Riceviamo e pubblichiamo.
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Si avvicina la stagione di maggior fioritura dei funghi epigei spontanei che richiama gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà, purtroppo non tutte commestibili. Alcune varietà tossiche o velenose assomigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore poco esperto, trasformando una gustosa pietanza in un rischio per la salute.
Per prevenire tali rischi, gli ispettori micologi sono a disposizione dei cittadini dal 2 agosto al 29 novembre prossimi nelle sedi di:
- Reggio Emilia, via Amendola, 2 - Dipartimento di Sanità Pubblica, 1° piano,
lunedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 e venerdì dalle 10,30 alle 12,30;
- Castelnovo ne' Monti, via Roma, 26 - Servizio di Igiene Pubblica, lunedì e venerdì dalle ore 8,30 alle ore 10,30;
- Scandiano, via Martiri della Libertà, 8, Servizio Igiene Pubblica, lunedì dalle 11 alle 12,30.
Si ricorda inoltre che durante la raccolta è utile un abbigliamento adeguato che protegga le gambe da morsi e/o punture di animali, utilizzare un bastone e munirsi di un coltellino e di un cestino rigido ed areato. E’ importante non raccogliere esemplari troppo giovani, a volte difficili da riconoscere, o troppo vecchi, che possono essere deteriorati e risultare indigesti. E’ bene ricordare che i funghi vanno raccolti interi, conservando il gambo od altri caratteri importanti in modo da mantenere gli elementi utili al riconoscimento e trasportati in modo da mantenerli quanto più possibile integri.
Infine alcune buone norme:
• utilizzare soltanto funghi raccolti nelle 48 ore e conservati a bassa temperatura (un fungo commestibile invecchiando può diventare tossico);
• non dimenticare che i funghi commestibili è preferibile consumarli ben cotti;
• assicurarsi che i funghi provengano da zone scarsamente inquinate (evitare aree urbane o in prossimità di insediamenti industriali);
• fare comunque un uso moderato di funghi perché anche quelli commestibili impegnano pesantemente il fegato;
• non somministrare funghi a bambini piccoli, donne in gravidanza e persone affette da malattie del fegato e del rene.
In caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi recarsi immediatamente all’ospedale consegnando al personale sanitario eventuali avanzi del pasto o resti dei funghi consumati.
(Ufficio comunicazione Ausl)