"Il perdurare della difficile situazione economica costringe le imprese a cercare il lavoro al di fuori della provincia e della regione, anche a causa delle difficoltà ad acquisire nuove commesse nel territorio". E' Confartigianato Imprese, con una propria nota, ad invitare gli enti locali a far sì che alle gare d'appalto da loro indette possa partecipare il maggior numero possibile di imprese locali, nello spirito di una corretta competizione e nella massima trasparenza.
A tale scopo, Confartigianato "chiede che le amministrazioni appaltanti predispongano un albo dei propri fornitori, individuando un numero congruo di imprese (almeno dieci) da invitare, a rotazione, alle gare d'appalto".
Prosegue la nota: "Non si è certamente comportato secondo questi criteri, pur nel rispetto della legalità, il Comune di Castelnovo ne' Monti il quale, in una recente gara d'appalto indetta per lavori di restauro, risanamento e ripristino tipologico della Fornace di Felina, dell'importo di oltre 300.000 euro, ha invitato soltanto cinque imprese, lasciando la totale discrezione della loro scelta ai funzionari comunali".
"Non è la prima volta che ad appalti del Comune di Castelnovo vengono invitate imprese non locali, escludendo imprese e consorzi che hanno sede nel territorio comunale e danno lavoro e creano reddito per le famiglie residenti. L'adozione ed il rispetto di queste elementari norme di trasparenza ed equità nella gestione degli appalti è garanzia del corretto uso del denaro pubblico e della buona esecuzione delle opere".
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La risposta dell'Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti
In merito alla nota diramata da Confartigianato Imprese di Reggio Emilia l’Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti specifica che alla gara d’appalto per il restauro, risanamento e ripristino tipologico della Fornace di Felina sono state invitate ditte in possesso dell’attestazione SOA (Società organismi di attestazione), necessaria per intervenire su una struttura sottoposta a diversi vincoli di tutela come quella in oggetto. Inoltre nell’individuazione dei partecipanti alla gara si è anche tenuto conto della qualità, della complessità e delle specificità degli interventi da eseguire. Infine si specifica che la legge (art. 192 D.Lgs. 267/2000) prevede che la determinazione a contrattare gli appalti sia in capo ai dirigenti comunali, quindi in ciò non vi è nulla di strano. Si sottolinea con forza che l’appalto in oggetto, come tutti quelli indetti dal Comune di Castelnovo ne' Monti, è stato condotto nel pieno rispetto della legge e nella massima trasparenza, e che ove possibile l’Ente cerca sempre di coinvolgere in primo luogo imprese del territorio.
Gestione appalti pubblici
Confartigianato Imprese Reggio Emilia riconosce, come già affermato, l’assoluto rispetto della legge nella gestione dell’appalto relativo alla Fornace di Felina. Questo non vuol dire che i nostri suggerimenti in merito al modo migliore e più equo per gestire gli appalti non siano da tenere in considerazione. Se la determinazione a contrarre gli appalti, infatti, è in capo ai dirigenti comunali, questo non significa che l’Amministrazione non possa dare indicazioni metodologiche.
In merito all’appalto del Fornacione di Felina, vogliamo ricordare che il codice degli appalti prevede varie forme di partecipazione quali ATI (Associazione temporanea d’imprese) e/o “avvallimento”, mediante i quali più imprese possono partecipare alle gare in modo congiunto.
Nella gara in questione sono state invitate cinque imprese in possesso dei requisiti SOA necessari. Nel territorio sono presenti molte altre imprese in possesso degli stessi requisiti SOA; non hanno, forse, queste, gli stessi diritti delle cinque invitate?
(Confartigianato Imprese Reggio Emilia)