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Lettera aperta alla Provincia

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il Comitato SP9, presa in esame la situazione attuale della strada che collega Felina con Civago e delle diramazioni per Febbio (SP 99), Gazzano (SP 61) e Riaccio (SP 96), constata innanzitutto che l'annosa carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria perdura tuttora determinando un costante peggioramento della situazione della strada. I lavori di manutenzione straordinaria che la Provincia ha informato di iniziare il 23 luglio (oggi) su gran parte delle strade collinari e montane rappresentano certamente un fatto positivo, anche se non se ne conoscono dimensioni ed effetti sulla SP 9. Se, come sembra, si tratterà di riprese di asfalti in qualche punto particolarmente critico, la problematica sarà solo marginalmente scalfita rispetto alla sua reale dimensione.

Il percorso della SP 9, mai sostanzialmente migliorato nel tracciato da sessant'anni a questa parte, risulta sempre più gravato da erosioni del piano stradale, smottamenti ed avallamenti, scalinature, crepe e buche tanto da rendere il tragitto costantemente disagevole e pericoloso. La condizione di disagio e di pericolosità si aggiunge alla criticità della distanza fisica che non è mai stata affrontata da decenni, per cui i tempi di percorrenza rimangono oggi gli stessi degli anni '50 del secolo scorso, quando la strada venne realizzata. Il degrado incipiente dell'arteria è motivo di preoccupazione per tutti i cittadini residenti e rappresenta un ulteriore ostacolo, reale e psicologico, per il mantenimento del presidio abitativo sul territorio.

Abitando nelle frazioni più alte del comune di Villa Minozzo si ha la sensazione di un crescente isolamento e le condizioni pessime della strada contribuiscono a creare l'idea di essere abbandonati, di non essere considerati cittadini come tutti gli altri. Ascoltando poi le testimonianze "a caldo" dei turisti e visitatori che giungono in uno dei paesi del crinale villaminozzese si raccolgono lamentele sia sulle distanze ed i tempi (dato che può essere cambiato solo con radicali interventi) sia sulle condizioni della strada (dato che invece può essere cambiato con programmazione e destinazione di risorse).

Il Comitato SP 9 ribadisce perciò che non rivendica una nuova strada, nuovi tracciati, viadotti, gallerie, ma un serio e costante programma di manutenzione straordinaria che preveda anche miglioramenti quali rettifiche ed allargamenti ma soprattutto garantisca una percorribilità più agevole, liscia e scorrevole e migliori le condizioni di sicurezza in estate ed in inverno. A questo proposito si richiama alla necessità di ripristinare la segnaletica orizzontale che è stata trascurata negli ultimi anni.

Il Comitato SP 9 ha esaminato la bozza di progetto di interventi elaborata dal Servizio viabilità della Provincia, basandosi sulle planimetrie provvisorie messe cortesemente a disposizione dal dirigente. Pur apprezzando le buone intenzioni il giudizio generale sull'impostazione progettuale è che gli interventi previsti sono largamente insufficienti per far fronte ai problemi più urgenti dell'arteria. Considerando che le risorse finanziarie disponibili nel presente e nell'immediato futuro paiono, a detta dell'ente, molto scarse, si ritiene che il problema delle risorse sia il primo a dover essere affrontato e risolto, eventualmente ricorrendo a diversi criteri nei riparti di spesa che non penalizzino più, come di consueto, le strade di montagna, o forse, più efficacemente, ricorrendo a riconversioni patrimoniali.

In linea generale, rispetto agli interventi da fare, si raccomanda che si proceda non solo a collocare barriere (sconsigliate quelle in legno) ma, soprattutto nel caso dei ponti da consolidare, di allargare ove possibile le sezioni. Si tenga presente che, soprattutto nel tratto Piandelmonte-Civago, due mezzi pesanti incrociandosi non passano e si creano costanti pericoli. Ricorrentemente gli autobus di linea hanno incidenti, che per fortuna sino ad oggi sono stati tutti di lieve entità.

Altra osservazione, in taluni punti come all'ingresso di Civago o a Case Balocchi, è quella relativa allo scolo delle acque che non è regolato e provoca esondazioni sulla sede stradale. La galleria della Torre ed i due accessi devono essere messi in sicurezza per la caduta massi.

Per poter esprimere giudizi e valutazioni più motivati e precisi il Comitato richiede alla Provincia, raccogliendo anche la disponibilità già espressa nei mesi scorsi, di partecipare ad una'assemblea pubblica a Civago aperta a tutti i cittadini, allo scopo di portare a conoscenza la cittadinanza dei programmi ed ascoltare osservazioni e proposte in merito.

Si resta quindi in attesa di una proposta per l'organizzazione e lo svolgimento dell'assemblea in questione.

(Comitato SP 9)