L’aveva appoggiato nella corsa a sindaco di Busana, ma ora lo scarica. I protagonisti della vicenda sono Marino Friggeri, esponente Udc dell’Appennino, e Bruno Tozzi, candidato a diventare primo cittadino di Busana alle scorse amministrative del 2009 ed attualmente capogruppo della minoranza di questo comune e anche della Comunità montana. Non solo: Friggeri attacca anche il consigliere Fabio Filippi, "reo", a suo dire, di proporre improbabili nuovi assessorati regionali.
Tutti insieme appassionatamente nella grande famiglia del Pdl fino a non molto tempo fa, ora è tempo di presa di distanze. Tensioni nella maggioranza a Roma, tensioni nella minoranza in periferia; sempre di centrodestra si parla.
Tutto nasce da uno scambio relativo ad una notizia, pubblicata anche dal nostro sito, relativa alla richiesta del consigliere Filippi di istituire in Regione un assessorato nuovo di zecca, espressamente dedicato alla montagna (qui si trova la prima replica di Tozzi). Tozzi ha commentato in modo positivo. Friggeri non è invece sembrato molto d’accordo. Tanto che scrive: “Ho letto le argomentazioni del capogruppo Pdl in Comunità montana Bruno Tozzi e ritengo sia giunto il momento di prendere definitivamente le distanze dalla coalizione che un anno fa ha sostenuto la sua candidatura a sindaco di Busana”. Senza mezzi termini: una candidatura “sbagliata e fallimentare”.
“L’esito del voto – rincara un ‘furioso’ Friggeri – dimostra che nemmeno coloro che votano Pdl lo hanno sostenuto. Per il resto ricordo che Tozzi deve rendere conto a chi lo ha eletto e poi se vorrà potrà fare lo scudiero di Filippi in montagna. Se vuole lavorare inizi dalla statale 63: ci sono le cunette da pulire e la sfalciatura ai lati della strada”.
E su Filippi: “Visti i risultati che il consigliere regionale ha prodotto, raccomando un badile e una carriola anche per lui; potrebbe essere il modo per candidarsi come futuro assessore regionale alla montagna (reggiana?)”.
Già un altro esponente Udc, Robertino Ugolotti, aveva criticato la proposta di Filippi (fatta insieme al collega di schieramento Luigi Villani), sostenendo che più che un assessorato servisse fare politica in quanto tale.
Ha detto ancora Friggeri, riferendosi alle parole di Tozzi: “Gli ricordo che i consiglieri comunali che lo hanno preceduto hanno proposto in consiglio comunale un odg sull’unificazione del comuni del crinale. Tale odg e stato approvato con qualche aggiustamento all'unanimità dal consiglio. Se lo vada a cercare e forse riuscirà a capire la qualità del lavoro fatto dall’opposizione nella precedente tornata amministrativa. Lo invito anche a ricercare negli atti sempre della Comunità montana tutte le mozioni presentate dall’opposizione perchè anche lì potrà trovare elementi preziosi e utili”.
“Comprendo la voglia d'essere fedeli al capo, ma se Tremonti sapesse che in Emilia e Romagna bisogna istituire un nuovo assessorato... In politica serve lealtà perchè la fedeltà la si esige da altri soggetti che non sono gli uomini”. Conclude Friggeri: “Caro Bruno, con lealtà ed impegno ti ho sostenuto, ma è giunto il momento di ammettere con il massimo di franchezza che è finito il tempo in cui serve tacere. Per fare politica in un consiglio comunale come quello di Busana ci vuole coraggio e un forte senso della missione. Non sono certo i gettoni di presenza e i rimborsi spese che ripagano l’impegno politico e il lavoro conseguente”.
In diversi punti l’intervento di Friggeri sarebbe apprezzabile e condivisibile, ma tale “predica” calata “dall’alto” delle 5 (cinque) preferenze raccolte appoggiando nel 2009 la lista di Tozzi (dati verificabili sul sito http://elezioni.provincia.re.it/) stona quanto meno un pochettino. Sarebbe bastata una asciutta e misurata presa di distanza.
(Pepito Sbazzeguti)
Caro Pepito, ti scrivo…
Il signore in questione è persona molto attiva, la invito quindi a non dileggiare il suo risultato elettorale. Mi piacerebbe che il caro Marino fosse più a contatto con il nostro capogruppo Leoncelli (persona molto disponibile) per poter collaborare fattivamente alla edificazione del nostro Comune e poter riprendere quindi le iniziative lasciate da lui sospese per mancata elezione. Il fatto di unificare in un solo comune tutti quelli di oltre il crinale, credo essere un pio desiderio, poiché già c’é l’Unione dei comuni e poi si verrebbero ad annullare le varie identità esistenti. Già è difficile gestire un comune con ben otto frazioni, figuriamoci unificare tutti i comuni in uno soltanto. I montanari ci tengono alle loro tradizioni, alla loro cultura etno-antropologica. Un passo del genere genererebbe sicuramente molto malcontento. Marino riveda questa posizione e se vuole potremmo discuterla in gruppo, ne uscirebbe sicuramente una posizione condivisa. Essere capogruppo del Pdl in Comunità montana serve per creare una dinamica d’insieme con gli altri gruppi dell’opposizione; anche Marino era capogruppo dell’Udc e credo che non l’abbia dimenticato.
Allora, caro Friggeri, ci vedremo in gruppo a Busana per un democratico confronto… Ma se vuoi andare per altre calli, sei libero di farlo. Da questo momento non affronterò più discussioni in merito su questo sito.
(Bruno Tozzi)
Noto con estremo dispiacere che i componenti della minoranza del Consiglio comunale di Busana litigano fra loro invece che controllare l’operato della maggioranza di centrosinistra… In questo modo il sindaco Govi e compagnia cantante possono fare il bello ed il cattivo tempo senza che nessuno abbia da obiettare loro un bel niente… …ma qualche componente della minoranza si è forse reso conto dell’ultima folgorante decisione dell’Amministrazione comunale di spendere quasi 100.000 euro (e ripeto quasi 100.000 euro) per la realizzazione di una nuova fontana all’ingresso di Cervarezza? Possibile che non vi siano interventi più importanti da realizzare? Possibile che in tempo di crisi ci sia chi ritiene necessario spendere così tanti soldi per costruire una fontana? Quali sono i benefici che ne trarrà il paese di Cervarezza da un investimento di questa entità? Un bel niente!!!! In primo luogo sono tanti soldi sbattuti via e in aggiunta un bel pezzo di terra verde cementificato come al solito… Pronto? C’è qualcuno che in Comune, maggioranza o minoranza che sia, ha voglia di rispondere ai cittadini invece che di litigare?
(Firmato: un cittadino stanco di tutti i politici e politicanti “locali” e non)
Cervarezza è rimasta l’unica realtà turistica del crinale. Oggi ad esempio alle terme ci sono clienti come al parco di Cerwood e nel vicino camping le Fonti; la Samicer va a pieno regime. Giusto è che una amministrazione decida di valorizzare il nostro operato anche in tempi duri perchè con gli investimenti la crisi si affronta meglio.
(Gabriele Ferrari, ex consigliere di minoranza)
Giuseppe Bottazzi (Don Camillo e Peppone), Pepito Sbazzeguti
Chi commenta i risultati elettorali del 2009 a Busana non deve preoccuparsi delle preferenze assegnate a Marino Friggeri ma della % dei voti presi dalla lista perdente ed ovviamente del 70% preso della lista vincente. Chi fa vincere una lista è il candidato a sindaco. Alle precedenti elezioni le due liste di opposizione ottennero certo separatamente tanti voti quanti ne ottenne la lista capeggiata da Govi.
Caro Pepito Sbazzeguti (o Giuseppe Bottazzi), mi spiace ma non potrai mai con le tue argomentazioni nascondere d’intesa con Don Camillo la vincita al totocalcio. In ogni caso in politica è sempre bene argomentare perchè si cambia opinione.
Saluti.
(Giano Bifronte)
Al solito anonimo
Essendo uno dei quattro componenti del gruppo di minoranza del Comune di Busana, ed in particolare il capogruppo (almeno sino ad oggi), desidero rispondere al “cittadino stanco di tutti i politici e politicanti locali e non”. Innanzitutto non mi riconosco nella qualifica di “politicante”, dal momento che sono estraneo a qualsiasi logica di partito e tutto il tempo dedicato all’incarico di consigliere comunale di minoranza lo tolgo al mio lavoro, autonomo e perciò non retribuito se non svolto. Credo di aver fatto sentire spesso la mia voce su problemi locali concreti e sulle problematiche più generali riguardanti la vita nel nostro crinale. Ho fatto tutto ciò credendo di dare un contributo alla mia comunità ed invece, oltre a non contare nulla, perché al di fuori della politica che domina sul crinale, vivo ogni giorno di più il disagio di non essere sostenuto neppure dalle persone comuni, le quali non spendono mai una parola di incoraggiamento, non partecipano ai consigli comunali, nei quali potrebbero constatare di persona le nostre prese di posizione, le reazioni, a volte scomposte, della maggioranza e l’impegno per tentare di arginare una deriva che non ha fine. Non credo che la maggioranza sia lasciata libera di fare il bello ed il cattivo tempo senza alcun controllo, i consiglieri comunali operano e presentano mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, nelle sedi consiliari, purtroppo sempre deserte. Dico questo perchè nei circa 11 mesi di nuova amministrazione il gruppo di minoranza ha lavorato in piena sintonia, senza alcun litigio e nel pieno rispetto del programma presentato in campagna elettorale. Non spetta al sottoscritto o tantomeno ai miei colleghi di minoranza valutare il nostro operato che certamente non sarà stato ottimo, ma sicuramente condiviso e concordato nelle opportune sedi.
Condivido la valutazione sulla fontana faraonica in costruzione a Cervarezza e faccio notare che abbiamo espresso la nostra contrarietà sia in Consiglio comunale che sul nostro giornalino, inviato alle famiglie durante le vacanze natalizie. Noi crediamo fermamente che lo sviluppo turistico dei nostri paesi si possa perseguire in un altro modo, con più semplicità, meno apparenza, ma più concretezza e coraggio nelle scelte fondamentali. Se qualcuno fosse interessato a conoscere quanto da noi fatto ed eventualmente ottenuto sarò lieto di fornire tutta la documentazione. Non credo sia corretto addossare alla minoranza gli errori e le responsabilità della maggioranza, eletta con il 70% dei voti: solo ora siamo fondamentali ed indispensabili?
(Fabio Leoncelli)
Trovo estremamente inadeguato spendere 94.000 euro per una inutile fontana in tempo di crisi, ma purtroppo la colpa non è della minoranza. Alcuni anni fa è stato tolto un ecomostro vicino a dove sorgerà l’attuale fontana, speriamo che non ne prenda l’eredità… Cervarezza l’unica realtà turistica del crinale: ma per piacere, non scherziamo…
(Commento firmato)
Ma che ecomostro?
Egregio Signor NN, io di ecomostri non ne conosco, quella era una struttura che si poteva e, a mio avviso, si doveva recuperare, magari dislocandoci l’attuale distributore di carburanti togliendolo dalla vicinanza delle case e di una rinomata struttura turistica, magari integrandolo con un distributore di metano per auto a servizio dei cittadini della montagna. In merito a quella sorta di ecomostro, come è stata definita, non capisco cosa aspetti l’attuale minoranza, visto che la precedente non l’ha fatto, a interessare la Corte dei Conti in quanto sono stati spesi soldi pubblici per l’abbattimento di una struttura che qualcuno era interessato a riqualificare. La Fontana, ovvero la “Porta del Parco”, da un centinaio di migliaia di euro? NO comment!
(Marino Rivoli)
Rivoli, quell’edificio non era riqualificabile perchè posto su frana attiva. Geniale metterci dentro serbatoi di carburante e metano!
(Commento firmato)
94.000 euro per una fontana??? Altro che NO comment!!! Bisogna commentare eccome… Si vede proprio che spendono soldi pubblici perchè se li dovessero mettere di tasca loro non credo che l’avrebbero neanche pensato un intervento del genere…
(Ugo Ponti)
Notizie sull’ecomostro
Allego alcune righe presentate in Consiglio comunale nel 2006, in occasione dell’opetrazione “ecomostro”.
“Non crediamo sia corretto acquistare un terreno in “FRANA ATTIVA”, dove nessuna possibilità edificatoria è prevista, ad un prezzo di euro 3 e oltre / al mq per un totale di euro 35.500,00 che con spese tecniche e notarili arriva a euro 42.000,00, quando i parametri di mercato della zona per terreni seminativi (non in frana ed incolti come il bene in oggetto) sono al di sotto di 1 euro / mq. Nella valutazione va inoltre considerato che dal prezzo di stima del terreno dovremmo detrarre il costo per l’abbattimento del fabbricato insistente sull’area dissestata ed il conseguente ripristino del terreno di sedime, ipotizzati dalla giunta in euro 30.000.00. Considerato quanto sopra, la proposta della giunta risulta fuori da ogni canone commerciale e tecnico. Crediamo che un contributo per l’abbattimento sarebbe stato più che sufficiente. Precisiamo inoltre che l’immobile è stato acquistato nel 1990 per un importo di lire 64.000.000. quando già dal 1986 gravava su di esso un’ordinanza sindacale di inagibilità. Non è pertanto corretto spendere denaro pubblico per strapagare immobili a privati”.
(Fabio Leoncelli)
Che “serbatoi” pieni…
I serbatoi pieni li fanno venire quelle che a mio avviso si possono definire spese superflue. La struttura era stata interessata da un cedimento ma per tanti anni l’abbiamo vista tutti ferma lì, in quel sito. Se poi mi confermano che c’era qualcuno interessato a riqualificarla, ancor meglio! Credo perlomeno che il sig. NN condividerà con il sottoscritto che al distributore sarebbe meglio trovarci una collocazione al di fuori dell’abitato e dalle vicinanze di una rinomata struttura alberghiera. Per quanto riguarda i “serbatoi”, quelli vuoti, da quella zona vi passa una rete pubblica di metano e quindi credo che non sia un problema l’allaccio alla stessa del distributore.
Il distributore di metano sarebbe senz’altro un ottimo affarone per i molteplici montanari pendolari che non possono fare a meno di utilizzare la propria auto per recarsi sul posto di lavoro. E poi, si sa, il metano ti dà una mano…
(Marino Rivoli)
Ripetere le cose giuste serve sempre
Nella zona indicata come franosa sono collocati da tempo i tralicci dell’alta tensione ed altre linee telefoniche. Quel fabbricato non cadeva nemmemo se lo si lo voleva abbattere a cannonate. Bastava sbancarlo a monte, abbassarlo di un piano e diventava una struttura dove potevano collocare servizi sia pubblici che privati. Scopriremo con il tempo le vere ragioni della vendita da parte della proprietà all’ente pubblico che ha pagato con i soldi pubblici. Posto di riferimento per la visione sul Parco; la vista ti consente di vedere davanti e sopra la testa i cavi della linea elettrica di alta tensione che nelle città provvedono per ragioni non solo ambientali ad interrare; poi mi risulta che non si sia ancora pensato di dotare il punto di ristoro o piazzale grande visita sul Parco nazionale dei servizi elementari quali una fontana. Però presto hanno promesso che nell’area vedremo lupi, caprioli, cervi, forse orsi e questo permetterà grandi lezioni didattiche alle scolaresche che da Reggio Emilia impiegano con i mezzi di trasporto due ore per arrivare sul posto. Mma il tempo è galantuomo e la storia prima o poi renderà, purtroppo solo alle future generazioni, giustizia delle fontane inutili e degli ecomostri inventati.
(Giano bifronte)
P.S. – Quella di Nismozza è utile ma tra non molto dovremo chiamarla per lo spettacolo che fornisce fonte del disamore. Grazie.