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“Conosciamo Ligabue e la Pausini. Ma ci ha colpito la Pietra di Bismantova”

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SOLOGNO (Castelnovo Monti 19 settembre 2010) - Una bella mente. Ma anche due occhi chiari e un viso da ammirare. La brasiliana Monica De Cassia Bonaldi, 24 anni, è nata il 25 dicembre del 1986 in una città dove tre abitanti su cinque hanno origini italiane. Una laurea in tasca come pubblicitaria e da due anni è giornalista e fotografa per la Gazzetta di Jacutinga, un settimanale di cronaca, fondato ben 82 anni fa, 28 pagine a calore, quasi un migliaio di copie vendute tra i 23.000 abitanti.
“Al nostro paese c’è un’associazione che tiene viva la cultura italiana, ed è quella dei lucchesi nel mondo. Quando arrivano degli italiani in visita lo raccontiamo nel settimanale”.

Oggi sei a Sologno e racconti una cronaca particolare…
“Sì – spiega lei – partecipo al progetto ‘Orizzonti circolari 2010, ambasciatori del Terzo Millennio’, promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino e dalla Comunità Montana della Garfagnana”.

Il tuo legame con queste terre?
“E’ comune a quello di molti altri italiani, da Pieve Fosciana (Garfagnana), dove partì mio bisnonno, cuoco, con sua moglie andata nell’altro capo della terra per lavorare in campagna. Ora però questa città è famosa per la maglierie e si confeziona il 20% dell’intero settore brasiliano, esportando anche all’estero”.

Cosa ti ha colpito del nostro Appennino?
“Mi è piaciuto molto. Perché queste zone ricordano molto la nostra regione, dove c’è un moderato benessere”.
In particolare cosa?
“La mentalità, la natura, la semplicità, i costumi. Lo stesso clima che ricreò in casa mio nonno”.

E di spettacolare?
“Beh, sicuramente la storia di queste montagne. E’ ovunque. Quindi il fascino della Pietra di Bismantova. Ma anche la natura nel suo insieme”.
Invece cosa non ti aspettavi?
“Di camminare così tanto. Salire sul Prampa non è stato facile…”

E le persone?
“Voi montanari siete ospitali. E anche pronti a imparare a conoscerci”.
Nella tua terra per cosa è conosciuta l’Italia?
“È molto rinomata la cucina. Conosciamo diverse pietanze, come la pasta, la piadina, il Parmigiano - Reggiano, la porchetta, il vino. Sono molto noti anche i canti tradizionali e la musica popolare, cantanti come Eros Ramazzotti, Laura Pausini,…”
“Ma anche Ligabue”, le fa eco l’amica Meridiey Leite De Melo Adami...
“E’ la prima volta che vedo un castello e conoso un aspetto culturale nuovo del territorio”.
Ma intanto sul piatto è andata a ruba la polenta stiada, sul piatto preparata dalle donne di Sologno va letteralmente spazzata via. Con tutto il rispetto per il Liga e Matilde.