LIGONCHIO (10 luglio 2010) – “Novanta anni fa la costruzione e l'avvio della Centrale idroelettrica faceva di Ligonchio il comune più ricco e industrializzato della provincia. In seguito lo sviluppo tecnologico ha mantenuto efficiente e competitivo quell'impianto bellissimo, ma non ha potuto sostenere il suo indotto sociale: lavoro, occupazione, reddito e socialità si sono sempre più ridotti a Ligonchio.
Il 10 luglio 2010 la Centrale Enel raddoppia. Non la potenza elettrica che continua tal quale, ma la potenza di innovazione sociale e culturale che si rilancia e si accinge, come negli anni '20, a lasciare un segno nell'intero Appennino. L'Atelier “di Reggio Children” si inaugura puntualmente come da programma del Parco Nazionale. Si conclude con successo la corsa di poco più di due anni per concepirlo, finanziarlo e realizzarlo da parte di architetti, artigiani, atelieristi, pedagogisti, amministratori e degli stessi cittadini di Ligonchio, che hanno dato vita ad una associazione ad hoc. Si apre la fase ancora più importante della gestione. L'Atelier non è un'opera pubblica muraria e immobile. E' attività continua e continuativa. Dovrà sempre guadagnarsi il “pane quotidiano”, prova difficile perché deve far leva su qualità, ricerca, professionalità e passione. Dovrà essere capace - per usare lo slogan della nostra Confindustria - di “competere con le idee”.
L'inaugurazione non sarà però solo la cerimonia per rappresentare tutto questo. La presenza di quaranta educatori e studiosi provenienti - con la Summer School di Reggio Children - da tutto il mondo, fa di questa giornata una sorta di 'esame di ammissione' dell'Atelier di Ligonchio in un circuito di assoluta importanza e di enorme potenzialità per il futuro del crinale dell'Appennino”.
Fausto Giovanelli, (presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano)