Home Cronaca “Preoccupati per la discarica di Poiatica”

“Preoccupati per la discarica di Poiatica”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Domenica 27 giugno le guardie ecologiche di Legambiente rilevavano un versamento di percolato nel fiume Secchia proveniente dalla discarica di Poiatica. In riferimento a questo, come comitato, teniamo a ribadire la nostra preoccupazione come più volte manifestato alle assemblee pubbliche da noi organizzate, e ciò nonostante le rassicurazioni da parte di Enia, Usl, Arpa ed amministrazioni comunali.

Già da tempo i membri di questo comitato sollevavano dubbi e ribadivano la necessità di controlli più frequenti ed approfonditi, manifestando poca fiducia in coloro avrebbero dovuto controllare in modo sicuro ogni problematica di possibile derivazione dalla discarica in questione. Negli ultimi due anni la discarica di Poiatica oltre ad accogliere i rifiuti per i quali era stata progettata, nonché il percolato da essi prodotto, riceve i rifiuti provenienti dalla discarica di San Ruffino, chiusa a fine 2008, con relativo aumento di percolato prodotto da questi. Ci chiediamo se sono state adeguate le vasche di contenimento di questo liquido altamente inquinante e pericoloso, se l’intera struttura ha il personale ed i mezzi per far fronte a questo considerevole aumento e quale impatto può avere questa situazione in un’area prevalentemente agricola.

Il comitato “EcologicaMente” sta formandosi ed contemporaneamente ingrandendosi poiché in molte persone, tra cui tanti giovani è forte l’esigenza di tutelare l’ambiente ed il territorio nel quale vogliono continuare a vivere. La stessa preoccupazione la esprimiamo nei confronti del nuovo progetto di Enìa: la costruzione di un impianto a biomassa nella zona di Fora di Cavola, nel comune di Toano, ai piedi del Parco nazionale e in prossimità di due corsi d’acqua, Secchiello e Secchia, gia devastati da insediamenti industriali. Che cosa sia una centrale a biomassa ce lo siamo chiesto in tanti... Cosa potrebbe diventare ce lo stiamo chiedendo noi che viviamo qui anche in considerazione della poca distanza tra quest’ultima e la discarica di Poiatica; considerando che il CDR (combustibile da rifiuti) con un minimo trattamento viene classificato biomassa e può addirittura rientrare negli incentivi CP6 e Certificati Verdi, crediamo che come minimo ci si debba preoccupare...

(Lorena Lugari, presidente Comitato EcologicaMente, Toano, tel. 338 1354919)