Home Cronaca Romano Albertini: “Cari politici di sinistra, rassegnatevi, stavolta la diga si farà”

Romano Albertini: “Cari politici di sinistra, rassegnatevi, stavolta la diga si farà”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Oramai le voci contro la diga di Vetto sembrano un coro stonato, lo dimostrano le motivazioni spesso fuori tema o, peggio ancora, con argomenti che nella realtà sono l’esatto contrario di ciò si vuole far credere ai cittadini di Reggio. Molto diverso a Parma, dove a tutti i livelli, sia la gente, sia le istituzioni, a cominciare dalla Provincia, spingono per questa struttura, considerata di vitale importanza, sia per lo sviluppo della montagna sia per le necessità di acqua per la pianura, considerando che sia arrvata l'ora di smetterla di consumare energia per pompare acqua dal Po.

Come sempre noi reggiani siamo bravi nel dire di no a tutto ciò che possa portare benessere e sviluppo, a cominciare dalla lotta dei decenni scorsi contro le strade di fondovalle, per finire con la decisione politica di fermare la diga di Vetto, con la scusa di qualche lontra che nessuno ha mai visto. Solo Calatrava ha trovato la fiducia dei politici reggiani ed ora con i famosi ponti il Pil reggiano è cresciuto vistosamente... Compreso il conto corrente dell’architetto.

Se consideriamo la posizione del Canoa club di Reggio, in cui si afferma che con la diga si peggiorerebbe il corso dell’Enza, dimenticando che potendo decidere la quantità di acqua da immettere, potrebbero fare gare anche durante l’estate, diventa evidente la strumentalizzazione. Per non citare l'affermazione che non vi siano invasi che portino turismo, se ne potrebbero citare decine, cominciando con la diga di Ridracoli.

Sono comunque certo che gli amministratori, a cominciare dalla signora Garofani, sindaco di Vetto, per continuare con la Provincia e la presidente Masini, si faranno più possibilisti in tempi brevi, capendo che questa loro posizione squisitamente politica, potrebbe portare a grosse perdite di consensi, vista la mole di cittadini favorevoli ed in costante aumento, grazie alla tenacia ed agli eloquenti argomenti del comitato, per voce del presidente Lino Franzini. Stiano comunque certi i politici, che in caso di eventuali scuse per fermare il progetto della diga, questa volta la Lega nord porterà in piazza tutte le lontre di turno, lasciando poi la decisione ai cittadini della val d’Enza sul da farsi.

(Romano Albertini, consigliere Lega nord)