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1700 corridori invadono la Pietra e Castelnovo ne’ Monti

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“Bismantova, emblema di pietra. Da vivere e non da vietare”

Domenica 27 giugno prende corpo, con partenza alle ore 9 dal Centro Coni, la X edizione del Giro della Pietra di Bismantova, organizzato dall’Atletica Castelnovo Monti. Due corse podistiche, una competitiva con 500 iscritti e una non competitiva con corsa nella quale si sfideranno 1200 corridori provenienti da tutta Italia. E’ un evento di rilievo che pone sotto i riflettori questo emblema del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano che indirizza, per l’occasione, questa lettera aperta, su strategie e obiettivi, a corridori e media chiamati a viverla per un giorno.

“La Pietra di Bismantova è un altare grandioso, arenaria grigia dalle pareti verticali e a strapiombo, appoggiata su argille e marne ricoperta dal verde di foraggere e di boschi. ‘La Pietra’ scolpisce e caratterizza il medio Appennino, tra le valli del secchia e dell’Enza, conferendogli un profilo inconfondibile. Da pochi anni inserita, non senza contrasti, nel Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, la Pietra di Bismantova è oggi ancora e soprattutto un’evidenza e un’eccellenza del paesaggio. E’ stata da sempre un luogo naturale di agricoltura, fienagione e taglio di bosco e, tutt’ora, l’attività agricola, specializzata in Parmigiano Reggiano, la investe e la circonda tutto attorno. Sull’anello viario che la circonda, si trovano le latterie di Carnola, Maro e Casale di Bismantova; poco più in largo, le latterie di Garfagnolo, Cagnola, Minozzo, Madonna della Pietra di Bismantova e Fornacione completano un distretto del Parmigiano Reggiano tra i più densi e più capaci di esprimere il legame tra prodotto e paesaggio e tra i più ricchi di vocazione al turismo rurale. In tempi più antichi, è stata anche sede di insediamenti protovillanoviani ed etruschi, con riferimento a campo Pianelli, le cui testimonianze sono raccolte nei Musei Civici di Reggio Emilia. E’ stata sede di un castello canossano, un tempo collocato sul ciglio nord-est, di cui, dopo i crolli del versante verso la sassaia, rimangono solo le tracce parziali delle fondamenta. La Pietra di Bismantova è stata oggetto della poesia di Dante e dell’attenzione di tanti poeti, letterati e artisti. Fino a pochi anni fa, è stata riconosciuta come luogo di religione e spiritualità, eremo benedettino e di culto della Madonna di Bismantova, e fatta oggetto di pellegrinaggi un tempo a piedi scalzi e, più recentemente, in auto, ma non con minore devozione. E’ stata resa più accessibile a tutti dopo la realizzazione, di circa mezzo secolo fa, della strada asfaltata di accesso e del piazzale Dante, proprio sotto al Santuario. La Pietra di Bismantova è diventata negli ultimi cinquant’anni un luogo cult degli alpinismi classici e dell’arrampicata sportiva. E’ una meta frequentatissima di turismo, visite e scampagnate, in particolare, nei giorni festivi. L’anello stradale che la circonda alla base, percorso della gara podistica odierna, è sempre più riconosciuto e frequentato come teatro ideale per passeggiate ed esercizio fisico, immerso in una natura che offre diverse emozioni, nelle diverse stagioni.
Il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, chiamato a concorrere alla tutela e alla valorizzazione di Bismantova, sta elaborando le linee della sua gestione. Si attende, entro l’estate, il decreto del presidente della Repubblica, che metterà in collegamento l’area Bismantova con il perimetro del Parco. L’Ente ha definito un primo approccio ai delicati compiti di tutela e valorizzazione di quest’area, individuando alcune linee guida:
• la Pietra va conservata come una montagna, vissuta e da vivere anche nella naturalità che gli è propria e nell’equilibrio degli usi tradizionali (agricolo, turistico, alpinistico, religioso e culturale), così da non trasformarla in un parco giardino pubblico, in un museo, in una palestra o, comunque, in un qualche cosa che ne impoverisca l’insieme di valori naturali e paesaggistici;
• l’azione di conservazione, piuttosto che di divieti e regole rigide, deve fondarsi, prima di tutto, sulla conoscenza diffusa e d’insieme dei valori che si condensano attorno a Bismantova, da parte di residenti e visitatori. A tale scopo, dal prossimo autunno, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, sarà installata una segnaletica adeguata e d’insieme;
• dopo un’azione pilota prima nel 2009, si lavorerà a contenere l’espansione incontrollata del verde e del bosco, non più tagliato come oggi per l’utilizzo di legna, per evitare che la roccia, la rupe, gli spazi aperti e le vedute vengano coperti da una vegetazione soffocante e uniforme;
• saranno messi in evidenza tutti i percorsi di accesso ed esplorazione (e non solo quello principale dal piazzale alla sommità), ivi compresi quelli alla base della rupe in tutti i versanti, quelli del versante castelnovese, quelli nella zona più ampia fino all’area dei Gessi Triassici, e lo stesso circuito stradale che collegha i borghi e le latterie;
• sarà realizzato un Centro Visita del Parco Nazionale presso l’agriturismo Il Ginepro;
• è stato organizzato e attrezzato il Percorso cardioprotetto tra Carnola e Ginepreto, in collaborazione con l’associazione Il Cuore della Montagna;
• è già in funzione un Punto Info del Parco Nazionale, dotato di un touch screen ricco di immagini e informazioni, collocato nel rifugio a fianco del Santuario;
• la corsa attorno alla Pietra di Bismantova è e sarà una manifestazione sportiva, ma anche promozionale, turistica e culturale.
Il nostro grazie sentito ai partecipanti e agli organizzatori del X Giro della Pietra di Bismantova, a Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia”.

Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano