Giovanni Lindo Ferretti, figlio della montagna reggiana, quella “profonda”, di un crinale che lascia assaporare tante emozioni quanto è viabilisticamente dimenticato da tutti, da mettersi le mani nei capelli, è sempre al centro dell’attenzione. Dopo la recente uscita del suo libro Bella gente d’Appennino, infatti, giunge ora un riconoscimento da uno grandi della musica italiana. Nientemeno che Franco Battiato. Il suo ultimo album, infatti, uscito non più di qualche giorno fa, è un omaggio all’artista nostrano di Cerreto Alpi.
Ferretti ha dichiarato ad un giornale (Il Fatto, 2 giugno 2010): “Il progetto del cantante siciliano un onore, una sorpresa e un regalo incredibili”. E ha promosso il lavoro di Battiato (il quale gli ha detto di considerarlo “così intelligente che anche quando diceva cose scomode non infastidiva”): “Alcune cose sono state fatte fiorire”. I due cantautori, pur nelle loro differenze, si stimano e “dettano” anche fuori dall’ambito musicale. A conferma che grandi teste volano sopra tante diversità, che, a quel livello, diventano anzi arricchimento reciproco. Una lezione.
Anche l’Appennino reggiano ringrazia.