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Meteo, 24 ore da brivido nonostante il caldo. Aggiornamento

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Un giorno da segnare sul calendario e di piovosità davvero intensa. Se si pensa, infatti, che in base ai dati dei nostri pluviometri al Cerreto dalle 23 di sabato alle 23 di domenica sono caduti ben 150 mm di pioggia che corrispondono al 8% di tutta la pioggia caduta da inizio anno. Oppure, per fare un esempio, ai due terzi della pioggia che cade in un anno dalle parti di Villa Simius, nel sud della Sardegna, una delle zone meno piovose in Italia.

Una piovosità pressoché ininterrotta perdurata per tutta la giornata di domenica, che ha interessato il crinale. Di fatto il nostro Appennino, anche se è un dato poco noto, si conferma come una delle aree italiane a maggiore piovosità in assoluto.
Questo insidioso fenomeno meteo ha interessato il crinale, soprattutto, la Val d’Enza (dove a Cerezzola il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha provveduto a fare manovre sulla traversa per l’apertura di paratoie) e, in misura minore, la Val Secchia.

Un fenomeno che si evince, maggiormente, incrociando i dati delle nostre stazioni meteo con quelli dell’Arpa. Caduti 16 millimetri di pioggia in meno di 24 ore a Ospitaletto, 100 a Collagna. Oltre la metà di questi nel Ramisetano e a Castelnovo Monti. Confermate le previsioni meteo di Redacon e Meteo ne’ Monti, con la singolare sorpresa dello scirocco che ha regalato temperature insolitamente miti per la stagione in corso, causando il repentino scioglimento del manto nevoso che nei giorni scorsi aveva imbiancato le vette più alte, così come documentato da diversi nostri lettori.

In pianura, invece, a fronte di una forte umidità i rovesci risultano di molto mitigati, quindi i fiumi non destano preoccupazione.
A destare allerta, invece, sono i versanti appenninici che, saturi d’acqua, potrebbero vedere riattivati numerosi movimenti franosi. Disagi, anche, per cedimenti di scarpate lungo le arterie stradale.

A mezzanotte è arrivata la notifica di chiusura della Gatta Pianello, a firma del sindaco di Villa Minozzo Luigi Fiocchi, per “pericolo di allagamento della pista” a seguito dell’innalzamento del fiume Secchia.
Sempre da Villa un’altra ordinanza di protezione civile: a seguito dell’innalzamento di portata del torrente Dolo è avvenuta l’erosione delle fondazioni di uno dei piloni portanti del ponte sulla strada comunale Morsiano-Ponte Dolo-Romanoro, provocando la caduta in alveo di un impalcato, quindi si è provveduto immediatamente alla chiusura della strada Morsiano-Ponte Dolo-Romanoro, all’altezza del ponte medesimo.

Singolare, invece, il fatto che l’allerta della Protezione civile sia scattata solo per le province di Parma (149 i mm al lago Ballano) e Piacenza dove “Sono previsti eventi di intensità tali da costituire possibilità di pericolo per la popolazione e tali da provocare possibilità di danno in aree già individuate a rischio o in porzioni limitate della zona di allertamento”.

In dubbio molte messe nella giornata di domani nei campi santi, proprio quando si registra un ritorno di molti emigrati. Diverse funzioni potrebbero essere celebrate nelle chiese. In serata la perturbazione dovrebbe attenuarsi.

(Gabriele Arlotti)

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AGGIORNAMENTO 1.11.2010 ORE 12,30

Anche i carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti stanno intensificando le attività ed i controlli in concomitanza con il maltempo che sta causando frane e smottamento nei comuni della nostra montagna. L’ultima, in ordine cronologico, poco fa, alle ore 11, sempre nel comune di Villa Minozzo, dove, a seguito delle abbondanti precipitazioni piovose verificatesi nelle ultime ore, una frana di piccole dimensioni ha interessato parte della carreggiata della strada provinciale n. 9, all’altezza della località Fosso del Rio Rumale. Sul posto sono intervenuti anche i militari della locale stazione insieme al personale dell’Amministrazione provinciale di Reggio Emilia, che ha istituito la viabilità a senso unico alternato. La situazione è, quindi, costantemente seguita anche dai carabinieri che stanno peraltro monitorando anche il corso dei torrenti e dei fiumi, in particolare del Secchia, dell’Enza e del Crostolo.

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3 COMMENTS

  1. Ma…
    Ma era davvero necessario asfaltare la Gatta-Pianello senza prima provvedere ad una reale messa in sicurezza della pista? Dubbio già sollevato dal sottoscritto di recente. Vogliamo presentare ed offrire delle eccellenze ambientali? Bene, ma prima facciamo in modo che le stesse possano essere raggiunte dai turisti, altrimenti è solo uno spreco di risorse pubbliche. Vorrei che chi ha la responsabilità di decidere avesse anche il coraggio delle azioni e non solo sbandierare la fantomatica “Porta del Parco”. Se occorre intervenire in modo che la pista non subisca danni occorre avere il coraggio di farlo, altrimenti lo si dica chiaramente.

    (m.b.)


  2. Veramente incredibile come vengano sprecati soldi pubblici; prima di tutto c’era da mettere in sicurezza la “strada” poi asfaltare e colorare. Siamo in mano a gente abituata solo a sperperare senza investire, poi non credo ci volessero grandi cifre per pulire l’alveo.

    (Daniele)