Giornata scorrevole e di lungo respiro quella vissuta ieri da don Giordano Goccini, che uscito presto dalla capitale della Siria, Damasco, dopo un centinaio di chilometri ha raggiunto la frontiera con la Giordania. Come già era avvenuto in precedenza, anche qui ha incontrato qualche difficoltà per ottenere il visto d’ingresso e soprattutto pagare la tasse in denaro contante, visto che alla dogana non funzionava il bancomat e non vi era alcun sportello bancario. Il “solito” rimedio informale (come oramai don Giordano si sta abituando tutte le volte che giunge ad un posto di frontiera), una spiegazione a gesti con un tizio del posto e alla fine ha trovato la maniera per ottenere il denaro contante e poter varcare il confine.
Superata la piccola difficoltà, il viaggio è proseguito lungo un tratto desertico con temperature prossime ai 40 gradi..! Nel primo pomeriggio l’arrivo a Jarash (Gerasa), luogo citato nel Vangelo perché vi abitava un tipo afflitto da 18 demoni, e sede di uno dei siti archeologici più famosi della Giordania. Dopo 200 chilometri (!!) don Giordano è giunto nella capitale Amman, ma il ritrovato stato fisico e il caos della città lo hanno invogliato a proseguire. Altri 30 chilometri e l’arrivo a Madaba, sotto il monte Nebo, località nota per i mosaici, considerati i più belli del mondo (non a caso esiste una scuola internazionale dove vengono insegnate le tecniche di realizzazione).
La città (che è la quinta in Giordania per popolazione) è costituita perlopiù da etnie arabe e di religione mussulmana, ma conta anche una comunità di 20 mila cristiani greci-ortodossi ed una di profughi palestinesi. Per questo intreccio di razze e di diverse appartenenze religiose, si presenta come un caso esemplare di tolleranza etnica e religiosa. A dare ospitalità a don Giordano sono stati proprio i greci ortodossi, che a Madaba hanno aperto un ostello. Nella giornata di oggi don Giordano dovrebbe raggiungere la frontiera con Israele e in questo caso già comincerebbe a gustare la vicinanza alla sua meta: Gerusalemme.
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Ringraziamenti
Una preghiera e un augurio per Don Giordano e un ringraziamento a Roberto Rocchi per darci la possibilità di seguire giorno per giorno il suo pellegrinaggio.
Auguri e grazie ad entrambi.
(Ermete Muzzini)