Il 13 agosto 1950 il vescovo Beniamino Socche saliva a Pantano di Carpineti per ordinare sacerdoti due giovanissimi diaconi seminaristi: Don Pietro Ganapini di Pantano e Don Sereno Grassi di Rivalta. Non avevano infatti potuto essere ordinati insieme agli altri compagni di studio in Cattedrale a Reggio, il 2 luglio precedente, perché in quella data entrambe non avevano ancora raggiunto i 22 anni e mezzo, il minimo allora consentito (comunque con dispensa) per essere ordinati preti (Don Grassi aveva raggiunto i 22 anni e mezzo il giorno prima dell’Ordinazione, il 12 agosto!). Si può immaginare che festa grande fu quell’Ordinazione — un fatto rarissimo fuori da Reggio! — per Pantano, per la vicina Marola con il Seminario e per tutta la montagna!
Sessant’anni dopo, domenica 8 agosto, presso la chiesa parrocchiale di Pantano, sarà ancora festa grande, ringraziando e lodando Dio per il 60° di ordinazione presbiterale di Don Pietro Ganapini e del parroco Don Giuseppe Bottazzi (originario di Pratissolo, fu ordinato appunto il 2 luglio 1950 in Duomo ed è arrivato parroco a Pantano nel 1966).
Don Pietro Ganapini è il primo e il decano dei nostri missionari “fidei donum”, essendo stato inviato dal vescovo Socche stesso nel 1961 in Madagascar. E nelle prossime settimane, dopo altri festeggiamenti (come quello previsto la sera del 20 agosto con gli ex-alunni del Seminario di Marola, dove Don Pietro fu insegnane di lettere e di musica), a 82 anni e mezzo, il “patriarca” rientrerà per continuare la sua missione di preghiera e di carità ad Antananarivo, la capitale dell’Isola Rossa (dal colore tipico della terra), dove è stato parroco ad Ambanidia fino al 2007. Risiederà, come negli ultimi anni, nella casa di preghiera a Itaosy, “la Pietravolta” per le Case della Carità malgasce!
Domenica 8 agosto la concelebrazione eucaristica inizierà alle ore 16, presieduta da Don Pietro e da Don Giuseppe, con l’omelia tenuta da Mons. Antenore Vezzosi, parroco di Aiola, che ha celebrato la sua prima Messa a Pantano nel 1954. Durante la liturgia verrà letta la lettera del Vescovo Adriano, preparata come introduzione ad una pubblicazione che le comunità del carpinetano hanno voluto dedicare ai due festeggiati; verranno poi raccolte offerte destinate al progetto di Don Pietro: costruire scuole in Madagascar, vicino a ogni chiesetta alla periferia di Antananarivo, dove egli è stato parroco.
Seguirà un rinfresco aperto a tutti. Nelle tre serate precedenti, presso la chiesa di Pantano, si tengono 3 incontri con Don Pietro sui temi del sacerdozio e delle missioni.
Il Consiglio pastorale di Pantano invita tutti a unirsi a queste proposte,
anche soltanto partecipando con la preghiera.
Don Pietro e don Giuseppe, due figure di sacerdoti che ho potuto conoscere: in Madagascar e a Pratissolo. E poi don Antenore e alla telecamera don Eusebio! Che magnifica occasione per gioire di sacerdoti che sono stati e sono ancora “alter Christus” per la loro gente, per chi ha goduto degli esercizi spirituali in Madagascar; ho toccato con mano quanto ha realizzato il suo cuore sacerdotale. Di lui ho gioito anche per l’animo musicale: il canto dell’Ave Maria sui monti, che la corale ha cantato come omaggio al grande musicista mi ha sempre commosso. Apostolo del Madagascar, “anonimo” ai molti che non sanno cosa ha realizzato un giovane della montagna, per i poveri, per la Chiesa, in unione alle Case della Carità.
Con don Giuseppe più volte sono stato a parlare ai suoi giovani, ammirando la sua paternità e la sua pietà eucaristica!
PREGO PER VOI RICONOSCENTE! La Chiesa vi deve molto, il Signore vi ripagherà di quanto gli avete donato!
(Don Vittorio Chiari)