E’ nata l’associazione culturale "IdeediMontagna". Si prefigge come finalità la valorizzazione della montagna appenninica nel rispetto degli equilibri naturali e del rapporto uomo/ambiente. L’obiettivo primario è garantire la presenza delle persone, fattore essenziale per la salvaguardia del territorio, della sua storia, delle tradizioni, degli usi e costumi e delle potenzialità future delle medesime comunità. "A tal fine - dicono i promotori - ci si prefigge di generare opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani, e di dimostrare che con determinazione, volontà e spirito imprenditoriale si può vivere e lavorare anche in un piccoli comuni di crinale. Si ritiene che un tale atteggiamento positivo sia senz’altro più produttivo che il continuo lamentarsi e disperarsi”.
"IdeediMontagna" opererà per "stimolare una visione integrata ed a tutto campo che induca lo sviluppo di un atteggiamento responsabile sia nei confronti degli aspetti ambientali che nei confronti della società civile". Il metodo di attuazione "passerà attraverso l’analisi delle reali esigenze delle comunità locali concedendosi il diritto e l’opportunità di progettare un futuro sostenibile guardandolo da una posizione privilegiata, di chi cioè sta in 'alto', quale abitante del crinale appenninico".
"La montagna è nell’insieme un ambiente naturale, sociale ed economico di estrema complessità e delicatezza, con equilibri sempre in continua evoluzione ed interazione. La generale tendenza all’abbandono, di cui lo spopolamento rappresenta il fatto più concreto ed evidente, deve essere vista anche come la conseguenza della progressiva riduzione del territorio controllato. L’abbandono di numerosi terreni adibiti una volta a coltivazioni o a pascolo si è basato su calcoli di profitti legati a modelli economici oramai sorpassati, e non collegati ad una visione del territorio in chiave turistica ed ambientale".
"Il turismo è una industria particolare: essa non fabbrica beni venduti nei supermercati, ma "dà in uso" strumenti che permettono al consumatore l'accesso ad un contesto; quindi l'ambiente, sia naturale che umano, è il vero prodotto".
"E' noto ormai che da circa 100 anni la distribuzione della popolazione si è trasformata in maniera radicale: oggi in Europa, a differenza di quanto si registrava agli inizi del secolo scorso, oltre l'80% della popolazione vive in ambiti urbani a forte densità ed in concentrazione di spazi che sono la causa prima, dal punto di vista biologico, di una costante condizione di malessere e di stress. Pertanto la fruizione degli spazi rurali e naturali diventa sempre più risorsa primaria per il recupero del benessere per gli abitanti di aree fortemente antropizzate".
"Recentemente alla base della domanda di 'natura' vi sono sempre più esigenze primarie proprie della specie umana: necessità fisiche, psichiche, spirituali e culturali. Si va quindi dal semplice bisogno di spostarsi alla ricerca del benessere inteso come migliore qualità della vita al piacere intellettuale ed alla elaborazione di strategie di conservazione culturale ed ambientale".
"IdeediMontagna" si è data quale portavoce PierPaolo Gibertoni. "Con la più ampia adesione e collaborazione si potrà lavorare insieme per il conseguimento dell’obiettivo primario per la costruzione del futuro della montagna appenninica e per la prosperità delle comunità che in essa vivono e vogliono continuare a farlo".
Belle e sagge parole, ma cosa si potrà fare di concreto in modo da favorire i giovani con un riscontro economico?
(Lilia)
In risposta alla riflessione di Lilia
Premesso che allo stato attuale in seno all’associazione abbiamo più domande che risposte, riteniamo che il riscontro economico di cui i giovani della montagna dovrebbero beneficiare, contrariamente a quanto storicamente avvenuto, dovrebbe scaturire dall’approccio imprenditoriale ed artigianale nella valorizzazione delle potenzialità del territorio, come tra l’altro alcune nuove iniziative operanti sul medesimo hanno dimostrato di poter dignitosamente conseguire (turismo di comunità, parchi avventura ed a tema, attività di supporto alla fruizione delle risorse ambientali e culturali, ecc.). Il vero problema è divulgare queste opportunità e tracciare un percorso mediante assistenza, competenza e concretezza da parte degli enti preposti.
(IdeediMontagna)