Home Cronaca “Per la riapertura del micronido di Asta”

“Per la riapertura del micronido di Asta”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Per iniziativa del circolo Pd di Villa Minozzo lo scorso 29 ottobre si è svolta in Asta un’assemblea pubblica sui servizi sociali e culturali e sugli atti del Comune di Villa Minozzo su questi temi. La partecipazione di cittadini è stata molto vasta ed attivamente interessata. Il capogruppo Pd-Bene comune in Consiglio comunale Paolo Bargiacchi ha illustrato la mozione presentata dal gruppo per promuovere la riapertura dell’educatore domiciliare, ex micronido, di Asta ed ha riferito di come il sindaco e la giunta, oltre ad insistere nell’immotivabile provvedimento di chiusura di quel servizio, hanno soppresso anche la scuola di musica di Villa Minozzo, decurtato pesantemente i contributi per le attività didattiche alle scuole pubbliche e convenzionate, ridotto ai minimi termini l’assistenza domiciliare per gli anziani.

E’ chiara la linea di smontare i servizi che sono probabilmente considerati una spesa inutile. In realtà le risorse per i servizi, a cominciare dal “micronido”, non possono non essere reperite in un bilancio ordinario che si avvicina ai cinque milioni di euro e che, nel 2009, ha generato un avanzo, disponibile sul 2010, di 300.000 euro. La giunta non pensa affatto ad economizzare sulle proprie spese di funzionamento, che aumentano, ma taglia i servizi senza neppure pensarci un attimo.
L'approccio negativo e rinunciatario del Comune scoraggia le famiglie residenti e prelude a future chiusure di servizi sociali e scolastici nelle aree più delicate, in particolare nelle frazioni di crinale.

Il Pd dove amministra non chiude strutture e servizi ma si impegna strenuamente per promuoverne la fruizione e per qualificarli dando loro solidità e prospettive. In questo senso si sono espressi i sindaci di Busana, Sandro Govi, e di Vetto, Sara Garofani. I micronidi di Busana, Ramiseto e Vetto, pur con alti e bassi di iscritti, fisiologici in Appennino, sono stati sostenuti proprio perché ritenuti estremamente importanti per la tenuta del territorio. Gli iscritti nel complesso, negli anni, non sono superiori a quelli di Asta. I comuni, anche nel 2010, hanno finanziato la spesa con le rette delle famiglie, con i contributi della Provincia e della Fondazione Manodori e, per la parte mancante, con stanziamenti dei comuni stessi, i cui bilanci non sono certo più floridi di quello di Villa. Govi ha parlato anche dello sforzo per sostenere la scuola di musica. Con poche risorse si offre un’opportunità culturale importante ai ragazzi, in convenzione con l’Istituto Merulo.

Stefania Gigli Caniparoli è una neomamma che con la giovane famiglia è orientata a rimanere a Civago. "Siccome sia io che mio marito lavoriamo - ha detto nel suo intervento - se non sarà disponibile un servizio di nido per la bambina saremo costretti nostro malgrado a trasferirci". Tra i molti interventi dei cittadini é emersa con forza la richiesta al Comune di riaprire il servizio per la prima infanzia e la disponibilità a rappresentare insieme l'istanza nelle varie sedi. La presidente della Provincia Sonia Masini, concludendo, ha ribadito che il Pd considera che tutti i cittadini abbiano il diritto ai servizi anche se vivono in realtà decentrate di montagna. Se non si sostengono i servizi, in particolare quelli per i bambini e i ragazzi, l’istruzione, la socializzazione, si impoveriscono le risorse umane che sono il fattore chiave della tenuta del territorio.

La Provincia, se il Comune lo richiede, é disponibile, come ha sempre fatto, a sostenere il micronido ma anche, data l'importanza di un tale presidio, a valutare eventuali forme nuove e dirette per dare una risposta semplice e moderna all'esigenza.

(Circolo Pd di Villa Minozzo)