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La Protezione civile al lavoro per ritrovare Paolini

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"Vorremmo rivolgere un appello a mio padre: lo aspettiamo a casa a braccia aperte. Vogliamo solo che ritorni a casa, da noi, senza preoccuparsi di niente".
Il figlio di Silvio Paolini rompe il silenzio della famiglia a 6 giorni dalla sua scomparsa, mentre in montagna proseguono le ricerche.
Da giovedì il sindaco di Carpineti Leonilde Montemerli, vista la particolare situazione, ha richiesto anche l’intervento del sistema di Protezione civile reggiano.
Con il coordinamento generale della Provincia e l'indispensabile supporto delle organizzazioni del volontariato, è stato quindi istituito un Centro Operativo Comunale, presieduto dal sindaco stesso.
Al centro di comando sono state pianificate e organizzate le operazioni di ricerca previste per le giornate di venerdì primo ottobre, sabato 2 e domenica 3.
Le operazioni di ricerca sono state precedute, giovedì, da una prima ricognizione organizzativa, che ha permesso di delimitare, grazie al lavoro di volontari della Protezione civile, del Corpo forestale dello Stato, del locale Comando dei Carabinieri e della Comunità montana, una vasta zona del comune di Carpineti su cui concentrare il lavoro, zona che è stata sottoposta il giorno successivo a uno scrupoloso controllo per ritrovare indizi relativi alla persona scomparsa di casa. Circa 50 volontari, suddivisi in 10 squadre supportate anche da 2 unità cinofile, dal personale della Croce rossa e delle associazioni venatorie, hanno battuto tutta l'area.
Nel tardo pomeriggio le squadre sono rientrate al centro di comando e sulla base dei risultati si è deciso di continuare le ricerche nella giornata di oggi (sabato), estendendole anche ad una vasta zona compresa tra il fiume Secchia e l’Alto crinale Appenninico.
Le ricerche hanno visto la presenza costante del sindaco di Carpineti che ha espresso grande gratitudine "per la disponibilità e l’operatività di tanti volontari coordinati con competenza dai dirigenti del Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile e dal personale tecnico del Servizio di Protezione civile della Provincia".
“Proprio questo lavoro di squadra, che unisce le componenti tecnico-scientifiche a quelle operative e prevede una continua condivisione dei metodi di lavoro, ci consente di gestire al meglio le emergenze - ha sottolineato la presidente della Provincia Sonia Masini, che ha la delega alla Protezione Civile - garantendo una risposta rapida ed efficiente a tutela della popolazione e del territorio”.
Il presidente del Coordinamento dei volontari Giorgio Ballarini mette in evidenza la grande disponibilità delle associazioni e ringrazia tutti i volontari che stanno partecipando alle operazioni di ricerca.
Ad oggi sono stati impegnati oltre 150 volontari appartenenti a diverse associazioni: Associazione Nazionale Alpini (squadre di Carpineti, Vezzano Sul Crostolo, Baiso, Toano, Casina Vetto, Castelnovo Monti); associazione Radioamatori Italiani; Club Titanic; Croce Arancione Montecchio Emilia; Croce Verde Villa Minozzo; Gruppo Volontari Protezione Civile Carpineti; Gruppo volontari di Protezione Civile Albinea; Val d’Enza Radiocomunicazioni; Il Campanone; Icaro; Team Reggio Fuori Strada; Vigilanza antincendio boschivo Reggio Emilia.
Hanno contribuito alle operazioni anche i volontari del Comitato locale Croce Rossa Carpineti, oltre ad amici, colleghi, parenti e alle associazioni venatorie della Montagna e Collina, squadre cinofile specializzate.