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“Comunque vada sarà un successo”. Infatti

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La filosofia olimpica del primo allenatore del Razzo, Marcellino Marchi, si è rivelata ancora una volta vincente: ‘comunque vada sarà un successo’. Giuliano Razzoli, unica medaglia d’oro nello sci azzurro alla Olimpiade di Vancouver, si è aggiudicato il prestigioso Trofeo CIO 2010 “Sport, fonte di ispirazione per i giovani”. “Giuliano ha dato grandi gioie e riempito d’orgoglio l’Italia – ha affermato Gianni Petrucci, presidente del Coni, nel consegnare, stamane venerdì 25 giugno, il premio nel corso del Consiglio nazionale del Coni presso la sede del Foro italico a Roma -. Il nostro grazie al campione per il positivo comportamento tenuto durante e dopo la vittoria olimpica, vero esempio per i giovani. A Razzoli l’affetto di tutto il Consiglio nazionale e dello sport italiano”. La premiazione è andata in scena mentre in Sudafrica i riflettori dei media sono accessi sul mondo del calcio e a poche settimane dai Giochi Olimpici della Gioventù, a Singapore, mentre a Razzolo di Villa Minozzo, dove il campione vive, è giunta poche ore dopo la festa che ha chiamato i gota dello sci azzurro.
“E’ un anno per me straordinario – spiega Giuliano Razzoli per un giorno in giacca e cravatta – sono onorato e fiero nel ricevere questo premio: simboleggia un obiettivo che avevo, oltre a quelli sportivi, di essere d’esempio e insegnamento per i giovani, perché noi atleti abbiamo grandi responsabilità verso di loro”.
A chi dedichi questo riconoscimento?
“Proprio ai giovani, affinché possano raggiungere i propri obiettivi nei percorsi della vita, con impegno e passione. Un grazie particolare, anche, al Cio e al Consiglio del Coni, che ha proposto la mia candidatura”.
Stai già incontrando gli studenti nelle scuole. Quale è il messaggio che porti loro?
“Di insistere, certamente, nel perseguire le proprie scelte. Ma con la consapevolezza che è già un successo praticare lo sport: non è necessario sempre vincere”.
Il rinomato Trofeo CIO è stato istituito nel 1985, e sono molteplici i temi con i quali premia le personalità distintesi nel mondo dello sport. E’ messo a disposizione dei Comitati Olimpici per identificare e selezionare uno sportivo, personaggio o organizzazione ritenuto meritorio del Trofeo. Il tema scelto quest’anno, lo “Sport - Fonte d’ispirazione per i Giovani”, è stato voluto dal CIO per premiare una persona o un’organizzazione che funga da esempio, modello o ispirazione per i giovani ma anche per coinvolgere sempre più i Comitati Olimpici nella promozione delle attività sportive educative e culturali verso i campioni del domani.
Tra le persone che hanno ricevuto il Trofeo CIO Angela Merkel, cancelliere tedesco, premiata nel 2007 con il Trofeo “Sport e Promozione dell’Olimpismo”, e, nel 2009, Ettore Torri, procuratore Capo dell’antidoping, col trofeo “Sport e Lotta contro il Doping”.

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LA SCHEDA / GIULIANO RAZZOLI

Il campione col sorriso

Giuliano Razzoli nasce il 18 dicembre 1984 a Castelnovo ne’ Monti, nell’Appennino Reggiano. Alto 182 cm, peso forma di 92 kg, vive tuttora a Razzolo di Villa Minozzo. Inizia a sciare all’età di 4 anni sotto la guida del padre Antonio maestro di sci nella scuola di Febbio di Villa Minozzo, che lascerà subito per dedicarsi interamente al figlio. Ha due sorelle: Margherita di 33 anni e Giordana 34 anni sposata a Gaetano (presidente del Razzo fan club). La madre Tiziana, pittrice, è sua fan dalla prima ora.
Nel 1996/97 Razzoli esplode vincendo quasi tutti i giganti e molti slalom nelle giovanili di sci. Il 1999/2000 è l’anno delle prime difficoltà fisiche: solo speciali scarponi modificati artigianalmente gli consentono di gareggiare. Nel 2000/01 i dolori alla schiena gli impongono di seguire le lezioni scolastiche in ginocchio o in piedi appoggiato al muro. L’incontro con gli esperti giusti gli consente di rilanciarsi. Nel 2004/05 partecipa alle prime gare di Coppa Europa. L’anno dopo a Santa Caterina Valfurva vince i Campionati Italiani Assoluti di Slalom. Passa di diritto dalla Nazionale C alla A. Nel 2006/2007 l’esordio in Coppa del Mondo il 18 dicembre 2006 (e cinque podi l’anno successivo in Coppa Europa). Il 6 gennaio 2009 in Coppa del Mondo sulle nevi di Zagabria il primo podio in carriera. Due vittorie, anche, nello slalom in Coppa Europa a Monte Pora e a Nova Ponente. Il 6 gennaio 2010, stagione dei quattro podi in Coppa del Mondo, prima vittoria a Zagabria. Il 27 febbraio 2010 ha vinto la medaglia d’oro a Vancouver in slalom, precedendo Ivica Kostelic e André Myhrer. Con questo risultato l'alloro di campione olimpico in slalom è tornato in Italia ventidue anni dopo l'oro di Alberto Tomba a Calgary 1988.
Le sue passioni sono il collezionare vini, la buona cucina (specialmente quella di mamma Tiziana), leggere romanzi d’avventura. Nel poco tempo libero adora restare a casa con la famiglia per rigenerare le batterie o stare in compagnia tra amici. Si allena sulle piste, in bici e a ‘a secco’ con il preparatore atletico, esercizi in palestra e piscina.

1 COMMENT

  1. Evviva
    Questo è un vero campione. Dare se stessi senza tanti “intingoli” dorati, con persone che amano, ma non sbavano, senza i contorni e i lustrini troppo luccicanti tanto da far perdere di vista il vero obiettivo: il tentare di continuare a dare il meglio di sè e tutto sempre con un gran bel sorriso. Bravo, bravo, bravo.

    (Graziella Salterini)