso possibile da un investimento del bilancio comunale per 110.000 euro e da un contributo di pari importo di fondi europei erogati dalla regione; per la torre, colpita dal terremoto, si è potuto contare su altri fondi regionali e della Protezione civile per complessivi 80.000 euro”. Le visite del mattino sono state riservate alle scolaresche di Casina: “Abbiamo insistito con la scuola perché aderisca con il maggior numero di classi possibile (a noi sarebbe piaciuta la totalità degli allievi) perché prendere coscienza della bellezza e della cura del proprio territorio è un momento irripetibile di formazione civica, di integrazione, di apprendimento, importante sempre ma particolarmente in una comunità come quella di Casina che vede come paese di origine di molti allievi… il mondo!” sottolinea la prof.ssa Caroli. Ma l’occasione è per tutti di quelle da non perdere.