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Ligonchio: “In estate ufficio postale chiuso due giorni a settimana”. Risponde il sindaco Giorgio Pregheffi. Nuovo intervento di Franco Baccini

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Che la nostra montagna goda di poche possibilità di sviluppo oramai è un fatto acclarato. Che le chiacchiere pre-elettorali e le vane promesse di impegno da parte di tanti siano aria fritta oramai in molti stanno rendendosene conto. Una delle ultime perle di disinteresse nei confronti dei cittadini la registriamo a Ligonchio, dove l'Amministrazione comunale ha avallato, deduco, senza problemi il fatto che l'ufficio postale rimanga chiuso per due giorni alla settimana nel periodo estivo. Sulle prime, può apparire una cosa di poco conto, ma se riflettiamo un po' ci rendiamo conto che a Ligonchio l'ufficio postale è un punto di riferimento importante per i cittadini e nel periodo estivo per quel po' di turisti che arrivano quassù, un servizio permanente non sarebbe poi tanto male... La decisione presa può avere molte motivazioni, a me sconosciute, ed appunto a me come a tutti gli abitanti non è dato di sapere il perchè di tale scelta.

Il mio è un rammarico ovviamente come cittadino e come fruitore di un servizio, ma la tristezza della decisione è racchiusa nel consolidato "vizio" di non rendere edotti i cittadini delle decisioni prese dagli amministratori che valutano l'importanza delle cose a propria misura. Certo che abitare a Reggio la chiusura dell'ufficio postale di Ligonchio per due giorni la settimana non sconvolge l'esistenza, ma per un anziano dei nostri posti anche un piccolo sasso sulla strada può rappresentare un masso enorme. La risposta alle mie rimostranze so già quale sarà, un copia-incolla di frasi e motivazioni che i mestieranti della politica usano a piene mani del tipo "queste sono affermazioni strumentali ed attacchi pieni di demagogia"... No, assolutamente, nulla di tutto questo e di queste belle parole insensate, ma semplicemente un perche? Al quale come cittadino pretendo una semplice risposta... anche in dialetto...
Cordiali saluti.

(Franco Baccini, consigliere di minoranza del Comune di Ligonchio)

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A stretto giro la risposta del Sindaco Giorgio Pregheffi

Conosco Baccini da anni e ho sempre apprezzato la sua correttezza, per questo lo stile (o forse sarebbe meglio dire la mancanza di stile) che usa per attaccarci sulla questione delle Poste non è da lui. Partiamo da un dato di fatto: la Direzione Provinciale delle Poste ha deciso che dal 18 giugno l'Ufficio Postale di Ligonchio debba restare chiuso due volte alla settimana.
Prima di tutto, ricostruisco la vicenda.
Ho ricevuto la comunicazione due settimane fa, ove si diceva che la rimodulazione dell'orario era decisa "per adeguare l'offerta dei servizi alla domanda".
Ho immediatamente inviato una raccomandata (inoltrata anche via fax), lamentandomi che fossi messo di fronte al fatto compiuto, senza aver potuto concertare eventuali riduzioni, ed evidenziando la contraddizione dell'argomentazione all'origine della decisione, visto che la logica imponeva semmai l'ampliamento della fascia oraria per adeguarsi alla crescente domanda durante il periodo estivo.
Ho chiesto un incontro per fare le mie controproposte e confidavo di scongiurare l'attuazione della decisione, visto che "la Clientela non era stata adeguatamente informata" come si prometteva nella lettera.
Il Direttore delle Poste mi ha chiamato e ha dato la sua disponibilità per incontrarmi, promettendomi di tenere in sospeso la situazione, poi però nella settimana successiva non si è fatto trovare e dall'oggi al domani è scattata la chiusura: è chiaro che non c'è stato nessun avallo da parte dell'Amministrazione, anzi.
Ho richiamato sollecitando l'incontro che ora mi è stato promesso per domani.
La mia proposta è di tenere aperto tutti i giorni l'Ufficio eventualmente riducendo gli orari, considerato che la scure dei tagli si è abbattuta anche sulle Poste e pensare di salvaguardare la situazione attuale è illusorio.
Dopo avere esposto i fatti, scendo sul piano personale: nella nota di Baccini, si dice testualmente, chiamandomi in causa pesantemente e senza girarci intorno, che per chi abita a Reggio: "la chiusura dell'Ufficio postale di Ligonchio non sconvolge l'esistenza".
Lo trovo gravemente offensivo: la ricostruzione del "misfatto" testimonia che ho fatto il possibile per fermare questo scellerato disegno.
Forse Baccini, che ha frequentazioni politiche diverse dalle mie, più vicine al governo centrale, potrebbe dare un contributo, invece di fare polemica. E lo dico senza quell'ironia, che lui ha usato in grande quantità, solo per screditare l'Amministrazione e la mia persona.
Non mi interessa scendere sul terreno della demagogia, ma preferisco quello del buon senso.
Pensaci Franco: la rabbia che provi è la stessa mia, la voglia di fare ogni sforzo per cancellare l'assurda decisione delle Poste è la stessa e allora non sarebbe meglio coalizzarsi?

(Giorgio Pregheffi, sindaco di Ligonchio)

1 COMMENT


  1. Caro Giorgio, colgo l’occasione per puntualizzare alcune cose sulla tua risposta. Il mio innanzitutto non è un attacco a te come Giorgio Pregreffi, che reputo una persona degna di stima, ma faccio solo una considerazione rafforzata dalle tue risposte. Come SINDACO non pensi che in due settimane, o se preferisci quattordici giorni, da quando hai ricevuto la comunicazione della chiusura dell’ufficio postale per due giorni settimanali, e ripeto come SINDACO, non pensi che avresti potuto dare comunicazione anche ai cittadini e alla minoranza alla quale ora con buon senso chiedi coalizione? In fondo Ligonchio non ha una vastità territoriale come Pechino ed il contatto è semplice… anche per telefono se si vuole… Insieme per il bene della collettività poter operare al di là di schieramenti politici a me va benissimo. Oramai, vedi, Giorgio il fatto che io possa essere vicino al governo centrale conta tanto come il fatto che tu sia vicino a quello regionale, cioè niente!! Se vuoi ti faccio un esempio più chiaro: sarebbe come se andando a fare rifornimento all’auto dicessi al gestore dell’impianto che tifo Inter ed essendo Moratti petroliere mi aspettassi il pieno gratis. Tante mie pie illusioni di essere considerati con dignità dai politici “di alto livello”, noi del crinale, sono svanite da un po’…

    (Franco Baccini)