VETTO (25 maggio 2010) - Metti una locanda in un luogo particolare, a Vetto, tra castagneti e medioevo. Siamo a Spigone e qui va in scena una singolare serie di appuntamenti dal nome “Ventieventi”, un ciclo di incontri – tra teatro, natura e buona cucina – che porterà alla Locanda degli Asini a Spigone (a pochi chilometri da Vetto d’Enza) attori, musicisti e artisti visivi.
Da giugno a ottobre, venti appuntamenti o venti eventi gratuiti, tra boschi secolari dell’Appennino dov’è immersa la Locanda degli Asini: buona cucina, tranquillità, lentezza e spazio alle arti. Con discrezione, senza microfoni, sfruttando gli anfiteatri naturali e i suoni offerti dalla pietra del borgo, a Spigone quest’estate – la seconda pensata dalla compagnia teatrale “L’Asina sull’isola” – si può fare un salto nel tempo.
Sabato 5 giugno doppio programma. Arrivano alla Locanda degli asini Paola Bianchi con “In fabula” e a seguire Ivan Fantini e Valentina Bianchi con “qura”.
“In fabula” è un folle viaggio tra frammenti di fiabe che si intrecciano. Un mix di storie e di lingue per un percorso dal “C’era una volta” al “E vissero felici e contenti”... o viceversa?
“qura”, è un progetto di Ivan Fantini (cuoco) e Valentina Bianchi (fotografa) che intreccia letteratura, fotografia e gastronomia. Non un semplice reportage fotografico sugli ingredienti ma parole consegnate allo sguardo. Una narrazione del presente per mezzo degli ingredienti filtrati dall’occhio che li osserva rendendoli vivi, in movimento.
Sabato 12 giugno Carlotta Piraino porterà in scena “I quaderni di Lia Traverso”, un racconto che nasce durante il laboratorio che Ascanio Celestini ha tenuto all’università Roma Tre nel gennaio 2004. Il monologo di Carlotta Piraino è di quelli destinati a lasciare il segno. Parla di una situazione manicomiale degli anni Settanta vissuta nella persona di Lia Traverso, morta di febbre a 34 anni. Lia Traverso era una degente all’ospedale psichiatrico di Monte Mario a Roma. Carlotta Piraino ne racconta la quotidianità di costrizione e di amore, la strabocchevole capacità di sognare, di sperare, nonostante tutto.
Sabato 19 giugno Valerio Bongiorno presenta “Storie che piacciono a me”. Il piacere della lettura condivisa attraverso la parole di Gadda, Benni, Guareschi, Pavel, Orkeny e altri poeti. Un autodidatta che gioca scopertamente, lì in una sorta di anticamera del Teatro, il piacere del Teatro delle Parole. Valerio Bongiorno è attore e operatore teatrale Fondatore della Compagnia Filarmonica Clown-Teatro sul Filo di Milano. Proviene da esperienze di clownerie, Teatro di Piazza e di Pantomima, si è formato al CRT MILANO lavorando con l'autore, attore e regista ceco BOLEK POLIVKA.
Sabato 26 giugno il cabaret di oggettini di Lorenza Franzoni. Si chiama Cababura ed è sostenuto da questa poetica. “Mi capita – spiega Lorenza – di desiderare oggetti inesistenti o introvabili, è così che ho preso l’ abitudine di costruire quello che penso.
Ironica ed eclettica, Lorenza Franzoni viaggia fra il teatro d’animazione e il cabaret, esibendosi indifferentemente sui palcoscenici ufficiali, nel teatro di strada e in performance d’arte. Del resto è proprio la contaminazione dei generi teatrali e delle tecniche utilizzate a rendere unico il suo lavoro. Così è burattinaia ma anche burattina: “una piccola donna di legno” è stata definita dai collaboratori di Obraztsov che hanno assistito a un suo spettacolo di cabaret a Mosca.
Per altro i gestori della Locanda degli Asini sono gli attori della compagnia “L’Asina sull’isola”, e oltre alla ristorazione e alla possibilità di pernottamento offrono ai propri clienti l’opportunità di partecipare ad incontri con artisti, spesso impegnati per una sera, in una performance differente dal loro ambito professionale.