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Il micronido di Asta interrompe la propria attività

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Con lettera datata 26 agosto 2010, da lui firmata, il sindaco il Comune di Villa Minozzo ha comunicato alle famiglie interessate che il “micronido” comunale di Asta, unico in tutto il comune e particolarmente significativo per la zona alta, quest’anno non sarà più aperto dopo 9 anni ininterrotti di funzionamento. Già dall’anno scorso 2009-2010 il servizio per la prima infanzia era stato fortemente ridimensionato, passando dallo standard di micronido a quello di “educatore domiciliare”, il cui tetto massimo di bimbi frequentanti è pari a 5. Il servizio, così rimodulato, ha funzionato al massimo della capienza. Oltre a ciò, fin dallo scorso anno, erano stati ridotti gli orari, i pasti e, conseguentemente, il personale addetto.

La chiusura anche dell’“educatore domiciliare” è tanto grave quanto ingiustificata. I bambini frequentanti entro la fine del 2010 sarebbero stati ancora almeno 5, pari al limite massimo consentito. Le spese, già contenute rispetto al “micronido”, sono certamente sostenibili da un bilancio che, pur essendo povero di risorse disponibili, si attesta ormai oltre gli 8 milioni di euro. Inoltre, grazie anche ai contributi finalizzati ricevuti dal Comune in aggiunta alle rette delle famiglie, questo servizio non è certamente molto lontano dalla copertura delle spese.

Il Comune di Villa Minozzo, comunque, nonostante la grave situazione degli enti locali, ha accertato sul 2009 un avanzo di amministrazione di 300.000 euro. Sono perciò assolutamente inaccettabili le motivazioni di carattere economico che la giunta invoca per la soppressione del micronido e dell’educatore domiciliare. In realtà la maggioranza che governa il Comune sta continuando a manifestare la sua indifferenza (e incapacità di gestione) rispetto ai temi dei servizi sociali.

Caso pressoché unico tra i comuni montani, Villa Minozzo non ha mostrato alcuna reazione rispetto ai nuovi tagli della manovra finanziaria, nessuna azione politica è stata intrapresa, nessun percorso di soluzione rispetto ai nuovi problemi è stato abbozzato. La socialità per questa maggioranza è un peso, una voce fastidiosa di costo da depennare alla prima occasione utile. Si sta trascurando l’assistenza agli anziani, che ormai si basa solo sulla professionalità di alcune superstiti assistenti, il supporto ai disabili, la collaborazione attiva con la scuola primaria e secondaria e si è interrotta da quest’anno la scuola di musica. Di fronte alle minacce di ulteriori riduzioni in questi settori non si organizzano risposte e proposte ma, quasi fossero gradite, se ne prende atto ed immediatamente si taglia. Tagliando anche i posti di lavoro di chi presiede al servizio. Anche quando non sarebbe inevitabile, come nel caso del servizio per la prima infanzia.

Villa Minozzo fu, alla fine degli anni '90, protagonista di un progetto pilota per le famiglie del crinale insieme ad altri comuni nei quali si inaugurarono questi presidi – i micronidi - proprio per agevolare l’insediamento ed il radicamento e l’attività lavorativa delle famiglie giovani nelle realtà più difficili. L’esperimento, sostenuto anche con contributi della Provincia e della Regione e della Fondazione Manodori, ha funzionato negli anni anche perché gestito con attenzione e flessibilità. Ora invece Villa Minozzo sarà tra i pochissimi comuni della Provincia privo di tale servizio.

Il Pd ritiene che, nella forma di educatore domiciliare adottata lo scorso anno, il servizio debba essere mantenuto e anzi riqualificato rispetto agli standard ed agli orari. Chiediamo quindi al sindaco ed alla giunta di rivedere la decisione annunciata e di organizzare l’attività per il 2010-2011, attivando in tempi molto rapidi una variazione di bilancio, se necessaria, eventualmente utilizzando parte dell’avanzo di amministrazione e dando luogo a tutte le azioni amministrative conseguenti in modo che entro poche settimane il servizio, che in molti altri comuni funziona dai primi di settembre, sia completamente riattivato. Solo così questa maggioranza farà fede agli impegni pubblici assunti nel programma elettorale nei confronti della tenuta e della qualificazione dei servizi e darà un opportuno segnale di fiducia alle famiglie residenti nella parte più difficile e disagiata del proprio territorio.

(Circolo Pd Villa Minozzo)

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- L'Aministrazione comunale di Villa Minozzo: "Menefreghismo verso il sociale? Tutt'altro..." (11 settembre 2010)

1 COMMENT

  1. Non una scelta inaspettata
    Non sono affatto stupito della scelta dell’Amministrazione Fiocchi di chiudere il micronido di Asta, rientra perfettamente nella logica gestionale del sindaco in questo e nel precedente mandato. Il totale disinteresse per i temi sociali e territoriali della parte alta del comune furono infatti uno dei motivi di scontro politico che portò alle dimissioni di molti dei consiglieri comunali nel precedente mandato. Verrebbe da dire vi avevamo avvisato, ma oramai il “danno” è fatto. Leggo con piacere l’avanzo di amministrazione di 300.000 euro, sarebbe forse il caso che si spiegasse che un comune non è un’azienda privata e che non deve “guadagnare” nè produrre ricchezza se non quella di un ritorno in buoni servizi per i propri cittadini… Di tutto il territorio anzi sicuramente di più per chi per motivi logistici risulta più disagiato… Ma forse questo è un ragionare troppo di “sinistra” per questa amministrazione.

    (Commento firmato)