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Uno sguardo al futuro dell’Appennino reggiano nel convegno CCIAA di LUNEDI’ 27 settembre

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Si terrà a Castelnovo ne' Monti, nell'ambito della fiera di S. Michele, la 1^ conferenza dell'Osservatorio Appennino reggiano, organizzata dalla Camera di commercio di Reggio Emilia in collaborazione con la Provincia. Sarà questo il primo passaggio verso un monitoraggio costante di questa significativa area della nostra provincia. Nel corso della mattinata verrà analizzato il posizionamento dell'Appennino reggiano con uno sguardo verso il suo futuro. L'appuntamento è per lunedì 27 settembre prossimo, alle ore 9, presso la sala del Consiglio comunale di piazza Gramsci.

Questo, in dettaglio il programma dei lavori:
- saluti, Gian Luca Marconi, sindaco Castelnovo ne’ Monti; Sara Garofani, presidente Comunità montana;
- Apertura dei lavori, Enrico Bini, presidente CCIAA di Reggio Emilia;
- Da “Ri-conoscere la montagna” all’Osservatorio Appennino reggiano. Un’esperienza di Confcooperative, Industriali Reggio Emilia, Banca di Cavola e Sassuolo, Guido Tamelli, direttore generale Banca di Cavola e Sassuolo;
- Il posizionamento dell’Appennino reggiano: popolazione, imprese, addetti, servizi, Luca Quintavalla e Paolo Rizzi, Laboratorio di economia locale Università Cattolica;
- Le nuove sfide dell’Appennino reggiano, rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati;
- Uno sguardo al futuro della montagna, presentazione dell’indagine su giovani e famiglie a cura di Laboratorio di economia locale Università Cattolica e CCQS – Centro di coordinamento qualificazione scolastica;
- Lo sviluppo dell’Osservatorio Appennino reggiano, Giovanni Teneggi, componente giunta CCIAA, e Marisa Compagni, responsabile ufficio studi CCIAA;
- conclusioni dei lavori, Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia.

1 COMMENT

  1. Progetti per l’ Appennino
    Fra tutti questi notevoli progetti, veramente interessanti e vitali per il futuro a livello umano, perchè non rimettere in lista la costruzione del CANILE, già PROMESSO OLTRE UN ANNO E MEZZO FA e per la quale, appunto, costruzione era previsto un budget di spesa considerevole in rapporto a quella che sarebbe dovuta essere la funzione? Altre promesse di risposta, poi non ancora pervenuta, anche da parte del sindaco di Vetto. La promessa iniziale era quella di avere un canile gioiello. Già annunciato sulla stampa. E la stampa stessa è chiaro abbia rinunciato a fare altre domande e di qualsiasi parte politica, idea o “fazione”, sia stata o sia quella stampa. In questa evenienza io mi dichiaro assolutamente neutrale, facendo notare quanto sia stata sconvolgente la vicenda in Sicilia in cui un branco di cani non accuditi, quindi affamati ed impazziti, ha sbranato un bambino. Anche tra i nostri corregionali corre l’uso di abbandonare i cani. Inotre i cani, avviati verso un altro canile, costano ugualmente. Sarebbe sufficiente un canile meno “gioiello”, ma che potesse svolgere con decoro, pulizia e rispetto la sua funzione sul luogo, in rispetto, perciò, non solo ai cani, ma anche agli abitanti i quali potrebbero segnalare i randagi ed essere esauditi con rapidità. Ormai i cani randagi sono lasciati allo sbando o al veleno di cui molti loschi individui fanno uso, con grande rischio non solo di un animale di proprietà, ma anche di qualche bambino. I bambini toccano tutto, si sa. Meglio prevenire che curare, è un saggio proverbio.

    (Graziella Salterini)