Home Cronaca Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, parla dell'”Autunno in Appennino”

Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, parla dell'”Autunno in Appennino”

17
0

Un autunno ricco di iniziative all’insegna della montagna, delle tradizioni e dei prodotti tipici. Ottobre è il mese principale per le iniziative autunnali in Appennino, legate a prodotti e tradizioni che per secoli hanno rappresentato le basi dell’economia locale, in primis le castagne, ma non solo. Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, fa una riflessione sull’autunno in Appennino. “Si tratta di una stagione molto importante per la nostra montagna, ricca di iniziative su tutto il territorio, che vogliono valorizzare i nostri prodotti tipici, le nostre bellezze ed eccellenze e le nostre tradizioni. L’autunno in montagna significa castagne, soprattutto, ma non solo. Funghi, vino, il savurett, la confettura tipica che a Carpineti omaggiamo ogni anno con una Maratona del Sapore di due giorni (in programma sabato 23 e domenica 24 ottobre) e i prodotti tipici sempre validi in ogni stagione, dal formaggio alle confetture alla carne e gli insaccati. Questo per restare alla gastronomia, al centro di tante manifestazioni a Carpineti e in tutta la montagna che tradizionalmente attirano migliaia di turisti.

Ampliando il discorso, l’autunno in Appennino è un momento in cui la montagna si mostra in un volto affascinante, ricco di colori e odori, e i nostri boschi si riempiono, per fare un esempio, di cercatori di castagne e di funghi. La castagna in particolare merita qualche parola: è stata per secoli una parte fondamentale dell’economia e della vita dell’Appennino reggiano, è un prodotto di alto livello e uno dei simboli e delle principali tradizioni della nostra montagna.

A Carpineti, per valorizzare la castagna e soprattutto le tradizioni della sua produzione e lavorazione, abbiamo avviato anche un percorso didattico a Marola, la Casa del Pan d’Albero: si tratta di un metato, l’edificio in sassi in cui le castagne vengono essiccate, attraverso il fuoco tenuto costantemente acceso per oltre un mese. Ogni anno il metato di Marola ospita centinaia di studenti da tutte le scuole della provincia reggiana, che vengono a conoscere la tradizione della castagna. Insomma, tanti motivi per apprezzare, e conoscere, l’Autunno d’Appennino nella montagna reggiana”.