“'Polemica strumentale e pretestuosa', tuonava il sindaco Marconi con un articolo sugli organi di informazione locale, il 18 dicembre 2009, riguardante la scandalosa situazione del campo da calcio di Felina, chiuso, lo ricordiamo, dall'agosto 2007. 'Nel giro di un mese l’impianto sarà aperto...', continuava lo stesso Marconi, stizzito nei confronti dei consiglieri di minoranza del gruppo 'Persone e montagna', colpevoli ai suoi occhi di aver portato alla luce una situazione che strideva un po’ con il famoso slogan tanto sbandierato da questa amministrazione 'Un paese per lo sport'”. Così inizia un intervento firmato da Federico Tamburini e Mario Attolini, il primo capogruppo e il secondo consigliere appunto di "Persone e montagna" nell'assemblea civica di Castelnovo ne' Monti.
I quali proseguono: "Ebbene, sono passati sei mesi e il campo sportivo di Felina è ancora un cantiere e i tempi per la riapertura sono ancora nebulosi e misteriosi per i felinesi e per la stragrande maggioranza degli appassionati sportivi. La situazione però, se possibile, è addirittura peggiorata: a febbraio l'assessore Ruffini, incontrando alcune società di calcio amatoriale e i rappresentanti del 'Progetto montagna', ha chiesto sacrifici non indifferenti ai dirigenti di queste compagini e il campo da calcio di Gatta è stato chiuso per consentire i lavori di messa a norma dell'impianto che avrebbero permesso alla locale società di calcio di disputare il Torneo della montagna sul proprio terreno. Visto anche i rapporti di stima tra la Polisportiva Gatta e le altre società sportive è stato condiviso un percorso di rinunce con forti ripercussioni dal punto di vista organizzativo ed economico. In particolare, due squadre che giocavano le partite in casa sul campo in riva al Secchia, hanno dovuto terminare i loro campionati al Centro Coni di Castelnovo con oneri per l’affitto dell’impianto quasi triplicati. A questo proposito, l’assessore promise, a parole, che sarebbe intervenuto colmando le maggiori spese con un contributo da parte dell'Amministrazione comunale. Auspichiamo che sia di parola. Altre società sono migrate in pianura con evidenti e facilmente immaginabili difficoltà".
"Per non tacere il fatto poi del campo di Villaberza che è quest’anno impraticabile e sul quale è sceso un impenetrabile silenzio per scelte che coinvolgono anche l’assessore allo sport e per il quale non è alle viste alcuna soluzione. Ora dopo il danno, la beffa... Considerati tutti gli impegni presi a suo tempo dall'assessore e dall'Amministrazione sembra che, nonostante i lavori siano quasi ultimati, i vari permessi ed autorizzazioni necessari ad ospitare il pubblico in partite ufficiali non siano pervenuti per consentire la disputa delle partite del Torneo della montagna sul campo di Gatta".
"In conclusione ricordiamo che il campo di Felina è chiuso da 1.000 (mille) giorni e niente Torneo della montagna e Gatta non è disponibile e quindi niente Torneo della montagna. Per consolarci rimane la certezza del Centro Coni dove si disputerà la finale con grande gioia dei castelnovesi".
"Crediamo sia ingeneroso ed offensivo dell'intelligenza delle persone attribuire il disastro che riguarda l'assetto degli impianti sportivi comunali alla solita favola della lentezza dell'italica burocrazia e dobbiamo chiedere a chi ne gestisce la responsabilità di risponderne in prima persona. Riportiamo, per amor di verità, le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'assessore Ruffini il 24.11.2009 (tratte da questo stesso sito): ”Credo sia assolutamente irrealistico parlare di una situazione di collasso (si parla degli impianti sportivi comunali): siamo in una fase di interventi per rendere gli impianti più adeguati alle necessità degli utenti e ciò è facilmente dimostrabile. Ricordo infatti che solo sugli impianti dedicati al calcio sono in corso investimenti per un importo complessivo di oltre 500mila euro e che nel 2010 ne sono in programma altri per un pari importo. Permane quindi la ferma volontà dell'Amministrazione di investire per favorire la pratica sportiva, agonistica e non”.
"Alla luce della situazione attuale - scrivono ancora i consiglieri - è d'obbligo chiedere all'assessore dove sono finiti gli stanziamenti del 2009 e che cosa si è fatto dei 500.000,00 euro per il 2010! Le dimissioni dell'assessore dello sport costituiscono a questo punto una scelta obbligata, un atto dovuto a testimonianza del senso di responsabilità che siamo sicuri non difettare all'assessore Ruffini, che ha gestito per anni 6 (sei) questo assessorato con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti ma con un mai negato senso delle istituzioni".
Concordo pienamente
Vorrei ricordare come luce sui fatti era stata già portata dal consigliere Tommaso Manfredi della lista “Castelnovo libera” con un’interpellanza comunale. Non è possibile per le nostre tante squadre amatoriali dover sempre trasferirsi a Villaberza, Gatta, Marola ecc… per giocare!
(Alessio Zanni)
Castelnovo un paese per lo sport?
Mah…
(Fabio Bizzarri)
Paese per lo sport
Paese per lo sport???? Slow???? Col cavolo… E’ un paese per il cemento…
(Commento firmato)
Ma mi faccia il piacere!!
Castelnovo un paese per lo sport?? Come direbbe Totò… ma mi faccia il piacere!!!!
(M.G.)
Un Invito al Sig. Ruffini
Signor Ruffini, nonchè assessore allo sport del Comune di Castelnovo ne’ Monti, la invito da umile cittadino a riflettere sui 6 anni di assessorato su cosa ha fatto di utile per gli impianti sportivi del comune e prendere la decisione definitiva di dimettersi ammettendo il fallimento.
(Mario Cecchi)
Un paese dello sport!!!!!!!
Prima deve succedere sempre il fatto, prima di mettere a posto gli impianti, ma poi ci vogliono tanti anni per riuscire a completarli. Tanto quando ti chiedono per le elezioni i voti ci sono tante promesse.
Che schifo, gente che non va votata, ci vogliono i fatti, non solo parole.
(Commento firmato)
Che fine ha fatto…
Che fine ha fatto il campo sintetico al boccio? Lo costruivano i privati senza spese per il Comune!!! Mah… chi lo sa?
(Mariastella Giorgini)
Nessuno ha mai parlato solo di privati per la realizzazione del campo da calcio in sintetico. Magari! Si prevede un bando pubblico di concessione-costruzione-gestione del nuovo impianto sportivo, che tuteli anche le societa sportive che attualmente utilizzano il vecchio impianto. Purtroppo stiamo ancora aspettando il decreto del ministro dell’economia che confermi il contributo ottenuto dalla senatrice Pignedoli in commissione al Senato. Nel Consiglio comunale di luglio porteremo la variazione al piano delle opere pubbliche per utilizzare il contributo dello Stato sopraricordato e si partirà con l’iter previsto per la realizzazione dell’impianto.
(Gian Luca Marconi, sindaco)
Sto con Paolo Ruffini
Castelnovo ne’ Monti ha un’ottima impiantistica per moltissimi sport, molte attività sportive e un convinto e continuo sforzo in questo campo di assessore, sindaco, gruppi e privati anche con ricadute sul turismo. Da vecchio multisportivo amatore posso dire che si può sempre fare meglio, ma davvero non ha senso voler delegittimare chi opera con impegno e con evidenti buoni risultati. Se qualcosa non va si critichi nel merito e si pretendano correzioni piuttosto che fare azioni teatrali con poco costrutto come richieste di dimissioni. Le possibilità di fare tanti sport con impianti e senza è obiettivamente una delle eccellenze del nostro Appennino in tutti i comuni, Castelnovo compreso.
Cordialmente, con rispetto per tutte le critiche…
(Fausto Giovanelli)
Giovanelli faccia l’elenco dei campi da calcio
Chiedo a Fausto Giovanelli di fare l’elenco dei campi da calcio del comune di Castelnovo ne’ Monti e il relativo stato alla data odierna. Si renderà conto che è quel merito al quale nessun amministratore risponde direttamente che sta alla base della legittima richiesta di dimissioni.
Cordialmente.
(Federico Tamburini)
Sto con Paolo Ruffini. Tutto si può dire di Castelnovo ne’ Monti e degli altri comuni dell’Appennino, ma non che manchi l’impiantistica sportiva. L’impegno delle amministrazioni e delle società amatoriali e non in Appennino ha fatto sì che gli sport e la loro strumentazione pratica siano tra le eccellenze del nostro territorio. Non si può non vedere lo sforzo e l’impegno finanziario e personale dell’assessore Ruffini e della giunta di Castelnovo ne’ Monti su questo punto. Come Parco nazionale possiamo dire e testimoniare che la parte che concerne l’impiantistica sportiva è uno degli elementi di attrazione del territorio, che comincia ad avere moderne e concrete ricadute turistiche. Certo, si può sempre fare meglio, e le critiche di merito su questo o quel punto, di inefficienza o di ritardo, possono essere fondate, e, qualora lo siano, sono le benvenute, ma non è giusto tentare di delegittimare un assessore o un’amministrazione, anche solo per “fare teatro”, su un tema che è oggetto di impegno e risultati. Direi le stessissime cose se si trattasse di amministratori e di voci critiche di opposti attori politici. L’Appennino, purtroppo, classe dirigente e cittadinanza, non esprime la stessa attenzione in altri campi, almeno parimenti importanti, come, ad esempio, l’impegno della cultura, per eccellenza, qualità e diffusione che sa esprimere lo sport; perciò, senza rinunciare alle critiche e al confronto, cerchiamo di avere misura, anche per non fare torto, in definitiva, a noi stessi.
(Fausto Giovanelli)
Un paese per lo sport?!
Il campo sportivo di Felina è inutilizzabile, quello della Gatta idem. A Castelnovo non esiste un campo da basket all’aperto (quello della Pieve appartiene alla Parrocchia), non ci sono piste pedonali e ciclabili nemmeno nei più “famosi” giri che le persone fanno per mantenersi in forma: periplo della Pietra e giro di Frascaro, per citarne 2… Abbiamo 2 pinete inutilizzate dal punto di vista sportivo che andrebbero valorizzate (monte Forco e monte Castello). Non esiste un noleggio bici e mountain bike per i turisti e c’è un solo sentiero tracciato per le mountain bike (in comune di Busana), mentre sull’Appennino modenese ci sono 375 km. Spazi per migliorare ce ne sono, eccome!
(Giuliano Rossi)
Domanda
Visto che il campo di Felina è stato inutilizzato per più di 1000 giorni e ancora adesso non è utilizzato per le precarie condizioni del tappeto, e che NON credo che il mancato utilizzo, a differenza dell’incuria, rovini il tappeto erboso, vorrei sapere chi doveva fare la manutenzione che ovviamente, visto lo stato del campo, non è stata effettuata??
(Commento firmato)