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Sull’uccisione di Teresa Lewis

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Questa mattina leggendo tutti i siti online dei quotidiani italiani mi sono soffermato a leggere l'articolo riguardante l'uccisione di Teresa Lewis, cittadina statunitense condannata a morte per l'omicidio del marito e del figlio; così mi è ritornato in mente il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, donna iraniana condannata a morte per adulterio.

Riguardo a quest'ultimo caso ricordo che il governo italiano, il governo francese e molti enti locali del nostro paese si sono espressi contro l'Iran per la scelta di giustiziare una donna senza un giusto processo e per un reato che in fin dei conti non è grave, anzi. La mia riflessione però non è incentrata sulla giustizia iraniana o la giustizia statunitense perché dove esiste la pena di morte non esiste giustizia; dunque mi piacerebbe che il ministro degli esteri Frattini e tutte le giunte comunali che hanno espresso un appello di grazie nei confronti di Sakineh Mohammadi Ashtiani condannassero con forza anche la pena di morte americana perché non esistono morti di serie A o morti di serie B.

Perché l'occidente si indigna solo verso le uccisioni che avvengono in certi paesi? Perché l'Unione europea non si esprime con forza contro Usa, Cina, Iran e tutti quei paesi che applicano ancora la pena di morte? Nessuno di noi purtroppo si ricorda delle donne lapidate in Somalia perché accusate di adulterio. Vi ricordo che l'Unione europea ha come cardine la libertà umana e per aderirvi è obbligatorio abolire la pena di morte.

Mi piacerebbe che un grande stato democratico europeo (non importa quale) alzasse la voce e proponesse in tutto il mondo la cancellazione della pena di morte. L'Italia che, ricordo, è il primo Stato civile (il Granducato di Toscana) ad aver abolito questa crudeltà, dovrebbe ritornare nelle sedi internazionali a discutere della moratoria e dovrebbe riprendere in mano il lavoro fatto negli anni precedenti da Massimo D'Alema che nel 2007 si propose come sostenitore di questa importante battaglia civile. Peccato che non sia ancora applicata nonostante sia stata sottoscritta con 104 voti a favore.

(Luca Malvolti)

2 COMMENTS


  1. Perchè? Perchè i popoli sono costituiti da persone e non sempre chi sale sullo scranno più alto ha idee chiare e limpide verso tutti. O per pigrizia o per non dare fastidio a quello lì che potrebbe esserti utile o perchè tanto è inutile o perchè l’altro è sordo e feroce, forse per questo l’UE tace. E solo attualmente forse la maggioranza dei cittadini viene a conoscenza di questi orribili fatti. I governi dovrebbere chiedere ora ai cittadini di esprimere un parere collettivo, utilizzando questo recente metodo di diffusione che è il mezzo mediatico. Sembra che ogni governo, perciò, abbia molti propri altarini da nascondere per poter pensare anche agli altrui. Però conviene essere sognatori, Giulio Verne (e non solo lui) aveva anticipato il futuro in un romanzo.

    (Graziella)