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L’Osservatorio Appennino presentato a Castelnovo ne’ Monti

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C’era il parterre delle grandi occasioni nella sala del Consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti per la prima conferenza dell’”Osservatorio Appennino reggiano”. Organizzata dalla Camera di Commercio con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali e delle rappresentanze di categoria, dei sindacati e le mondo della scuola, delle amministrazioni locali dei diversi livelli, la conferenza si è posta come apertura dell’attività di un “osservatorio permanente con la finalità di delineare azioni operative coerenti con i progetti di sviluppo del territorio”. Proprio con queste parole Enrico Bini ha presentato l’iniziativa aggiungendo che “è solo conoscendo i bisogni reali di un territorio che si può pianificarne efficacemente lo sviluppo”.

E’ stata una mattinata intensa e senza soluzione di continuità per i molti interventi che hanno cercato di delineare un primo quadro della situazione del territorio sulla base dei dati più aggiornati disponibili e di prospettare e pubblicizzare il lavoro che proseguirà nei prossimi mesi e che sarà oggetto di altre conferenze come quella che si è svolta lunedì 27 settembre ultimo giorno della Fiera di San Michele.

Ha spiegato ancora il presidente della Cccia Enrico Bini che “l’Osservatorio è uno strumento che ha la funzione di fornire ricerche e analisi per conoscere al meglio il territorio e i suoi problemi e fornire così agli amministratori pubblici e privati elementi utili a supportare le decisioni particolarmente impegnative che quotidianamente si trovano ad assumere soprattutto in questo periodo in cui si sta faticosamente lavorando per uscire dalla crisi”.

L’Osservatorio fa seguito alla ricerca proposta due anni fa da Confcooperative, Industriali Reggio Emilia, Banca di Cavola e Sassuolo col sostegno della CCIAA dal titolo “Ri-conoscere la montagna” che era stata proposta e fortemente voluta da Giovanni Teneggi, direttore di Confcooperative, ora anche membro della Giunta della Camera di Commercio, che, in tale veste, presiede il comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio.

Tutti i materiali prodotti dall’Osservatorio sono reperibili sulla piattaforma web: www.osservatorioeconomico.re.it.

Giovanni Teneggi non ha potuto ieri essere presente per un impegno improvviso, ma il suo ruolo è stato più volte ricordato e non solo dal Presidente Bini.
Altra assenza dell’ultimo minuto quella della Presidente della Provincia Sonia Masini, che avrebbe dovuto concludere i lavori, ben sostituita dal vice-presidente Pier Saccardi.
Il Direttore di Banca di Cavola e Sassuolo Guido Tamelli, dopo i saluti del Sindaco Marconi e della Presidente della Comunità Montana Garofani, ha centrato il suo intervento sulla necessità che le decisioni operative per le amministrazioni e le aziende siano assunte in tempi rapidi, da cui l’urgenza di disporre di informazioni aggiornate ed accurate in qualsiasi momento.

I professori della Università Cattolica Paolo Rizzi e Luca Quintavalla hanno illustrato i dati più aggiornati su popolazione, imprese, addetti e servizi in appennino servendosi, per quanto attiene alle imprese ed alle loro esigenze, dei risultati di una indagine su 80 di esse rappresentative delle 5391 censite sul territorio al 31/12/2009.

Dagli interventi ricaviamo solo due osservazioni: la prima che sembra terminato il calo della popolazione in montagna e sembra giunto il tempo di una stabilizzazione se non di una inversione di tendenza, anche se da questo risultato sembra ancora estraneo il crinale, la seconda che la crisi sembra avere avuto un impatto più limitato sulle imprese della montagna, anche se ciò pare sia dipeso più dallo loro struttura che da altro.

C’è stata poi una lunga serie di interventi dei rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali: Stefano Landi presidente della Associazione Industriali, Cinzia Rubertelli per la Confapi, Mauro Garlassi per la Confartigianato, Mirco Pisi per la Cna, Francesco Malpeli direttore di LegaCoop, Mario Lucenti per Confcooperative, Lorenzo Reggiani di Confesercenti, Roberto Arnò per Confcommercio, Carlo Fornili per Coldiretti, Giuseppe Bettuzzi per Confagricoltura, Ivan Bertolini presidente Cia, Dusca Bonini per Cgil e Nazarena Marastoni per Cisl che ha permesso di avere un quadro delle sensazioni degli operatori economici anche rispetto alla crisi.

A seguire Paola Bacci dirigente del Cattaneo e Angelo Delrio responsabile di sede del Motti, insieme con Chiara Torlai del Comune di Castelnovo ne’ Monti per il CCQS hanno illustrato le premesse della ricerca su giovani e famiglie in montagna che coinvolgerà durante l’anno circa 720 studenti e le loro famiglie per definire le criticità della scuola locale e le esigenze. Una ricerca analoga coinvolgerà gli studenti universitari e i giovani laureati e sarà svolta tramite internet da Milena Machado giovane brasiliana trapiantata in montagna e da poco cittadina italiana.

Infine Marisa Compagni, responsabile dell’Ufficio Studi della Ccia cui tutto questo lavoro fa capo, ha spiegato le prossime tappe della attività dell’Osservatorio. Le conclusioni sono toccate a Pier Saccardi, vice presidente della Provincia, che ha rimarcato l’importanza del lavoro dell’Osservatorio per supportare l’attività della pubblica amministrazione, ha parlato di formazione e di turismo oltre che di ricerca e innovazione ed ha terminato con una visione ottimistica della situazione dicendo che “se non ce la facciamo noi ad uscire dalla crisi , noi che abbiamo sempre avuto i migliori dati macroeconomici del Paese, come faranno gli altri territori?”.

1 COMMENT

  1. Risorse umane, green economy, competitività
    Risorse umane, green economy e competitività. Attorno a queste tre parole, troppo poco usate nel dibattito sull’economia dell’Appennino e anche nel convegno di lunedì, sarebbe utile una ricerca una messa a fuoco e una discussione pubblica. Servono per l’Appennino (e soprattutto per il crinale) una nuova economia e una nuova politica. L’una e l’altra hanno bisogno di nuove idee e anche di nuove parole chiave. Quelle vecchie e ancora in uso sono consunte. Servono appena a conservare quel che c’è già… e tra poco neanche a quello. Risorse umane, green economy e competitività in Appennino sarebbe un bel tema da svolgere… in parole e fatti.

    (Fausto Giovanelli)