CASTELNOVO MONTI (16 novembre 2010). Paolo Campani è fatto così. Nelle dediche delle sue poesie non esita a scrivere: “non c’è peggior deserto di una vita senza amore”. E la sua ultima opera, semplicemente “Poesie”, ha destato la curiosità anche del sindaco di Castelnovo che, in due giorni, ha deciso di leggerselo tutto.
E, forse, non c’è da stupirsene se (per chi volesse averne copia lo potrà trovare dalla cartolibreria Casoli o nelle edicole di Castelnovo) a ben guardare è facile cogliere un pregio di quest’opera: il guardare con piglio realista, e spesso azzeccato, alle diverse forme dell’amore, coi suoi problemi, le sue ansie, i suoi slanci.
“Scrivere per me che sono abbastanza chiuso – spiega Paolo, di professione cassiere in un supermercato – è come guardare oltre un muro senza per questo aprire nessuna porta”. E sabato 13 novembre 2010, alle ore 16.00, è stata presentato in aula consiliare a Castelnovo la sua ultima fatica che segue quella del 2009, Poesie d’amore e di vita vissuta.
Sono intervenuti il sindaco Gian Luca Marconi, l’Assessore alla Cultura Francesca Correggi, Rosanna Costi di Archeomontagna, che ha curato la presentazione assieme al Comune, ha condotto il giornalista Gabriele Arlotti. L’insegnante Daria Tarabelloni ha letto alcune poesie dell’autore, con accompagnamento e suggestivi sottofondi musicali a cura di Roberto Mercati, mentre il regista Ubaldo Montruccoli ha sottolineato come “La montagna reggiana non ha bisogno solo di strutture ma anche e soprattutto di contenuti e di persone che si mettono in gioco valorizzandone le peculiarità e la cultura. Paolo Campani non ha paura di questa scommessa in versi! Trovo le sue poesie non tanto accattivanti sotto il profilo della metrica e della musicalità del verso, quanto piuttosto interessanti perché molto simili a brevi sceneggiature. Come del resto certi film sono poesia per immagini! Entrambi i linguaggi: quello poetico e filmico, sono impegnativi ma interessanti per chi voglia cimentarsi nell’Arte”.
Un nuovo significativo contributo artistico che si aggiunge al panorama culturale della nostra montagna. Per chi conosce gli slanci e le pene dell’Amore un libro da… leggere.
