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Querelle “Talada-Maggiani” / “Lo invitiamo a tornare qui, così potrà cancellare i suoi brutti ricordi”

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Il caso "Talada-Maggiani" ha fatto versare parecchio inchiostro - e contemporaneamente "gettato un ponte" tra Emilia e Liguria. Pubblichiamo di seguito la lettera inviata da Giovanni Bianchi, di origini ligonchiesi, oggi taladese ma per tanto tempo cittadino di Genova, alla redazione del quotidiano "Il secolo XIX.

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Spett.le redazione del "Secolo XIX" di Genova, sono Giovanni Bianchi, nato a Ligonchio il 20/10/43, cittadino genovese sino all’età di vent'anni ed oggi residente in via Casale di Busana, piccolissima frazione della parrocchia di Talada. Motivo di questa lettera è in riferimento all’articolo “Il pittore nato tra vacche e letame” di Maurizio Maggiani. E’ probabile che a Genova non siano arrivate le numerose “proteste” che ha sollevato nella nostra montagna l’articolo riportato da Redacon, giornale multimediale di Castelnovo ne’ Monti. Personalmente non ho voluto partecipare alla generale rivolta contro il Sig. Maggiani ma non ho potuto esimermi da rilasciare una mia interpretazione su richiesta del giornalista del Resto del Carlino, quotidiano di Reggio Emilia.

Tutto ciò premesso, quello che maggiormente mi ha amareggiato è il “brutto ricordo” che il sig. Maggiani ha di Talada. Come vicepresidente della pro loco di Talada, alla quale aderiscono, come soci, il 95% delle famiglie della frazione di Talada (circa 200 abitanti), vorremmo invitare il Sig. Maggiani ad una ulteriore visita nel nostro piccolo paese nella speranza che la nostra ospitalità possa cancellare i suoi brutti ricordi di Talada.

Sono oltre 10 anni che l’operato prima della Polisportiva Talada poi della pro loco (metodo di associazione che consente di operare in qualsiasi ramo: sportivo, sociale, culturale, ecc.) ha creato un apprezzamento generalizzato delle proprie iniziative (non solo nei comuni della nostra montagna) bensì da parte dei numerosi turisti che hanno partecipato, negli anni, alle nostre feste. Vorrei citare che solo due settimane fa (il 6 giugno) abbiamo organizzato la XXI edizione della Rassegna diocesana delle corali parrocchiali di Reggio Emilia con oltre 600 ospiti (per un paese di 200 anime non è poco) e tutt’oggi continuano ad arrivare plausi sull’organizzazione e l’ospitalità.

Ciò che chiedo a codesta redazione è di farsi portavoce nei confronti del Sig. Maggiani affinché si possa realizzare questa auspicata “riconciliazione”; ma soprattutto perché possa avere un’occasione di modificare il “suo ricordo” di Talada.

Grazie per la Vostra gentilezza.
Cordiali saluti.

(Giovanni Bianchi)

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1 COMMENT

  1. Riconciliazione con Maggiani
    Esprimo qui solo un mio parere, ovvio. Maggiani non è arrabbiato con Talada. Il suo è il ricordo di un bambino che lì non ci voleva andare e che, anche se ci stava bene di salute fisica, ci stava male psicologicamente. Lui allora era piccolo, forse si sentiva inerme, e tutto, mucche e contorni, gli appariva gigantesco e così lo ricorda. Nella mia mente c’era il ricordo di un grande orto e giardino, in altri luoghi, grandissimo. Rivisto da adulta l’orto era delle mie dimensioni del momento. Io ho sofferto Milano che mi aveva strappato da un’altra città. Ma non posso insultare Milano, là mi ci avevano portata i miei genitori. Nulla toglie che poi, solo per lavoro, essendo quello un luogo che dovevo attraversare nelle periferie una volta la settimana io lo facessi con fatica. Perchè invitare qualcuno, in questo caso Maggiani, a fare qualcosa che certamente non farebbe volentieri, anche perchè, diciamolo chiaramente, ha ricevuto dagli abitanti di Talada dei solidi insulti, giustamente motivati. Come lo accoglierebbero coloro che l’hanno insultato, si potrebbe essere certi della benevolenza di questi abitanti vedendoselo arrivare lì? Per essere certi che nessuno “si fa male” non è necessario ufficializzare un incontro Maggiani/Talada. Se lo scrittore ne avrà voglia, lo farà privatamente e dopo, allora, pubblicherà forse le sue cambiate impressioni. Ripeto: questo è solo un mio parere personale.

    (Graziella Salterini)