Entra nel vivo la collaborazione (oggetto di uno specifico protocollo siglato poche settimane fa) tra Confcooperative, Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e Banca di Cavola e Sassuolo per favorire nuova imprenditoria e lavoro in montagna.
“Coerentemente al protocollo e alla filosofia operativa della cooperazione – sottolinea Giovanni Teneggi, direttore di Confcooperative – sono già operativi tre progetti che nulla hanno a che vedere con dichiarazioni di intenti o con la creazione di strumenti vuoti e nuovi enti: sono infatti costruiti con le imprese e per obiettivi di vendita di nuovi prodotti e nuovi servizi interessanti il territorio”.
In particolare, i progetti riguardano il turismo, la commercializzazione dei prodotti agroalimentari, l’energia e le nuove imprese, per la promozione delle quali nasce un vero e proprio concorso di idee con una serie di agevolazioni e sostegni.
“Nel turismo – spiega Teneggi - – la linea scelta è quella di favorire gli imprenditori del territorio andando a promuovere reti di collaborazione per nuovi pacchetti di incoming turistico, ed è stato attivato un laboratorio di imprenditori che sta lavorando su alcune opportunità che punteranno a favorire la presenza in Appennino di turisti con soggiorni più lunghi e destagionalizzati; l’iniziativa, peraltro, è aperta altri operatori (albergatori, gestori di attrazioni e siti, fattorie aperte, agriturismi) che vogliano accedere a percorsi di aggregazione per lo studio e la commercializzazione specialistica di pacchetti di soggiorno”.
Per quanto riguarda la commercializzazione prodotti agroalimentari – afferma il direttore di Confcooperative – con l’obiettivo di aprire nuove strade di commercializzazione che lavorino sulla qualità e sulla tipicità del nostro territorio abbiamo guardato principalmente alla rete dei gruppi di acquisto solidale (GAS), una realtà della domanda di prodotti ormai affermata anche nel nostro paese e di grande interesse per la ricerca della qualità e del rapporto diretto con i produttori che la contraddistingue. Anche qui uno specifico laboratorio imprenditoriale sta costruendo un paniere di prodotti ed una comune presentazione per la vendita presso reti e singoli GAS che nei prossimi mesi potranno essere ospitati nei nostri territori e affinare relazioni con i produttori coinvolti”.
Dopo il lancio del progetto “COL.SOLE- Collettivo Solare” in collaborazione con Enia, Confcooperative, Parco e Banca di Cavola e Sassuolo si propongono ai borghi dell’Appennino per forme di autosufficienza eneregetica e rispetto del paesaggio. Ogni borgo interessato al progetto – e il primo è già stato individuato - potrà creare una cooperativa per la produzione di energia fotovoltaica per i residenti.
Ma se questi tre progetti puntano in prevalenza su aziende già attive in Appennino, il quarto (“Concorso di idee per nuove imprese”) mira più direttamente alla promozione imprenditoriale.
“Confcooperative, Parco e Banca di Cavola e Sassuolo – spiega Teneggi – si propongono di fatto come agenzia di start up economico del territorio. A partire dal prossimo mese di giugno, ogni ufficio e agenzia dei tre enti accoglieranno infatti richieste di sostegno per nuove imprese coerenti all’obiettivo di utilizzo sostenibile delle risorse del territorio per la creazione di reddito e nuova occupazione”.
Le azioni sui progetti accettati riguarderanno, oltre al sostegno del Parco nazionale, una particolare convenzione per l’accesso ai servizi di credito e finanza, la gratuità di servizi legati alla costituzione e allo start up assicurati da Unioncoop e, soprattutto, un percorso di accompagnamento allo studio della “business idea” e del suo sviluppo.