Ha rischiato di perdere la vita e con lei anche il bambino che ospitava in grembo. Si tratta di una ragazza 30enne residente a Magreta, nel modenese, ma in questi giorni a Castelnovo ne’ Monti che, superato di poco il sesto mese di gravidanza, improvvisamente ha accusato forti dolori e segni inequivocabili di un parto fortemente prematuro. Immediato il ricovero all’ospedale S. Anna del capoluogo montano, ma la situazione è apparsa subito grave, tanto che i medici di turno hanno ritenuto di tentare il parto soltanto in una struttura ospedaliera dotata di reparto di neonatologia. Da qui la decisione di fare una corsa contro il tempo e giungere il più rapidamente possibile all’arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, dove nel frattempo i medici del reparto di ostetricia e ginecologia erano stati allertati. Due le autoambulanze impiegate, di cui una dotata di incubatrice ed ossigeno qualora si fosse reso necessario, ipotesi per nulla scontata, effettuare il parto durante il trasporto.
Proprio la fase dell’accompagnamento è stata quella più delicata, quando l’autoambulanza ha dovuto raggiungere l’ospedale cittadino nel più breve tempo possibile, mantenendo una velocità costante per evitare scossoni in grado di provocare il parto improvviso. Per lo stesso motivo, i medici di turno hanno immediatamente chiesto aiuto alla Polizia stradale castelnovese, che nel giro di pochi minuti ha allestito due diverse pattuglie: la prima, alla cui guida si è messo lo stesso comandante del distaccamento, l’ispettore superiore Roberto Rocchi, ha fatto da apripista per consentire all’autoambulanza di avere libera la strada, mentre la seconda ha anticipato di qualche chilometro i restanti mezzi per sgomberare gli incroci ed evitare situazioni di pericolo per gli altri utenti della strada.
A dare man forte al dispositivo di emergenza anche i volontari della Croce verde di Castelnovo ne’ Monti, che hanno fornito un autista e un infermiere di supporto. Alla fine, in nemmeno mezz’ora, l’arrivo al pronto soccorso del S. Maria Nuova e l’immediato ricovero della partoriente che, nella notte tra sabato e domenica, ha dato alla luce una bellissima bambina tuttora sotto osservazione. Nella drammaticità della situazione anche un piccolo momento consolatorio: nello scendere dall’autoambulanza la partoriente, nonostante la grande sofferenza, ha regalato a tutti i soccorritori un sorriso di ringraziamento per il grande impegno.
Un ospedale che deve restare un punto di riferimento per i montanari, anche se sempre meno
Giusto per ricordare a quanti vogliono ridurre l’ospedale S. Anna a poco più che a un presidio per la montagna l’importanza di avere, invece, una struttura che funzioni e all’altezza del territorio che deve servire.
(Celeste Grisendi)
Grazie di cuore
Grazie di cuore per quello che avete fatto. Grazie ai medici del pronto soccorso, della pediatria e ginecologia, ai volontari della Croce verde, agli uomini della Polizia stradale e all’infaticabile ispettore Rocchi, a quanti si sono impegnati per salvare non una ma due vite umane. Grazie perchè ancora una volta ci fate sentire orgogliosi di essere montanari e ci mostrate quanto sapete fare nelle situazioni di emergenza, superando tanti limiti che istituzioni e burocrazia vi e ci impongono. Grazie perchè notizie come queste ci fanno comprendere come siamo in buone mani.
(Cathia)
Sono davvero tanti coloro che, mentre noi ci lamentiamo delle nostre magagne di montagna, operano e lavorano
seriamente per tutti noi. Anche se spesso ci lamentiamo per i limiti del nostro ospedale, è davvero confortante sapere che ci sono medici e infermieri che si prodigano in questo modo. E un grazie anche ai volontari della Croce verde e al personale della Polizia stradale per essersi messi in rete con la struttura ospedaliera. Ringraziamoli tutti.
(Dario Ruffini)
Le grandi imprese delle piccole realtà
A volte conta più la buona volontà e il buon senso di tante formule manageriali. Complimenti a tutti e grazie di essere a disposizione dei cittadini, prima della burocrazia…
(Gisella Corradini)
Grazie grazie grazie… Ai medici e infermieri dell’ospedale, al comandante della Stradale Rocchi e ai suoi uomini e un grazie a tutti i ragazzi della Croce verde di Castelnovo ne’ Monti per la riuscita perfetta dell’intervento e da voci vicine all’associazione per la velocità di organizzazione… Oltre a questo delicato intervento con un altro mezzo accompagnavano una bimba a Parma per piccole complicazioni… e coprivano il servizio di emergenza e a loro va un ringraziamento particolare di cuore da tutti i cittadini.
(Commento firmato)