"Grazie al contributo di molti studenti, alcuni docenti e non docenti dell’Istituto di istruzione superiore 'A. Motti' e grazie alla collaborazione di persone esterne alla scuola, alla sensibilità dei proprietari degli attrezzi agricoli, alla disponibilità della Provincia di Reggio Emilia, della Comunità montana dell’Appennino reggiano, del Comune di Villa Minozzo e di Castelnovo ne’ Monti, siamo a comunicare che il Museo della civiltà contadina si può visitare presso la località di S. Bartolomeo di Villa Minozzo con i suoi 1200 attrezzi in esposizione".
E' l'Istituto "Motti" stesso, ente gestore del laboratorio didattico-culturale, che invita ad una visita di sicuro interesse. Personale qualificato sarà disponibile, previa prenotazione, ad accompagnare i visitatori per gruppi di circa 15 componenti.
Per il periodo estivo il museo rimarrà aperto tutte le domeniche a partire dal 18 luglio e fino al 29 agosto prossimo, dalle 15 alle 19.
Per prenotare e per ulteriori informazioni
- prof. Remuccio Martinelli, tel. 349 0935120;
- prof.ssa Luciana Maioli, tel. 339 3508592;
- dott.ssa Mirca Gabrini, tel. 0522 812347 e 339 3248136; fax 0522 812347; mail [email protected] e [email protected]
* * *
Idea da discutere
Perchè non portare il museo presso una latteria sociale? Si potrebbe così far visitare insieme l’attività produttiva attuale e la sua storia, vendere il prodotto insieme con la civiltà e la tradizione che incorpora; e magari, scegliendo un luogo panoramico, anche il paesaggio agrario dell’Appennino. Forse Minozzo con la sua bellissima Pieve sarebbe l’ideale… Il Parco nazionale dell’Appennino presenterà presto uno studio su questa possibilità.
(Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano)
Prima di scrivere…
Rammento al commentatore del Parco che il museo E’ GIA’ UBICATO PRESSO UNA LATTERIA. certo non di Parmigiano Reggiano, ma comunque sempre latteria trattasi. Sarebbe opportuno spendere soldi e proporre progetti su attività che possano produrre “reddito” per i residenti, e visibilità del teritorio, piuttosto che scialaquare soldi per spostare ancora una volta il museo della civiltà contadina.
Saluti.
(MB)
S. Bartolomeo
Perchè spostare il museo da un posto comodo e bello come S. Bartolomeo? Tra l’altro c’è anche la possibilità, grazie alla gentilezza ed alla passione del proprietario, di vedere all’opera un vecchio mulino ad acqua, uno dei pochi ancora funzionanti nell’intero Appennino, che dovrebbe essere fatto conoscere ai ragazzi delle scuole per capire come si viveva e lavorava un tempo.
(G.C.)
Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano ha avuto una bellissima idea, dopo che si è speso tanto per fare il museo a S. Bartolomeo spendere altrettanto per spostarlo a Minozzo. E’ tragico pensare che a chi ci amministra sorgano queste idee, ma perchè non si è firmato con nome e cognome?
Ciao.
(Paolo Diambri)