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L’Istituto “Cattaneo-Dall’Aglio” per lo sviluppo sostenibile

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In collaborazione con il CCQS (Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica) di Castelnovo ne' Monti, il locale istituto “Cattaneo–Dall’Aglio” partecipa alla "Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile", dall'8 al 14 novembre prossimi, promossa e patrocinata dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco e dedicata quest’anno al tema della mobilità. L'iniziativa consiste in un "piano viaggi" dei docenti e nel "piano viaggi" e il suo impatto sulle emissioni di CO2.

Nato da un'illuminante idea del prof. Bizzocchi, dopo diversi anni di applicazione, il "piano viaggi" è diventata una virtuosa consuetudine dei docenti, residenti in pianura, che quotidianamente si recano a Castelnovo ne' Monti per insegnare ai giovani dell'Appennino. Tra tutte le attenzioni che la popolazione mondiale sta dedicando ai problemi legati all'inquinamento globale e alle emissioni di vari inquinanti come la CO2, si viene a scoprire che nel capoluogo montano reggiano una parte del corpo docente aveva già avviato la sua lotta alle emissioni di anidride carbonica ancor prima che entrasse in vigore a livello mondiale il famoso trattato di Kyoto.

Ma cos'è il "piano viaggi"?

Si tratta di un car-sharing, o, per dirla all'italiana, di una condivisione delle auto in modo da ridurre i costi e l'inquinamento, senza tuttavia inficiare l'efficienza dei trasporti rispetto alle esigenze e agli orari personali, che ovviamente risultano diversi da docente a docente. Attualmente coinvolge 15 docenti, che si alternano alla guida dei loro veicoli, in una organizzazione studiata a puntino dal prof. Guidotti. Come vantaggi indiretti ha anche un enorme e positivo effetto socializzante, oltre che di infondere maggior serenità a chi non è uso a muoversi in auto in condizioni di tempo particolarmente avverso, come quello invernale.

I "numeri" del "piano viaggi"

I chilometri risparmiati. Si calcola che se tutti i giorni ciascun docente prendesse l'auto in modo indipendente questi arriverebbero a percorrere ogni settimana ben 2.200 km in più rispetto alla percorrenza fatta col "piano viaggi", che significa anche una percorrenza ridotta di 66.500 km in un anno scolastico, che corrisponde ad una riduzione dei consumi complessivi pari al -60%.

Le emissioni di CO2 risparmiate

Ovviamente questo chilometraggio lo si può tradurre in quantità di CO2 emessa. O meglio ancora... in CO2 risparmiata, che potrebbe essere di 5.990 kg (in un caso ideale in cui tutte le auto dei docenti fossero dell'ultima generazione con emissioni intorno ai 90 gCO2/km) o più realisticamente quantificata in 8.650 kg di CO2 in meno (considerando un'emissione media di 130 gCO2/km).

Due volte il giro del mondo

Facendo un ulteriore passo possiamo confrontare il risparmio di CO2 con un equivalente viaggio aereo. Ed ecco alcune "sorprese":
- in un anno scolastico la CO2 risparmiata mediamente da ciascun docente (577 kgCO2) è superiore a quella prodotta da un viaggio aereo da Parigi a New York di sola andata (544 kgCO2);
- in un anno scolastico il "piano viaggi risparmia un quantitativo di CO2 equivalente alla tratta aerea di andata e ritorno Parigi-Seoul percorsa 5 volte... oppure, se preferite, a percorrere più di 2 volte l'intera circonferenza del globo terrestre! "Avete capito bene... PIU' di DUE volte il GIRO del MONDO!!!".

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1 COMMENT

  1. La crisi fa riscoprire l’acqua calda
    Da anziano insegnante in pensione che nei primi anni di precariato ha insegnato tra liceo, magistrali e ragioneria per almeno 5 anni scolastici a Castelnovo ne’ Monti, ricordo bene che negli anni ’70 del secolo scorso si faceva le stessa cosa. Naturalmente non per la CO2, di cui allora poco si parlava, ma per lo stipendio, anche allora era assai modesto. Ricordo che salivamo stipati a volte anche in cinque sulla mia A112, caricando spesso anche il mitico preside Cicero (che recentemente ci ha lasciato) e partivamo da Reggio verso le 6,30, passando magari a raccogliere qualcuno di Scandiano, salendo per la 63 di allora, ancora priva delle gallerie colombiane, per essere su alle 8 (piova, neiva o tempesta). E comunque arrivavamo in tempo, anche per un caffè alla Tazza d’Oro, allegri, felici di poter lavorare e… soprattutto giovani quasi quanto i nostri studenti.

    (Gioacchino Pedrazzoli)