In relazione alla lettera inviataci nei giorni scorsi dal consigliere provinciale della Lega nord Romano Albertini, che ha suscitato diverse reazioni, riceviamo ora, e pubblichiamo, la seguente nota dal direttore di Concooperative di Reggio Emilia.
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"Egregio Presidente, carissimi soci e volontari della Cooperativa Novanta, avendo in Redacon un efficacissimo strumento, ormai quotidiano, di informazione, abbiamo avuto modo di leggere la lettera e le critiche del Sig. Albertini.
Cominciamo chiaramente con il rivolgere a tutti voi la piena e vicinissima solidarietà mia e di tutta la Confcooperative. Se la critica, anche polemica, è sempre accettabile e serve ad alimentare il confronto sulle idee ed anche, se ve ne fossero, a riconoscere e correggere errori, l'uso della politica per minacciare e intimorire ci trova offesi e preoccupati.
Voi non potete offendervi perchè dovete proseguire il servizio che state fornendo a tutti noi con la stessa imparzialità e chiarezza anche verso chi si esprime con tale minacciosità ed è giusto che lo facciate. Noi invece possiamo e siamo offesi e indignati per voi, per la fatica che conosciamo, per la passione che ci siamo onorati di sostenere.
Offesa e vergogna sono sentimenti che andrebbero ripristinati per ridare umanità alle relazioni sociali e politiche e l'esito umano di questa vicenda altro non dovrebbe naturalmente e civilmente essere che un po' di vergogna ed una nobile richiesta di scuse da parte del Sig. Albertini.
Se poi, invece, per il "bene" della montagna e per "ben" esercitare la sua carica amministrativa, il nostro confermasse il suo intento di "far chiudere" Redacon e "rivoltare come un calzino" Radionova, sappia che mai, a memoria nostra, un amministratore pubblico ha dichiarato pubblicamente un intento di danno ad un'organizzazione privata, peraltro economica e sociale, e la rilevanza di tale dichiarazione andrebbe (e sarà) attentamente valutata.
Bravi voi a dichiararvi già interessati e disponibili ad ogni ricerca e approfondimento su contributi e rapporti pubblici a favore della vostra attività. Se onesto, ogni approfondimento dell'argomento non può che aumentare l'immagine di valore e grandezza del vostro impegno. Mai, se non con quei principi di sussidiarietà, autonomia e volontariato che proprio le forze politiche più vicine al Sig. Albertini sbandierano, la montagna avrebbe potuto creare un'esperienza come questa. Si faccia quindi questa ricerca. Si "rivolti come un calzino" Redacon e in conto ci vada innanzitutto il valore e il patrimonio che per la collettività ha inaspettatamente e "miracolosamente" generato.
Grazie del vostro lavoro e grazie anche della vostra pazienza e professionalità.
(Giovanni Teneggi, direttore Confcooperative Reggio Emilia)
Parole chiare
Complimenti, Giovanni, parole chiare e autorevoli destinate ad accrescere l’impegno dei volontari di @CRedacon#C e l’autorevolezza di questa non più rinunciabile fonte d’informazione. Ora è più che mai necessario che il signor Albertini chieda umilmente scusa. Attendiamo con fiducia.
(Armido Malvolti)
Condivido
Condivido in pieno ed apprezzo l’intervento del direttore Teneggi. Ha espresso in pieno quello che dovrebbe essere il modo migliore per ricomporre e riportare il tutto su binario di equilibrio. Dubito fortemente in una richiesta di scuse da parte del sig. Albertini avendo egli già ribadito il suo giudizio recentemente. Quello che fa pensare è il silenzio totale, sia positivo che negativo, dei colleghi di partito del sig. Albertini: signori, il sig. Albertini è un esponente di rilievo del vostro schieramento, cosa pensate del suo intervento? E’ vero che, si dice, “chi tace acconsente”; ma è altrettanto vero che “chi tace non dice niente”!
Cordiali saluti.
(Enzo Fiorini)
Ancora?
Ma vi dà proprio da fare questo signore! Redaconiani, non avete bisogno di difese, “il caso” non sussiste se non gli date per primi così importanza. Ma è lui che si fa pubblicità attraverso di voi o voi che lo usate per fare audience? In prima pagina mettete argomenti più interessanti, per favore. Come quello della cagnolina che ha ritrovato casa. Di ‘sto qui ne abbiamo avuto abbastanza. Poi vi meravigliate che la gente voti Lega? Se per primi li riconoscete degni di attenzione… La prima tecnica per squalificare l’avversario è non rispondere, ignorarlo… Infatti qualcuno qui la usa spesso. Lasciatelo perdere! Meglio la notizia della festa del radicchio in umido.
(Adele Muzzini)
Intervento…
Per me questo del sig. Albertini è un intervento a gamba tesa (gergo calcistico); tale gesto si fa quando non si ha più nulla da fare e, così facendo, si ferma l’avversario di turno. Egr. sig. Albertini, se lei invece di far chiudere cose che funzionano, a mio giudizio bene, per la popolazione della montagna di qualsiasi colore politico perchè non fa qualche cosa di positivo? Lo faccia per la nostra montagna e per i cittadini italiani (alcuni l’hanno votata)…
Grazie!!!
(Tamburini)
Bravo
Mi associo e condivido in TOTO il pensiero espresso da Giovanni. Avanti così, bravi.
(Roberto Malvolti)