“Siamo alla svolta finale, nei prossimi mesi l’appalto per la prima trance dei lavori sul tratto Ca’ del Merlo–Croce della statale 63”. Questo il commento della senatrice Leana Pignedoli all’uscita dall’incontro con Anas svoltosi nei giorni scorsi a Bologna. Al centro dell’incontro, promosso dalla stessa Pignedoli, la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza del tratto Ca’ del Merlo–Croce, lungo la statale 63, per i quali "il governo Prodi ha stanziato, nel 2007, 12 milioni di euro". "Siamo alla stretta finale di un iter complicato che ho potuto monitorare in questi mesi attraverso diversi incontri – afferma sempre la Pignedoli - Parliamo del tratto Ca’ del MerloCroce, precisamente i ponticelli troppo stretti e quindi pericolosi del comune di Carpineti, del bivio con la strada di Villa Minozzo, in località Calcinara, e la rettifica della curva pericolosa tra loc. Boaro e la galleria della Croce, punti che nel tempo hanno registrato un alto numero di incidenti.
Nell’incontro, al quale hanno partecipato il capodipartimento Anas di Bologna, ing. Lelio Russo, i comuni di Carpineti e Castelnovo ne’ Monti e l’ing. Valerio Bussei del Servizio infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, si è stabilita la tempistica per i prossimi mesi.
Come previsto dall’accordo di programma siglato tra Provincia, Anas e i comuni di Carpineti e Castelnovo ne’ Monti per la razionalizzazione della 63 nel tratto località Ca’ del Merlo–Croce, è stato portato avanti in questi mesi un lavoro concreto di progettazione che è passato attraverso le indagini geognostiche e la relazione geologico-tecnica, l’analisi sismica, la redazione della variante urbanistica e la relazione paesaggistica, la stesura della relazione acustica e la progettazione del nuovo tratto stradale nonché del nuovo ponte. A questo punto è importante rispettare la tempistica. In questi giorni il progetto preliminare integrato sarà consegnato ad Anas ed ai comuni interessati apportando le integrazioni agli elaborati di carattere urbanistico.
La senatrice: "Ai comuni spetterà l’adozione delle varianti urbanistiche necessarie per attivare le procedure per l’acquisizione dei finanziamenti e per arrivare quindi entro la fine del 2010 all’appalto di una prima trance dei lavori. E’ importante che gli enti coinvolti facciano quadrato. Già questo venerdì si terrà in Provincia un nuovo tavolo tecnico tra gli enti coinvolti mentre è in programma per la prossima settimana un incontro in Regione per la presentazione delle linee guida del progetto".
Che buffo…
…periodicamente, ogni qualche mese da qualche anno a questa parte, leggiamo che tra appalti e assegnazioni siamo alla volta buona. Mancano solo i lavori.
(Commento firmato)
Chi si risente…..
Ma toh… aria di elezioni e chi ti riappare… la Senatrice Pignedoli…..!!!! Bentornata… Il resto sono le solite chiacchiere che da anni ci assorbiamo, risultati: nessuno!!!!! E la SS 63 rimane uno schifo.
(Commento firmato)
Il problema è proprio quello… siamo ancora alla “Svolta”…
(Commento firmato)
Grazie @CRedacon#C
Ci complimentiamo in primis con @CRedacon#C, un grande contenitore di informazioni la quale memoria non si CANCELLA. Le prime notizie della CURVA del Boaro risalgono a luglio 2005, con un susseguirsi di promesse e altro, il picchettamento e la promessa DI RETTIFICA DELLE CURVE NEL lontano 2002. Premesso questo, ci auguriamo che sia la volta buona, nella speranza che sia un intervento mirato e rispettoso del territorio. Auspichiamo come promesso dall’ente “progettista”, la Provincia, di essere contattati prima della stesura definitiva del progetto, per poter verificare se le RICHIESTE dei cittadini che vivono a ridosso del tratto interessato siano state tenute in considerazione. Una dimostrazione, se ve ne fosse ancora bisogno, di cosa sta facendo il Comitato della strada statale 63.
(Il ccordinamento Comitato strada statale 63)
Ho scritto di recente, senza polemica, che il “netto ricavo” dell’ineffabile autovelox di Acquabona potrebbe essere dedicato a migliorare la condizione dei montanari e trasfertisti che percorrono il Cerreto: ormai versa in condizioni che definire pessime é un eufemismo; lo Stato insieme ai nostri politici invece pensa solo a Castelnovo e io non ho nulla da eccepire; certo se si pensasse pure alla viabilità degli “altri”, quella di chi per Castelnovo ci passa ma non va a Reggio, tutta un’enorme fetta di crinale che é nel Parco ma non gode dell’attenzione dei politici di turno; che sia una questione di voti? Poca gente = pochi voti = viabilità penosa, asfalti disastrati; ma le risorse non andrebbero comunque distribuite equamente su “tutto” il territorio della montagna?
(Lino Giorgini)
SS 63: iniziamo da Reggio Emilia o dal passo del Cerreto?
Non è possibile assistere a scelte di intervento sulla viabilità della SS 63 senza comprendere le vere criticità. E’ grave che i comuni del crinale e la Comunità montana non facciano sentire la loro voce quando si tratta di decidere da dove bisogna inziare a realizzare gli interventi di emergenza sulla viabilità che collega tre province. Non si comprende l’enfasi di chi si celebra come risolutore dei tratti tra Castelnovo ne’ Monti e Reggio Emilia e dimentica che la vera criticità viaria e ambientale è tra Collagna e il passo del Cerreto. Non si comprende che tutti i ponti e sovrappassi tra il passo del Cerreto e Castelnovo ne’ Monti sono lesionati. MA RIUSCIAMO A DISTINGUERE LE VERE CRITICITA’ OPPURE PENSIAMO CHE RISOLTO CON QUALCHE AGGIUSTAMENTO IL TRATTO DI VIABILITA’ TRA REGGIO EMILIA E CASTELNOVO NE’ MONTI TUTTO IL RESTO NON CONTERA PIU NULLA (AGLI ABITANTI DEL CRINALE BASTERA’ UNA CARRAIA)? SI INIZI CON GLI INTERVENTI SULLA VIABILITA’ SIA DA REGGIO EMILIA A SALIRE CHE DAL PASSO DEL CERRETO A SCENDERE E SOLO ALLORA SI TORNERA’ A CREDERE CHE LA POLITICA (NAZIONALE E LOCALE) FA GLI INTERESSI DELLA MONTAGNA. La tenuta dell’assetto ambientale nel territorio del crinale è da tempo critica e a rischio per le popolazioni e le abitazioni. La viabilità così mantenuta e lasciata a se stessa può diventare causa in alcuni tratti di un vero e proprio disastro ambientale. Se a qualcuno queste affermazioni di denuncia che non sono nuove, appaiono non veritiere (gli atti della Comunità montana denunciano criticità forti ed emergenze irreversibili), faccio invito esplicito a tutti i parlamentari ed amministratori interessati a compiere un sabato mattina un sopralluogo sul tratto di viabilità della SS 63 tra Castelnovo ne’ Monti e il passo del Cerreto. Poi assieme potremmmo anche far visita alla sede del Parco nazionale a Sassalbo e questo per verificare che appena passato il passo del Cerreto la viabilità è di qualita diversa da quella della nostra provincia.
(Marino Friggeri)
E’ una battuta?
Se siamo alla svolta che ha avuto la variante del Ponte Rosso… SIAMO FRITTI!!! La viabilità montanara, cara Pignedoli, non credo proprio sia bacino elettorale utile per il suo partito… Parliamo però di elettori senzienti privi di paraocchi!
(Alessio Zanni)
Grazie, senatrice, questa sarà un’opera UTILISSIMA…
(Nicola)