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Legambiente premia Confcooperative di Reggio Emilia

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Prestigiosa affermazione nazionale per la Confcooperative di Reggio Emilia. Con il progetto “Col.Sole” (Collettivo solare), la centrale cooperativa è stata infatti scelta da Legambiente tra i 4 vincitori dell’edizione 2010 del “Premio buone pratiche per le fonti energetiche rinnovabili ed efficienza energetica”. Il progetto di Confcooperative – realizzato unitamente ad Enìa (oggi Iren rinnovabili) come partner tecnico) e alla Banca per gli Investimenti territoriali (partner finanziario) è rivolto a chi vuole associare risparmio e tutela dell’ambiente, ma può trovarsi nella condizione di non voler o di non poter installare autonomi impianti per la produzione di energia da fotovoltaico, accollandosene individualmente i costi iniziali e quelli di manutenzione.

“Proprio per questo – ha spiegato il presidente di Confcooperative, Giuseppe Alai, nel ritirare ieri il premio di Legambiente - parliamo di impianti fotovoltaici collettivi installati su edifici pubblici (scuole, palestre, ecc.) e gestiti da cooperative di utenti residenti nei centri urbani, che possono accedere in questo modo ad una serie di vantaggi: il risparmio energetico, innanzitutto, la gestione imprenditoriale ed amministrativa a carico di una Società e non del singolo cittadino, l’abbattimento del costo dell’impianto grazie alle economie di scala che si realizzano in funzione delle sue dimensioni, un’assistenza tecnica garantita da una società specializzata e tra i leader di settore, una consulenza finanziaria che parte dal business plan e arriva all’accesso al “Conto Energia” e al credito bancario, con l’aggiunta – per la collettività – di un impatto ambientale insignificante”.

“Il valore che attribuiamo a questo progetto – ha puntualizzato Alai – non è comunque soltanto economico: in realtà il primo movente è quello di suscitare una nuova cultura dell’uso dell’energia e del rispetto dell’ambiente, facilitando a tal fine il ricorso ad energie alternative anche laddove – come nei centri urbani – sussistono maggiori problemi e vincoli per la realizzazione di impianti fotovoltaici”.

E proprio queste sono state le ragioni che hanno indotto Legambiente a premiare il progetto “Col.Sole”: Nella motivazione del premio, infatti, Legambiente spiega che “il progetto contribuisce a diffondere la cultura della produzione da fonti energetiche rinnovabili anche nei centri urbani (...) dando in tal modo la possibilità a quei cittadini che vivono in città, e che spesso non possiedono superfici disponibili, di produrre energia da fotovoltaico”.

“La gestione in cooperativa – ha spiegato Alai nel corso della premiazione - assicura inoltre un vantaggio per tutti anche sul versante burocratico ed amministrativo: la relazione collaborativa e responsabile che si instaura tra i cittadini è oltretutto un valore in sé, ma crea anche la possibilità di dar vita a gruppi d’acquisto per tutti i prodotti e i servizi finalizzati alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico”.

In capo ai soci della cooperativa, in sostanza, resterà il versamento della quota sociale (sempre rimborsabile e remunerata ai tassi fissati dalla legge), la cui entità – precisa il responsabile del progetto, Mario Lucenti “è largamente accessibile ai cittadini”.