Home Cronaca Il piano energetico comunale del Comune di Castelnovo ne’ Monti

Il piano energetico comunale del Comune di Castelnovo ne’ Monti

8
9

Il Comune di Castelnovo ne’ Monti si sta preparando ad un rilevante investimento per portare a compimento un ambizioso piano energetico comunale, che punta fortemente sulle energie alternative e rinnovabili. Il piano, stilato nel corso dell’ultimo anno, è giunto alla fase delle presentazioni pubbliche: una prima serata è infatti prevista a Felina, al Centro sociale, martedì 19 ottobre, alle 20,30, ed una seconda a Castelnovo capoluogo giovedì 28 ottobre, sempre alle ore 20,30, al foyer del Teatro Bismantova.

Il progetto punta sull’innovazione come chiave di accesso per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Sulla maggior parte degli edifici pubblici è stata già compiuta una accurata “diagnosi energetica”, che ha portato ad indicazioni concrete sugli investimenti da compiere. Questi si indirizzeranno sull’impiego di nuovi impianti fotovoltaici e di cogenerazione a biomasse. Investimenti che nella loro totalità prevedono incentivi ed agevolazioni statali in base al cosiddetto “conto energia”. In concreto il Comune intende installare ulteriori pannelli fotovoltaici su altri edifici pubblici (alcuni ne sono già stati dotati nel corso degli ultimi anni), in particolare scolastici; si intende inoltre realizzare alcuni nuovi impianti di cogenerazione a biomasse legnose, che oltre a generare energia elettrica consentiranno di ridurre significativamente le emissioni inquinanti: la biomassa necessaria per alimentare la cogenerazione si trova in grande quantità nel territorio comunale e potrà contribuire a generare indotto economico ed occupazionale. Infine è in programma la realizzazione di due campi fotovoltaici, una parte dei quali sarà destinata a privati cittadini del Comune che siano interessati ad utilizzare questa fonte rinnovabile. Il Comune metterà a disposizione quote di pannelli fotovoltaici da vendere ai cittadini, che potranno beneficiare del conto energia senza doversi preoccupare dell’installazione in proprio dei pannelli, assolvendo anche agli obblighi normativi vigenti in caso di nuova costruzione o ampliamenti di immobili che richiedono una quantità minima del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili.

Nel dettaglio nuovi pannelli fotovoltaici saranno realizzati sulla scuola materna ed il nido “Peep”, la scuola elementare e la palestra sempre in zona “Peep”, la scuola elementare Giovanni XXIII, gli uffici del Giudice di Pace, le scuole medie Bismantova, la scuola elementare, la materna e la palestra di Felina. Inoltre saranno realizzate una serie di “pensiline fotovoltaiche” in alcuni parcheggi di Castelnovo capoluogo e di Felina, che contribuiranno ad aumentare ulteriormente la quota energetica prodotta. Le aree individuate invece per la realizzazione dei due grandi “campi fotovoltaici” sono a Castelnovo, in via Alessandrini, ed a Felina, in via Tegge. Questi ultimi due interventi avranno, da soli, un costo di circa 3 milioni 800mila euro. Gli impianti a biomasse previsti, anch’essi due a Felina (in zona area artigianale e nei pressi delle scuole elementare e media) e due a Castelnovo capoluogo (in area Villa delle Ginestre ed in area a valle del Centro Coni) saranno invece dei “gassificatori”, ovvero impianti che non si baseranno sulla combustione ma su un procedimento anossico che converte direttamente i materiali organici in gas. Saranno inoltre impianti “cogenerativi”, che potranno fornire sia energia elettrica che termica (alimentando appunto anche reti di teleriscaldamento), sia utilizzando come materie prime biomasse reperite direttamente sul territorio comunale (cippato, agripellets, residui di pulitura boschiva: il Comune di Castelnovo tra l’altro è proprietario di circa 200 ettari di superficie boschiva) che oli vegetali, attraverso una microturbina a gas di ultimissima generazione.

Il progetto presenta tra l’altro un aspetto secondario tutt’altro che irrilevante, ovvero la possibilità di dare vita a lavori di miglioramento dei lotti forestali circostanti. Questi ultimi impianti avranno un costo complessivo di 9 milioni euro. Tutti gli impianti sopra descritti, una volta entrati a regime, garantiranno al Comune ogni anno proventi sia sotto forma di risparmi che a seguito della vendita di energia.

Su questo piano dice il sindaco di Castelnovo, Gian Luca Marconi: “Si tratta per noi di un investimento molto rilevante, sia perché punta sulle fonti di energia rinnovabili, contribuendo a diffonderle e valorizzarle, sia perché comporterà per l’Ente riflessi economici positivi, comportando tra risparmio e canoni un introito annuale di fondi che potranno essere utilizzati su altre voci di spesa, come ad esempio manutenzioni straordinarie o altro. Si tratta di interventi di alta tecnologia, con strutture ultramoderne che garantiranno sia una alta produzione energetica che un abbattimento dei livelli di inquinamento. Riteniamo molto importante ora andare al confronto con i cittadini, per illustrare il piano nei dettagli e raccogliere il loro parere”.

9 COMMENTS

  1. Controlli?
    Bene il fotovoltaico, un po’ meno bene il biogas, anche se è sempre meglio della combustione. Sappiamo che rischi ci sono? Chi controllerà? Chi gestirà queste fonti? Il Comune o un ente semiprivato?
    Grazie a chiunque mi risponderà.

    (Vera Massoli)

  2. Aspettiamo l’incontro a Felina
    Bene gli impianti fotovoltaici. Per quanto riguarda la combustione di legname “cippato” per produrre energia o ancor peggio di olii vegetali chiederemo delucidazioni su chi gestirà gli impianti e se c’è effettivamente questo gran numero di legno proveniente dalle potature… Comunque sia non c’è nessu esperto, nemmeno l’ARPA, che vi possa dire che queste centrali a biomasse miglioreranno la qualità dell’aria del paese.

    (Mattia Rontevroli)

  3. Incontro informativo
    E’ previsto un incontro informativo aperto alla cittadinanza, per avere maggiori dettagli su questo piano energetico?

    (Cinzia Bertini)

    —–

    @CNell’articolo sono segnate due date: il 19/10 a Felina e il 28/10 a Castelnovo ne’ Monti.

    (red)#C

  4. Visto l’argomento… illuminateci!!!
    Solo alcune domande: quale sarà il quantitativo di energia prodotta dalle quattro centrali a biomassa di cui si parla? Si dice che la biomassa legnosa utilizzata per le quattro centrali in questione verrà reperita nel territorio comunale ma la quantità di questo materiale disponibile in tutta la zona montana è largamente insufficiente. Dove verrà reperita la necessaria quantità? Disboscheremo la montagna o la faremo arrivare da fuori provincia? E’ chiaro che la qualità della biomassa usata influirà sulla qualità del gas prodotto. Chi, come e quanto lo controllerà? E poi, dove finiranno i residui delle biomasse una volta esaurito il loro compito? E scusate l’ignoranza… ma in che modo si può ottenere energia dagli oli vegetali senza bruciarli? Un’ultima curiosità: Enia/Iren parteciperà in qualche modo alla realizzazione e/o gestione del progetto?

    (Lorena Lugari)

  5. Menti geniali
    Improvvisamente l’attenzione dei nostri amministratori ha scperto ed è fortemente attratta dalle energie rinnovabili… e pensare che fino a poco tempo fa nessuno ne sapeva niente… Non sarà che più che l’energia prodotta siano i soldi che arrivano dall’Europa e dai certficati verdi che interessano veramente…? Se è così come penso, facciamo almeno in modo di utilizzarli bene, salvaguardando prima di tutto la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo… A noi montanari è rimasto solo questo…

    (Antonio Manini)

  6. Vi meritate il catrame!
    Le dighe ammazzano le lontre… Le pale eoliche ammazzano gli uccellini… La biomassa cancella gli alberi… Il fotovoltaico abbaglia gli ungulati… Bene il nucleare e l’energia derivante dal petrolio che ammazza semplicemente il NOSTRO BEL PIANETA… Come al solito vedete la pagliuzza negli occhi degli altri e non vedete il trave davanti ai vostri…

    (Le rive)