Riceviamo e pubblichiamo.
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L’attuale situazione in cui versa la “stazione turistica di Febbio 2000” è assolutamente insoddisfacente e desta non poche preoccupazioni in chi, operatori, abitanti, forze politiche, ha a cuore la tenuta e lo sviluppo socio-economico del territorio del Comune di Villa Minozzo.
E’ nota la situazione di dissesto finanziario di Alto Crinale srl (la società proprietaria degli impianti di risalita), ora in liquidazione, gravata di un indebitamento di oltre € 1.500.000. E’ nota, inoltre, la situazione dell’attuale gestione che riteniamo anch’essa, in sintesi, insufficiente quantomeno sotto l’aspetto della sicurezza dei lavoratori e degli utenti oltre che dell’assetto societario. La liquidazione di Alto Crinale srl, infatti, ha affidato la gestione degli impianti di risalita, per quel che riguarda la stagione 2008/2009 alla CISE Soc. Cooperativa e per la stagione 2009/2010 alla POLISPORT ASD (ovvero Associazione Sportiva Dilettantistica, forma societaria forse inadeguata per l’attività economica che viene intrapresa e pertanto da superare il prima possibile).
A fronte dell’inerzia del Comune e del suo totale disinteresse che prelude ad una prossima chiusura il Circolo PD ha avanzato alcune proposte.
Per dare un possibile futuro a Febbio è necessario garantire una vera “bistagionalità” e dare una caratterizzazione alla stazione che la distingua rispetto all’offerta delle stazioni sciistiche concorrenti.
Un’ offerta “originale” invernale di Febbio rispetto ai competitors, deve sviluppare le eccellenze, le peculiarità e le caratteristiche che Febbio può mettere in campo rispetto alle altre stazioni.
Le piste di Febbio, sono facili, adatte ai principianti ed idonee per un centro che sia una “grande scuola di sci”, dove avvicinarsi alla pratica sportiva, imparare a sciare sia per quel che riguarda lo sci da discesa che per lo snow board.
Pian Vallese per il fondo, e tutto l’anfiteatro Cusna-Piella-Contessa per lo sci alpinismo completano, per l’inverno, un’offerta ampia e variegata che poche località in appennino possono offrire.
Per realizzare una simile offerta è necessario rafforzare la “Scuola di Sci”, instaurare un rapporto con il mondo della scuola, con le federazioni che promuovono lo sport sulla neve quali la FISI, il CSI, la UISP, il CAI e con gli Sci Club presenti nelle province di Reggio Emilia e di Modena.
E’ necessaria una proficua collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano per sviluppare tutte le varianti dello sci alpinismo, dell’escursionismo, dello sci da fondo (Il Parco ha promosso e sostenuto il “Centro Neve Natura “ di Pianvallese) e delle altre attività turistiche legate alla natura in tutte le stagioni.
Occorre legare il rilancio di Febbio all’atleta “olimpico” villaminozzese Giuliano Razzoli che proprio sulle nevi di Febbio ha imparato a sciare e che può rappresentare un sicuro marchio vincente per la nostra “grande scuola di avviamento allo sci” e testimonial ideale per l’avvicinamento dei giovani alla pratica sportiva.
Sotto il profilo urbanistico nella zona di Rescadore esistono due Piani Particolareggiati (il PP8 e il PP9) che, potenzialmente, possono permettere la realizzazione di un recettività, servizi per il turismo, il temo libero e lo sport ed alloggi residenziali, costituendo un nuovo centro di interesse che può qualificare la stazione ed apportare risorse anche per le manutenzioni e la gestione.
Alla luce di questa situazione si rende necessario un serio lavoro da parte degli Enti Locali competenti (Comune in primis, Provincia ecc) per individuare e coinvolgere gli investitori interessati a realizzare gli interventi previsti o a pensarne, insieme, di nuovi.
E’ infine necessario recuperare un rapporto privilegiato con i diversi operatori economici presenti a Febbio per renderli veramente protagonisti di un piano serio di sviluppo evitando errori come di recente accaduto.
Nella programmazione delle attività e nella gestione è indispensabile coinvolgere le realtà operanti sul territorio ed avvalersi e privilegiare, ove possibile, della collaborazione di maestranze locali.
(Circolo Pd Villa Minozzo)
Boh
Se nessun privato investe nella stazione di Febbio (e chi lo ha fatto è in dissesto finanziario) forse il business lo vede solo il Circolo del Pd… Mi auguro comunque che i residenti, se hanno un punto di forza così sottoutilizzato, si mettano a lavorarci e investirci. Se non interessa a loro, chi aspettiamo? Il Comune??? La Provincia??? Il Parco??? E poi chi paga???????????????????
(MF)