La decima edizione dello Slow indossa una veste nuova. Intanto una veste ridotta come tempi, ma non come contenuti. Venendo a mancare risorse economiche e volendo comunque rifare il Festival, si è optato quest'anno per una versione della manifestazione che potesse permettere di mantenere la qualità della festa e lo stesso rispettare i tagli necessari di questi tempi.
Monia Malvolti, dottoressa in economia e addetta alla promozione del territorio per il comune di Castelnovo ne' Monti, illustra quelle che sono le innovazioni per questa ezione:
"Innazitutto gli allestimenti sono stati ridotti. Abbiamo alleggerito le spese delle strutture degli stand e del ristorante Osteria Città Slow, che con quella forma ricordava un po' le vecchie feste dell'Unità, che senza nulla togliere, sono un po' distanti. Invece la veste light ci permette di rispamiare e di allestire una strutura più simile a un giardino. Abbiamo tolto anche le pedane agli stand. E cercato di chiamare musicisti di qualità ma non necessariamente con cachet enormi. Inoltre abbiamo spostato il ristorante dell'ADS, associazione sportiva, dalla piazza Magonfia alla piazza della Resistenza, che restava luogo di transito, invece così diventa cuore pulsante. Altra novità: i tiradari della Busa, e altri nottambuli, potranno far colazione al ristorante Osteria Città Slow dietro all'ex cinema Ariston, dalle 2 del mattino fino alle 6. Con un ricco buffet di focacce, paste fresche, ma anche uova e bacon. Infine due nuove rete di agricoltori partecipanti quest'anno "Terra Madre", circuito di produttori locali, e "Il Paniere dei Parchi".
Si parla in paese di una grande festa di compleanno. Come si festeggerà?
"In ogni dove, domenica sera dalle 20.30 alle 21.30 ci saranno sorprese e festeggiamenti. Sarà presente la senatrice Leana Pignedoli, una enorme torta e altre chicche per chi sarà presente. Seguiteci! Partecipate e vi faremo delle belle sorprese."
Il Festival continua...
Ok l’allestimento light, però gli stands potevano essere disposti un pochino meglio. Perchè si sono lasciati ampi spazi vuoti (i buchi vuoti sapevano un po’ di stato di abbandono della festa…) e messo alcuni gazebo in luoghi un po’ più isolati degli altri? Se già il festival è ridimensionato perchè a tutti i costi voler mantenere gli spazi degli altri anni?
(Commento firmato)