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“Non c’è più coesione”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Mi vorrei ricollegare ai commenti sulla Frescaspesa e sulla stagione estiva in fase di chiusura a Castelnovo ne' Monti. Lo so, anche questa volta canterò fuori dal coro di coloro che a mezzo stampa hanno detto "Stagione fantastica, Ferragosto tutto pieno". Mi sono permesso di fare un sondaggio tra i colleghi e tra le feste paesane: i numeri e gli incassi non hanno detto la stessa cosa. Anzi, tutti con il segno meno. Premesso questo, vorrei estendere il discorso e porre un quesito: cosa offre Castelnovo ne' Monti alla gente? Che attrattiva ha nei potenziali visitatori/clienti? Se vogliamo essere realisti e togliere la parte commeciale si potrebbe dire NULLA!!! Provate a chiedere a persone che vengono da fuori, persone oneste intellettualmente. Io l'ho fatto, il mio interlocutore è stato un personaggio il quale, per motivi lavorativi, ha lasciato Castelnovo ne' Monti nel 1993 e per amicizia ogni tanto torna e come rito ripercorriamo le strade della nostra stupenda montagna. Per lui la nota positiva è l'ambiente!!! Le negative sono: i prezzi degli alberghi; la non immagine definita di Castelnovo; il disordine; l'abbandono delle pinete e della Pietra di Bismantova.

Questi sono i punti, oltre gli orari e le aperture, che i commercianti si debbono battere: l'immagine, i servizi e l'AMBIENTE. Noi non siamo Rimini o Forte dei Marmi, ma è anche vero che siamo maestri nell'incapacità di valorizzare il nostro territorio. Abbiamo potenzialità enormi e persone ben felici di lavorare per la comunità e risulta difficile come chi governa non riesca a capire che questo paese è molto vicino al punto di non ritorno. Anni fa vi era la coesione e la voglia di lavorare da parte del commercio, ora si vive uno sfaldamento totale, che forse è dovuto anche al clima non proprio idialliaco che si respira "per la strada". Le risate della "FORMAGGIA" sono un palese esempio. Un modesto consiglio: vi è bisogno urgente di riunire la gente intorno ad un tavolo e discutere, ma mi chiedo se vi è poi la voglia di accettare proposte.

Grazie.

(Roberto Malvolti)

* * *

Correlati:
- "Una Frescaspesa così..." (14 agosto 2010)
- Nostra intervista / “Non più solo commercianti” (26 agosto 2010)

8 COMMENTS

  1. Ferragosto a Castelnovo ne’ Monti
    Concordo in buona parte con l’articolo e il parere di Roberto. Lo scorso Ferragosto sono stato alcuni giorni a Cerreto Laghi e, come faccio abitualmente, mi sposto tra le località dell’Appennino reggiano di cui ammiro sempre più bellezze e particolarità. Castelnovo ne’ Monti è una delle mie mete preferite, mi piace il centro storico, pensare di essere in una cittadina di montagna; e poi anche per la moglie, diciamolo, un po’ di negozi e un corso con attività commerciali non guastano, indipendentemente dalla crisi…
    Si, confermo, ho trovato: negozi semichiusi nonostante la decantata Frescaspesa, molti fondi sfitti e in vendita ma soprattutto non ho avuto quell’impressione di “vitalità” percepita nelle altre estati…
    Alla Pietra di Bismantova (bellissima) non capisco perchè il Comune abbia tolto qualsiasi tipo di cartello o informazione adducendo la motivazione di un totale rispetto della natura. Mi sembra demagogia, il rispetto per la natura lo si manifesta in molti altri modi senza privare un turista di una benchè minima informazione anche sui percorsi all’interno della Pietra e delle zone panoramiche. Io era la prima volta che andavo e per trovare il punto panoramico dove si trovano i “cannocchiali”, ho impiegato molto tempo, stavo per rinunciare. Ma due cartelli, magari in legno, fanno così male alla Pietra o fanno peggio le cartacce/bottiglie gettate da qualche sconsiderato non raccolte però da mesi?
    A Cerreto e in alta montagna ci sono comunque bei negozi, ma soprattutto si spende il giusto mangiando da dio; a Castelnovo non discuto la qualità dei negozi ma per la ristorazione posso dire un gran bene della qualità ma sui prezzi c’è una differenza evidente. Da Geremia, in pieno centro storico, ho pagato il coperto 3 euro a testa (conservo ancora la ricevuta, io e mia moglie 6 euro!!!) e alla richiesta di spiegazioni il titolare mi ha detto che pagavo l’utilizzo del servito e del pane fresco: no comment!!! Ottima invece l’impressione sull’Onda della Pietra; anche se è troppo bassa la piscina all’aperto tuttavia l’ambiente è di primo livello e la cortesia mi hanno colpito favorevolmente.

    (Miriano)

  2. La coesione?
    Roberto, affermi che non c’è più coesione? In verità, salvo rarissimi momenti e con molti brontolamenti di pancia, la coesione fra commercianti è sempre stata molto, ma molto scarsa. Fra l’altro, riguardo anche all’orario di apertura festiva (è sempre stato un rebus), io non ho partecipato alle assemblee (ho un odio personale) e non ero informato, ma penso che una volta deliberato bisognerebbe portare a conoscenza di tutti delle decisioni prese; a me non è arrivata nessuna comunicazione. Mi sono sempre comportato di conseguenza cercando di seguire il vicinato guardando i cartelli appesi sulla porta nei negozi o con il passaparola (ma non sempre funziona) o guardando la gente che c’è in giro. Non so a chi è venuta l’idea, ma la scelta dell’apertura domenicale dalle 18 alle 22 la considero soltanto come un esperimento da non ripetere.
    Detto questo, gente in giro ne ho vista tanta, forse di più che negli anni scorsi, ma per un periodo sempre più breve. Non ho fatto sondaggi, le mie sono soltanto impressioni, ma se c’è stato un più basso incasso nelle feste, come affermi, questo, secondo me, è da attribuire alle sempre più numerose manifestazioni in tutti i borghi dell’Appennino e naturalmente si aggiunge anche la crisi che si fa sentire.
    Roberto, anche io mi sono chiesto più volte il motivo per il quale un turista può essere più invogliato a scegliere il nostro paese piuttosto che un altro. Forse perché ci sono i negozi aperti? I negozi sono aperti ovunque e sempre con le offerte più impensabili! Oppure perché c’è qualche complesso che suona nella piazza? Ormai sono molto diffusi! Il turista cerca proprio questo? Ben venga anche questo, ma ho qualche dubbio in proposito. Forse sarebbe il caso di valorizzare meglio ciò che noi abbiamo di naturale. Rimini e Forte dei Marmi hanno il mare? Bene, noi abbiamo l’”aria buona”, le fontane, la Pietra, le pinete… Già, le pinete: ho scritto in proposito sempre qui sul nostro sempre ottimo “giornale locale @CRedacon#C” che a fine luglio il bagno ed il punto ristoro nella pineta di monte Bagnolo erano ancora chiusi e che scarseggiava la manutenzione del nostro giardino più bello; non ho avuta nessuna risposta o assicurazione e il punto ristoro è rimasto pressoché chiuso! Possiamo buttare il turismo anziano?

    (Elio Bellocchi)

  3. ????
    Finche si continua a “chiudere” il paese per delle gare podistiche (senza nulla togliere a questo bellissimo sport) non credo che Castelnovo ne’ Monti riuscirà nell’intento di richiamare turisti… Anche perchè… non so se qualcuno se ne è accorto, ma il turismo che “tiene” in momenti di crisi evidente..(!) …è quello a corto raggio che si presenta nei week end. In poche parole… mancano i soldini… e la gente non fa più le ferie come una volta e ripiega su brevi gite al fine settimana nei posti vicino a casa. Di fatto Castelnovo non invita certo i turisti a fermarsi… visto i cartelli posticci che sbarrano la strada per il centro (spesso!!!)… e senza tante spiegazioni vengono indicate altre destinazioni… disorientando chi arriva e che va a fare il turista da altre parti. Non me ne voglia nessuno, ma io essendo di Castelnovo ne’ Monti da più di mezzo secolo riesco a vedere come vanno effettivamente le cose ed essendo pure un gioioso girondolone con la moto ho avuto la possibilità di girare molto e di fare dei paragoni. Per esempio… Pavullo nel Frignano… pur essendo un paese (città) che a livello di ambiente e scorci panoramici… non porta neanche “i calzetti” a Castelnovo… riesce comunque ad essere molto competitivo… Basta leggere anche la guida turistica che è stracolma di eventi. Di fatto… io ci vado spesso in quella zona proprio perchè sono ospitali in un clima più disteso di Castelnovo. Nonostante il centro sia pedonale… non ho mai visto transennature che non sono certo un invito ad entrare.

    (Stranger)

  4. Mi associo, Roberto
    Ho già espressa, nel precedente articolo al riguardo, la mia opinione in merito alla ORRIBILE stagione di FRESCASPESA appena trascorsa e quindi non mi voglio ripetere. Però mi associo all’idea di ROBERTO e dico che RILANCIO. In numerose occasioni ho lanciato una mia proposta di rilancio turistico del paese. Abolire l’idea del CENTRO COMMERCIALE NATURALE che si è dimostrato un NON SENSE dal punto di vista di attrattiva clienti, ma è servito solo a pochi commercianti per attingere risorse per ristrutturazioni agevolate. Creiamo 5 comitati organizzativi di commercianti per i 5 “rioni” (chiamiamoli così) del paese. Ciascun comitato, del tutto autonomamente dagli altri, programma 5 piccoli eventi da organizzarsi a PROPRIE SPESE nel proprio rione nel periodo temporale che va dal 20 giugno al 20 agosto. I 5 comitati si riuniscono per spalmare i 25 eventi in questo arco di tempo in modo uniforme durante i fine settimana di questo periodo in modo da non sovrapporsi l’un l’altro. Il Comune si impegna economicamente insieme a TUTTI I RIONI ad organizzare 3 grossi eventi nei due mesi presi in esame. Il tutto pubblicizzato NON IN CARTACEO (che viene buttato nel cestino) ma tramite televisione e radio locali. Ma la gente da noi in montagna non viene per questi eventi, ma viene per la natura, per le passeggiate per la Pietra. Io vado spesso in sommità. Come detto da qualcuno, i cannocchiali sono IRRAGGIUNGIBILI per chi non conosce la sommità, l’erba è diventata una giungla, non vi è più nessuna cura del nostro bene più importante. Riportiamo i voli di deltaplano sulla Pietra come una volta, i lanci con il parapendio e facciamo una cosa come le mongolfiere a Carpineti e vedrete che il turismo arriva.
    Forza, gente, diamoci una sveglia già da adesso per il prossimo anno.

    (Fabio Mammi)

  5. Una bottiglia d’acqua ti costa un cliente… meditate
    Come sempre Elio Bellocchi espone in modo incisivo e, purtroppo, lucidamente desolante il clima commerciale che si respira a Castelnovo ne’ Monti. Magari oltre che all’offerta che si propone al visitatore meriterebbe una valutazione anche sul come la si offre. Un esempio per tutti che mi è capitato in ben due note pizzerie del capoluogo montano: organizzo una “pizzata” con amici per 15 persone. Quindici, non due! Beh, dopo aver saldato il conto ci tratteniamo al tavolo per delle chiacchiere e si ordina una (sì, UNA) bottiglia d’acqua minerale. All’uscita della comitiva, correttamente, mi rivolgo al titolare e gli faccio presente l’ulteriore consumo. Ci credete che ha richiesto il pagamento della bottiglia fuori conto? E secondo voi ci siamo tornati? Due pizzerie che non rivedranno i nostri soldi visto che l’impressione che ne abbiamo ricavato è che guardano all’incasso immediato (anche quando irrisorio) piuttosto che fare i “principi” e usare una gentilezza verso il cliente che non sarebbe passata inosservata. E’ d’obbligo osservare come in altri due locali, invece, ci abbiano offerto il caffè o messo a disposizione la bottiglia di limoncino. Ai primi due esercenti rivolgo l’invito ad imparare da quelli più generosi e “commercialmente furbi”.

    (Celeste Grisendi)

  6. A proposito di motociclisti…
    Mi allaccio al commento di Stranger. Qui a Castelnovo purtroppo non abbiamo ancora capito che i motociclisti sono un importante fonte di turismo, mentre invece continuiamo a tartassarli con la conseguenza che staranno alla larga dal nostro abitato dirigendosi verso mete più tranquille. E’ necessario che ci siano posti di blocco ed è vero che c’è una piccola percentuale di motociclisti spregiudicati (che vanno fermati), ma occorre sempre di più orientarci verso la prevenzione piuttosto che la repressione.
    Perchè i soldi che incassiamo dalle multe non li destiniamo a sistemare le nostre strade che per un motociclista sembrano delle mulattiere? Provate ad andare nel modenese e apprezzerete la differenza anche in questo tema.

    (Denis)