"Il crollo del ponte tra Morsiano e Romanoro, la chiusura della Gatta–Pianello e la frana sul ponte del Rio Rumale mettono in difficoltà i già non facili trasferimenti per i cittadini del comune di Villa Minozzo, sia al suo interno sia verso quelle zone della provincia di Modena dove tanti abitanti del comune montano si recano quotidianamente per lavorare". Lo dichiarano congiuntamente in una nota diffusa poco fa Massimiliano Coloretti, Daniele Erbanni, responsabile enti locali Pdl, e Roberta Rigon, responsabile Giovane Italia Emilia-Romagna.
"La situazione in questi giorni si è fatta insostenibile, mettendo in luce con forza l’incapacità delle amministrazioni locali di attuare politiche di progettazione ed esecuzione di interventi strutturali definitivamente risolutivi. Infatti tre giorni di pioggia, seppur abbondante, possono creare questi disagi solo se preceduti da anni di incuria". Concludono i tre: "Sollecitiamo perciò le amministrazioni coinvolte affinché non solo provvedano a ripristinare in brevissimo tempo i collegamenti ma anche spieghino ai cittadini cosa hanno intenzione di fare per porre rimedio agli errori compiuti. Non sono più rinviabili interventi moderni, stabili e duraturi di messa in sicurezza delle strade della montagna".
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Reazioni anche da Fabio Filippi e Andrea Leoni, consiglieri regionali Pdl (il secondo modenese), che hanno presentato un'interrogazione alla giunta Errani. I due hanno chiesto al governo regionale, in particolare, se il cedimento poteva essere previsto e conseguentemente evitato. “E’ importante – ha detto Filippi – verificare, in tempi rapidi, l’ammontare del danno e comprendere se il ponte sia definitivamente compromesso o se sia possibile il ripristino. Non possiamo trascurare la sicurezza dei cittadini come non possiamo trascurare la necessità di avere reti viarie efficienti. La viabilità deve essere riaperta in tempi rapidi, il ponte di Morsiano deve essere riparato o sostituito”. I consiglieri chiedono di avallare la proposta dell’amministrazione di Frassinoro che chiede di realizzare un ponte Bailey in sostituzione di quello crollato. “La regione – conclude Filippi – deve immediatamente intervenire predisponendo interventi per la sicurezza idraulica sul torrente Dolo, prevenendo il rischio di altri smottamenti”.
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Concordo e aggiungo…
Concordo con quanto sostenuto nella nota. Vorrei però aggiungere un appunto riguardo la LATITANZA della Provincia riguardo la manutenzione ordinaria del territorio: dove sono stati investiti i milioni di euro per la montagna per i quali si vanta di continuo la presidente Masini? Perchè la stessa presidente non si reca nei luoghi dei crolli e delle frane così forse si potrebbe rendere conto dell’abbandono totale del nostro crinale? Le garantiamo una massiccia presenza di mass media ed autorità…
Buona giornata.
(Riccardo Bigoi)
Bisogna aprire gli occhi e frequentare i nostri territori
Volevo dire due parole sulla splendida frazione di Valbona, nel comune di Collagna. Sono anni che si sa che sta “scivolando” lentamente a valle ma malgrado le promesse e le certe rassicurazioni del sindaco in merito ad un imminente intervento, l’unico investimento della Bonifica, di alcune decine di migliaia di euro, è per il ripristino della strada comunale assegnato casualmente ad un assessore comunale.
Si potrebbe benissimo parlare di Acquabona, altra frazione del comune di Collagna, attraversata dalla SS 63, dove le “voragini” si aprono ormai ad un ritmo preoccupante. Per quanto riguarda il territorio fuori dai centri abitati in tanti casi incuranti delle problematiche del territorio si è modificata l’orografia senza i debiti accorgimenti. L’unico obiettivo che dovremmo a mio avviso un domani raggiungere è quello di apportare al territorio interventi mirati che sicuramente sarebbero meno onerosi che quelli a posteriori per rimediare a quanto già accaduto.
(Marino Rivoli)